Merlo Comune (Turdus merula)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Superphylum: Deuterostomia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Superclasse: Tetrapoda
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Superordine: Neognathae
- Ordine: Passeriformes
- Sottordine: Oscines
- Infraordine: Passerida
- Superfamiglia: Muscicapoidea
- Famiglia: Turdidae
- Genere: Turdus
- Specie: T. merula
Least Concearn (Minor Preoccupazione)
Descrizione – Identificazione
Il merlo comune (Turdus merula) è un uccello elegante e il suo canto melodioso è molto apprezzato dalle persone. Misura 24-27 cm in lunghezza, il peso varia dagli 85 ai 105 g e la sua apertura alare è di 34-38 cm.
Il maschio adulto ha un piumaggio per lo più nero e lucido, mentre il becco e l’anello oculare sono gialli; gli occhi sono marrone scuro e le zampe sono nerastre. La femmina adulta tende invece a un colore un po’ più bruno-rossastro, leggermente screziata con tinte più chiare sulle aree inferiori. La gola può essere più pallida rispetto a quella del maschio, separata dal viso da una indistinta striscia marrone-malva; il becco è marrone con la base gialla, mentre occhi e zampe sono marrone scuro.
Il piumaggio degli esemplari giovani è di colore bruno scuro con striature color cuoio sulle aree superiori, anche le aree inferiori sono leggermente screziate; il becco è marrone. I maschi giovani fino a un anno di età mantengono le penne remiganti marroni, mentre il becco scuro diventa giallo.
Il merlo tende a soffrire di albinismo e alcuni esemplari possono avere diverse penne bianche che contrastano con il piumaggio nero. L’albinismo vero e proprio comporta invece la totale mancanza di pigmento.
Vi sono diverse sottospecie di Turdus merula distribuite in tutto il mondo e si differenziano per il colore del piumaggio e le dimensioni, tuttavia il comportamento generale rimane il medesimo.
Distribuzione e Habitat
Il merlo è distribuito principalmente in tutto l’emisfero orientale del Paleartico. Si trova in Italia e in tutta Europa, ma anche a est fino alla costa orientale della Cina e a nord fino alla costa settentrionale della Svezia, a seconda della stagione. Questo uccello canoro è presente anche lungo la punta settentrionale dell’Africa e lungo tutta la costa dell’Islanda; è stato inoltre introdotto in alcune regioni dell’Australia e della Nuova Zelanda.
L’areale in cui è presente solo durante la stagione riproduttiva è racchiuso tra la Polonia a est, la Svezia a nord, Ekaterinburg (Russia) a est e la punta sud-orientale della Cina e l’India meridionale a sud. Durante la stagione non riproduttiva il merlo è presente principalmente in Europa, ma può anche essere trovato in Cina occidentale.
Con l’aumento dell’urbanizzazione la migrazione è diventata meno comune, molti uccelli rimangono infatti nelle aree urbane durante la primavera e l’estate per riprodursi.
In Europa, le popolazioni di Turdus merula nelle regioni meridionali e centrali sono più abbondanti rispetto a quelle delle regioni settentrionali e orientali.
Gli habitat del merlo si trovano spesso nelle aree urbane, dove la concentrazione di questi uccelli è maggiore rispetto alle aree rurali, e sono rappresentati spesso da giardini, parchi e boschetti; i merli possono essere trovati anche nei terreni agricoli con siepi e aree boschive.
La maggiore densità delle popolazioni di merli nelle aree urbane è dovuta alla maggiore abbondanza di cibo prodotto dagli esseri umani.
Comportamento
Il merlo è un uccello diurno. Migra stagionalmente in autunno o in inverno per distanze variabili tra 800 e 2000 km; la stagione autunnale comprende ottobre e novembre, mentre la stagione invernale comprende dicembre e febbraio. È più probabile che siano le femmine a migrare durante l’autunno piuttosto che i maschi.
Di solito vola basso vicino al suolo e spesso per brevi distanze, con battiti d’ala lenti. Sulle lunghe distanze, il volo è diretto e leggermente ondulato; questo uccello è in grado di volare per lunghe distanze durante la migrazione e viaggia in stormo di notte.
Questi uccelli fanno spesso “bagni di sole”, appiattiti sull’erba o sul terreno caldo, con il becco aperto e la testa inclinata, spiegando le ali e la coda.
Il merlo si è avvicinato alle abitazioni, vittima del degrado dell’habitat naturale a causa della pesante deforestazione; ora, sulle soglie delle nostre case, questi volatili hanno imparato a trarre beneficio dai resti di pane o di frutta lasciati dall’uomo.
Fattori di disturbo per questi uccelli includono persone che camminano, cani e gazze (Pica pica); questi disturbi, tra le altre cose, riducono la quantità di tempo che i merli possono dedicare alla raccolta di cibo.
I merli sono uccelli territoriali e difendono il loro territorio con veemenza, soprattutto nelle area urbane dove ogni coppia ha poco spazio. Anche le femmine possono combattere per difendere un buon sito di nidificazione.
Canto e Comunicazione
Il merlo produce diversi tipi di richiami in base alla situazione. Se disturbato, emette un tchuc basso e ripetuto lentamente. Quando allarmato emette invece degli striduli tink–tink–tink ripetuti più o meno velocemente. Questi richiami possono diventare isterici di fronte a un pericoloso predatore.
Il canto del merlo è molto bello, composto da note chiare e melodiose; esso può variare da maschio a maschio, ma le frasi musicali sono simili. Il canto è flautato, acuto e forte, con brevi trilli più bassi, molto piacevole da ascoltare. Le frasi terminano con brevi note ascendenti, mentre i fischietti terminano con un trillo melodioso.
Il merlo comincia a cantare all’inizio della stagione di accoppiamento, posato in alto su un albero, un’antenna o altri punti elevati.
Il richiamo di questo uccello canoro è complesso e sia tono che volume possono essere aggiustati a seconda dell’ambiente; il Turdus merula è stato infatti osservato regolarne la frequenza in base alla vicinanza alle aree urbane: più è vicino alle aree urbane rumorose, più alto è il tono.
Canti e richiami
Canto Richiamo di allarmeAlimentazione
Il merlo è un uccello frugivoro e granivoro che foraggia principalmente a terra. Solitamente si nutre di frutti con alti contenuti energetici come il biancospino comune (Crataegus monogyna). È noto consumare specie di frutti con una bassa concentrazione di semi e facilmente digeribili. I merli mangiano anche prugnole (Prunus spinose), edera (Hedera helix), frutti di sambuco (Sambucus nigra), rovo (Rubus fructicosa) e rosa canina (Rosa canina).
Il merlo si nutre anche di insetti tra cui scarafaggi, bruchi e cavallette, oltre che di lumache, ragni e lombrichi. Per catturare gli invertebrati i mergli rigirano le foglie a terra o picchiettano e strappano il muschio. Quando si muove, lo fa per brevi distanze e si ferma bruscamente girando la testa lateralmente per localizzare una preda e saltella mentre scava il terreno con il becco per catturare i vermi.
A causa della sua vicinanza alle zone urbanizzate, si può presumere che consumi anche cibo processato e non particolarmente salutare. Non è consigliato dare pane bianco agli uccellini, ma è possibile installare una o più mangiatoie per uccelli seguendo la nostra guida.
Riproduzione
Il merlo è monogamo per tutta la sua vita, tuttavia alcuni Turdus merula maschi possono tentare di conquistare una femmina che ha già un compagno. Il merlo in genere inizia ad accoppiarsi a un anno di vita.
Il clima può influire su quando i merli scelgono di iniziare la riproduzione, ma generalmente si riproducono tra marzo e giugno. In media il merlo crea da 2 a 6 nidi all’anno e ogni nido contiene in media 3 uova, il cui numero totale può arrivare a 24 all’anno.
Nel 2005, l’ornitologo Jesko Partecke, ha scoperto che i cicli riproduttivi delle popolazioni urbane sono influenzati da fattori antropogenici. La quantità di luce artificiale a cui sono esposti i merli simula giorni più lunghi, influendo così su quando i merli iniziano a riprodursi, ma anche quando iniziano a svilupparsi sessualmente.
Una volta che un merlo maschio ha reclamato un territorio, lo difenderà dai concorrenti correndo a testa bassa direttamente contro tutti gli uccelli che tentano di entrarvi. Anche le femmine possono diventare difensive e competitive in modi simili durante la ricerca di siti in cui nidificare.
I maschi usano sistema di corteggiamento complesso quando cercano di attirare le femmine per accoppiarsi. Tengono il becco aperto ed eseguono una serie di scatti e di inchini della testa, assieme a un canto soffocato. Se la femmina approva questa esibizione, solleva contemporaneamente la testa e la coda, segnalando al maschio che è pronta per l’accoppiamento.
La colorazione del becco del merlo maschio è una qualità usata per attrarre le femmine, che sono in genere maggiormente attratte dai becchi più arancio poiché suggeriscono che il maschio ha buone capacità di foraggiamento, molto utili nel provvedere ai piccoli. La colorazione del becco deriva dal tipo e dalla quantità di carotenoidi che il maschio assimila attraverso la sua dieta.
I nidi dei merli si trovano a circa 1-3 metri di altezza, sia in alberi che cespugli. Sono costruiti principalmente dalla femmina.
Le uova si schiudono dopo circa 13 giorni di cova e i pulli appena nati pesano circa 6 grammi. Tipicamente, i pulli iniziano a sviluppare le piume nelle ali in circa 8 giorni. Se un pullo è sottopeso, probabilmente a causa della scarsità di cibo disponibile, potrebbero volerci un giorno o due in più per sviluppare le piume.
Quando nascono, i pulli del merlo sono altriciali, e richiedono le cure dei genitori per sopravvivere. Sia il maschio che la femmina contribuiscono a fornire cibo ai pulli, come per esempio i lombrichi, tuttavia la femmina è l’unica che cova le uova. Dopo circa 13 a 14 giorni i pulli pesano circa 70 grammi e sono abbastanza maturi da lasciare il nido. Ogni pullo che muore nel nido viene in genere rimosso dalla madre.
Conservazione
Tra i predatori comuni del merlo troviamo gli sparvieri eurasiatici (Accipiter nisus) proprio a causa dell’abitudine del merlo di cercare il cibo a terra, in aree aperte e non protette. Nella stagione riproduttiva, le femmine tendono a dedicare più tempo alla ricerca di cibo rispetto ai maschi, il che va ad influire alla loro crescente mortalità dovuta alla predazione.
Altri predatori noti includono i gatti domestici, le donnole e le volpi. I predatori dei nidi del merlo comprendono invece la gazza ladra, la ghiandaia (Garrulus glandarius) e il quercino (Eliomys quercinus).
Si ritiene che la popolazione sia complessivamente stabile, ma potrebbe essere in calo in alcune aree rurali; la ragione di questo declino sono i cambiamenti agricoli fatti dagli agricoltori. Gli sforzi di conservazione per il merlo sono limitati a causa della sua presunta stabilità. Limitare il disturbo umano nei parchi urbani potrebbe aiutare a gestire le dimensioni della popolazione in quelle aree.
Il Turdus merula è classificato come LC (Minor Preoccupazione) nella Lista Rossa 2018 della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).
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