Mammiferi volanti:
pipistrelli della frutta, vampiri e insettivori
Benvenuto nella sezione di Animali Volanti dedicata a tutte le specie di mammiferi volanti del mondo. Il nostro archivio è in continua espansione e viene sempre aggiornato con nuovi tipi di pipistrelli e altri mammiferi volanti.
Cosa trovi in questa pagina
- 1 – Pipistrelli: gli unici veri mammiferi che volano
- 2 – Dove vivono i pipistrelli?
- 3 – Quali sono i pipistrelli italiani?
- 4 – Cosa mangiano i pipistrelli?
- 5 – Come vedono i pipistrelli?
- 6 – Perché i pipistrelli stanno a testa in giù?
- 7 – I pipistrelli sono pericolosi?
- 8 – I pipistrelli sono animali protetti? Posso tenere un pipistrello addomesticato?
- 9 – Lista pipistrelli e altri mammiferi “volanti”
Pipistrelli: gli unici veri mammiferi che volano
I pipistrelli sono animali vertebrati, per la precisione sono dei mammiferi dell’ordine dei chirotteri (Chiroptera). I pipistrelli sono anche gli unici mammiferi in grado di volare veramente, sebbene ce ne siano altri, come gli scoiattoli volanti, in grado di compiere lunghe planate.
Nel mondo ci sono più di 1300 specie di pipistrelli e questi mammiferi volanti costituiscono circa un quinto di tutte le specie di mammiferi sulla Terra. Le dimensioni dei pipistrelli sono molto variabili: la specie più grande è quella delle volpi volanti, che possono raggiungere un’apertura alare di circa 2 metri e un peso corporeo di 1,5 kg, la specie più piccola è invece è il pipistrello calabrone che con il suo peso di soli 2 grammi è il mammifero più piccolo del mondo!
Le ali dei pipistrelli hanno ossa molto simili a quelle delle mani e delle braccia degli esseri umani, ma hanno una pelle distesa tra le ossa delle dita (molto lunghe) e il corpo, che va formare la membrana alare; l’illustrazione in basso mostra la differenza tra la struttura ossea dell’ala di un uccello e quella di un pipistrello.
Negli uccelli le ali possiedono una struttura ossea piuttosto rigida e i muscoli principali adibiti al volo spostano le ossa nel punto in cui l’ala si collega al corpo. Nei pipistrelli invece la struttura alare è molto più flessibile: essa è molto simile a un braccio e a una mano umani, ad accezione della sottile membrana di pelle, chiamata patagio, che si estende tra la “mano” e il corpo, e tra ogni osso delle dita.
I pipistrelli possono muovere l’ala come una mano, in sostanza è come se “nuotassero” attraverso l’aria anziché l’acqua. Il “pollice” si estende fuori l’ala e va a formare un piccolo artiglio, che i pipistrelli usano per arrampicarsi sugli alberi o su altre strutture. Questa caratteristica aiuta i pipistrelli a raggiungere un alto punto di partenza da cui poter spiccare il volo.
Come anche gli altri mammiferi, inclusi gli essere umani, anche i pipistrelli hanno dei peli o una pelliccia sui loro corpi e sono animali a sangue caldo.
Tra le domande più frequenti riguardo questi animali vi è sicuramente “Perché i pipistrelli escono di notte?“. La risposta è abbastanza semplice: i pipistrelli si sono adattati a questo stile di vita per evitare i feroci predatori volanti che sono attivi durante il giorno e anche per trarre vantaggio dall’abbondanza di specie di insetti che sono attivi di notte.
Dove vivono i pipistrelli?
I pipistrelli sono distribuiti pressoché in tutto il mondo, fatta eccezione delle regioni polari e circumpolari e di alcune remote isole oceaniche; data la loro vastissima distribuzione anche gli habitat in cui vivono sono molto vari, spaziano infatti dalle foreste tropicali ai deserti, dalle pianure alle aree urbane.
Questi mammiferi volanti si riposano o si radunano in luoghi chiamati “posatoi” o “rifugi”, e lo fanno in posti diversi a seconda del periodo dell’anno. Tra i possibili posatoi troviamo alberi, grotte, ponti, fienili e anche case.
In inverno, quando i pipistrelli vanno in letargo, di solito si spostano in grotte, miniere in disuso o in tunnel, dove non saranno disturbati. Durante l’estate invece, per diverse settimane i pipistrelli femmine vivono insieme in un “rifugio di maternità”, ovvero un luogo caldo in cui possono procreare; esse rimangono qui fino a quando i cuccioli sono in grado di volare e nutrirsi autonomamente.
Quali sono i pipistrelli italiani?
I pipistrelli che si possono trovare in Italia sono:
- Nottola gigante (Nyctalus lasiopterus)
- Nottola di Leisler (Nyctalus leisleri)
- Nottola comune (Nyctalus noctula)
- Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii)
- Pipistrello di Nathusius (Pipistrellus nathusii)
- Pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus)
- Pipistrello pigmeo (Pipistrellus pygmaeus)
- Orecchione bruno (Plecotus auritus)
- Orecchione meridionale (Plecotus austriacus)
- Orecchione alpino (Plecotus macrobullaris)
- Orecchione sardo (Plecotus sardus)
- Rinolofo Eurìale (Rhinolophus euryale)
- Rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum)
- Rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros)
- Rinolofo di Méhely (Rhinolophus mehelyi)
- Barbastello (Barbastella barbastellus)
- Serotino bicolore (Vespertilio murinus)
- Serotino di Nilsson (Eptesicus nilssonii)
- Serotino comune (Eptesicus serotinus)
- Miniottero (Miniopterus schreibersii)
- Molosso di Cestoni (Tadarida teniotis)
- Pipistrello di Savi (Hypsugo savii)
- Vespertilio di Alcathoe (Myotis alcathoe)
- Vespertilio di Bechstein (Myotis bechsteinii)
- Vespertilio di Blyth (Myotis blythii)
- Vespertilio di Brandt (Myotis brandtii)
- Vespertilio di Capaccini (Myotis capaccinii)
- Vespertilio di Daubentòn (Myotis daubentonii)
- Vespertilio smarginato (Myotis emarginatus)
- Vespertilio maggiore (Myotis myotis)
- Vespertilio mustacchino (Myotis mystacinus)
- Vespertilio di Natterer (Myotis nattereri)
- Vespertilio maghrebino (Myotis punicus)
Cosa mangiano i pipistrelli?
Circa il 70% dei pipistrelli si nutre di insetti, contribuendo in gran parte al controllo dei parassiti naturali. In generale, i pipistrelli catturano le loro prede in aria, eseguendo spesso picchiate verso le prede per catturarle con la bocca. I pipistrelli possono consumare diverse centinaia di insetti in un’ora e mangiano fino a un terzo del loro peso corporeo durante una notte, tra cui falene, mosche, grilli, cavallette, formiche, libellule, termiti e tanti altri.
Circa il 20% dei pipistrelli si nutre di frutta. Questi pipistrelli preferiscono generalmente frutta dolce e carnosa come banane, pesche, datteri, manghi e fichi. I pipistrelli della frutta estraggono i frutti dall’albero o dal cespuglio in cui crescono e li portano al loro posatoio per poterli mangiare con tranquillità. Solo una parte del frutto viene mangiata e i semi vengono sputati a terra; questo comportamento rende i pipistrelli della frutta molto importanti nella proliferazione di molte specie di piante. Alcuni di questi mammiferi si nutrono anche del nettare dalle piante e sono generalmente caratterizzati da un muso lungo che consente loro di estrarre il nettare in modo efficiente.
Alcune specie di pipistrelli si nutrono di vertebrati come rane, lucertole e uccelli; vi è anche un piccolo numero di pipistrelli che mangiano pesce, catturandolo con gli artigli come fa per esempio un Falco Pescatore.
Solo tre specie di pipistrelli si nutrono unicamente di sangue: il vampiro dell’Amazzonia (Diaemus youngi) e il vampiro senza coda (Diphylla ecaudata) che consumano il sangue degli uccelli, mentre il vampiro vero di Azara (Desmodus rotundus) si nutre del sangue dei mammiferi.
Come vedono i pipistrelli?
Al contrario di quanto molte persone pensano, i pipistrelli non sono ciechi ma anzi, possono vedere bene quasi quanto gli umani. Di notte tuttavia le loro orecchie sono più importanti dei loro occhi: essi utilizzano infatti uno speciale sistema sonar chiamato ecolocalizzazione, che sostanzialmente consiste nel trovare le cose usando gli echi dei suoni.
Quando i pipistrelli sono in volo emettono dei suoni la cui frequenza è troppo alta perché gli umani possano sentirli (anche se a volte i bambini sono in grado di percepirli). Gli echi tornando indietro forniscono informazioni su tutto ciò che è stato colpito dagli ultrasuoni, tra cui la dimensione e la forma di un insetto e in che direzione sta andando.
Perché i pipistrelli stanno a testa in giù?
Se i pipistrelli si aggrappassero con i pollici dovrebbero mollare la presa prima di spiegare le loro ali, appendendosi a testa in giù invece, sono in grado di aprire le ali pronti a prendere il volo. Da questa posizione hanno inoltre una chiara panoramica per la vista e una buona percezione uditiva prima del volo.
Se vi state chiedendo invece come fanno i pipistrelli a non cadere mentre sono appesi a testa in giù, il motivo è che i tendini nelle zampe e nei piedi sono strutturati in modo che il peso del corpo faccia sì che le dita dei piedi e gli artigli abbiano una forte presa sul posatoio, anche mentre l’animale sta dormendo.
I pipistrelli sono pericolosi?
In generale, i pipistrelli non sono creature aggressive, anzi, sono molto timidi e riservati. Contrariamente a quanto si può avere sentito, i pipistrelli non attaccano le persone né si gettano sulle teste della gente attaccandosi ai capelli; essi possono occasionalmente volare vicino agli umani alla ricerca di una zanzara o di una mosca, dando l’impressione che vogliano attaccare, ma in realtà si può stare certi che stavano solo tentando di catturare la loro cena.
Luoghi comuni errati e la paura irrazionale hanno portato molte persone a non vedere di buon occhio i pipistrelli, ma questi animali sono in realtà utili per l’uomo e per l’ecosistema in molti modi diversi:
- Consumano insetti volanti, come falene, zanzare e mosche
- Sono indicatori di qualità dell’aria e di salute ecologica
- Impollinano e disperdono i semi di importanti specie di piante
Inoltre in molte zone vengono addirittura costruite le bat box, rifugi costruiti appositamente per i pipistrelli così da sfruttarli come rimedio naturale antizanzare.
I pipistrelli cercano sempre di evitare il contatto con gli esseri umani e altri animali, nonostante ciò a causa dei racconti fantastici, film e false credenze, si sono creati molti stereotipi negativi e paura nei confronti di questi splendidi mammiferi volanti. Essi sono in effetti portatori di alcune malattie, ma fortunatamente quelle che possono contagiare l’uomo sono poche e rare.
In Italia (come in generale in Europa) le due malattie che causano più preoccupazioni sono l’istoplasmosi, che si può contrarre tramite il guano dei pipistrelli, e il virus della rabbia, che viene contratto dopo essere stati morsi da un pipistrello infetto nella sua fase virulenta; è opportuno però dire che l’incidenza della rabbia nelle popolazioni di pipistrelli è stimata essere inferiore allo 0,5% e che entrambe le malattie vengono contratte dall’uomo molto raramente.
I pipistrelli non mordono a meno che non sono provocati e anche l’occasionale pipistrello rabbioso diventa raramente aggressivo. Tuttavia, poiché questi animali sono una specie vettore della rabbia nella maggior parte dei luoghi e, come tutti gli animali selvatici, possono mordere per difendersi, è fondamentale prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare una potenziale esposizione al virus.
In conclusione si può affermare che i pipistrelli non costituiscono un pericolo per la salute pubblica e anche ospitandone una colonia non si ha nulla da temere, anzi, potrebbero ridurre il problema delle zanzare in estate.
I pipistrelli sono animali protetti? Possono tenere un pipistrello domestico?
In Italia i pipistrelli sono protetti dalla legge, ne è vietata la caccia, l’uccisione, il disturbo, la distruzione dei rifugi e la detenzione.
Per maggiori informazioni sulle leggi italiane che proteggono i chirotteri potete fare riferimento al sito del Ministero dell’Ambiente.
Clicca sul nome della specie per leggere la scheda!