Ghiandaia (Garrulus glandarius)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Superphylum: Deuterostomia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Infraphylum: Gnathostomata
- Superclasse: Tetrapoda
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Superordine: Neognathae
- Ordine: Passeriformes
- Sottordine: Oscines
- Infraordine: Corvida
- Famiglia: Corvidae
- Genere: Garrulus
- Specie: G. glandarius

Least Concearn (Minor Preoccupazione)

Fonte: Wikimedia – Autore: Donkey shot –
Descrizione – Identificazione
La ghiandaia (Garrulus glandarius) ha un piumaggio prevalentemente di un chiaro marrone rossastro e le sue piume riflettono la luce ultra violetta. La cresta, spesso sollevata durante la comunicazione, è bianca con macchie nere. Il becco è nero e delle strisce di baffi neri si estendono verso il basso partendo dalla base del becco. La coda è nera sul dorso con una chiazza bianca intorno alla base. Le ali hanno aree blu acceso con chiazze nere. Queste aree blu appaiono come triangoli o una fascia, anche se l’orientamento e la dimensione cambiano quando tiene le ali spiegate. Durante il volo sono visibili bande bianche sulle ali. Il resto delle ali è nero, tranne un triangolo rosso dove l’ala si attacca al corpo.
Distribuzione e Habitat
Le ghiandaie preferiscono un fitto fogliame, con molti alberi, cespugli e sottobosco. Gli alberi sono essenziali a causa del loro stile di vita, nonostante foraggino anche a terra.
Per questi uccelli canori è molto importante la biodiversità, così che possano godere di diete diverse. La ghiandaia conserva e mangia le ghiande, per questo le querce sono un elemento importante del loro habitat. I boschi di querce decidui sono i preferiti per il foraggiamento, ma i boschi di conifere offrono i migliori luoghi di nidificazione.
Alle Garrulus glandarius non piacciono le aree aperte ed evitano di entrarci se possibile. Esse sono più vulnerabili ai predatori quando si trovano in campo aperto.
Comportamento
La ghiandaia è principalmente un uccello arboreo, ma foraggia anche a terra. È inoltre un uccello sedentario a meno che non terminino le scorte di ghiande, in quel caso è costretto a migrare altrove in cerca di cibo.
Come gli altri corvidi, anche la ghiandaia ha un comportamento sociale complesso. Mostra infatti comportamenti giocosi, per lo più inseguimenti che ricordano il modo in cui fuggono dai falchi.
La posizione dominante tra Garrulus glandarius non è sempre determinata dalla forza, e le gerarchie non sono stabili. I maschi di solito dominano sulle femmine, ma in determinate circostanze, come quando un maschio effettua la muda o il suo compagno è ostinato, la femmina può assumere un ruolo dominante.
Le lotte per il dominio possono essere risolte da veri e propri azzuffamenti, con gli uccelli che si afferrano e tirano le piume l’un l’altro, ma possono anche essere risolte pacificamente. Nei casi in cui non si arriva a combattere, l’esito sembra basarsi su fattori psicologici che però non sono ancora stati pienamente compresi. Nel complesso, la ghiandaia non è particolarmente combattiva verso gli uccelli della propria specie.
Quando la giusta specie di formiche, come ad esempio la formica rossa (Formica rufa, si trova nei paraggi, a volte la ghiandaia salta giù dall’albero sul formicaio, strusciandosi poi sul terreno in modo da far arrampicare le formiche lungo tutto il suo corpo. Dopodiché la ghiandaia rimane in posizione eretta e si lascia percorrere dai “brividi” provocati dalle formiche che si muovono su di lei.
La ghiandaia ama farsi il bagno diverse volte al giorno.
Canto e Comunicazione
La ghiandaia possiede una varietà di richiami specifici per la sua specie, uno di questi è usato dagli uccelli di tutte le età quando vogliono qualcosa. Le giovani ghiandaie dirigono il richiamo verso i genitori, come ad esempio per richiedere il cibo. Tuttavia gli esemplari adulti sono stati ascoltati emettere le stesse note mentre cercavano del cibo per conto proprio, come se stessero parlando da soli.
Questi uccelli utilizzano dei richiami di allarme per segnalare la presenza di animali predatori. La chiamata di allarme è un forte stridio emesso una o due volte. La ghiandaia usa il suo richiamo anche per esprimere rabbia, allegria, affetto e una miriade di altre emozioni, intenzioni od osservazioni.
Le ghiandaie sono imitatori esperti e sono in grado di produrre melodie composte da tutti i tipi di suoni che hanno sentito. Possono imitare i suoni di bambini che piangono, l’acqua che cade da un rubinetto, falciatrici e anche i richiami d’allarme dei loro predatori. Si suppone che le ghiandaie ripetano i suoni in base allo stato emotivo in cui si trovano. Così, quando si sentono minacciate copiano le note di allarme da merli, gazze e allocchi. Quando invece sono più rilassate possono emulare picchi, passeri e il fischio umano.
Gli esemplari immaturi passano gran parte del loro tempo facendo pratica sulla loro mimica, fino a che non sono in grado di riprodurre perfettamente il suono originale.
Canto del maschio
CantoAlimentazione
La ghiandaia è un uccello onnivoro e opportunista, mangia più o meno tutto quello che può trovare. Le ghiande rappresentano la maggior parte della sua dieta, ne rompe il guscio colpendolo col becco, che usa poi per togliere i pezzetti fino a che non riesce a raggiungere il cibo.
Durante l’autunno le ghiandaie raccolgono le ghiande di quercia e le seppelliscono per mangiarle durante l’anno. Da maggio a luglio fanno affidamento quasi solo sul cibo messo da parte, mentre stanno nutrendo la loro progenie. Una ghiandaia può nascondere tra 4500 e 11.000 ghiande e riuscirà a ritrovare ogni nascondiglio anche fino a dieci mesi di distanza.
Quando nasconde le ghiande, di solito la Garrulus glandarius ne piazza soltanto una in un posto, anche se a volte ne sistema due o tre insieme. L’impulso di accumulare le ghiande per cibarsene in seguito, è così forte che le ghiandaie in cattività che non ne hanno a disposizione un surplus, possono iniziare a nascondere oggetti che hanno un aspetto simile, come ad esempio pietre appositamente scolpite.
Oltre alle ghiande, la ghiandaia si nutre di frutta, cereali e noci. Fanno parte della sua alimentazione anche invertebrati come lombrichi, chiocciole, lumache e insetti.
Le uova non sono riconosciute istintivamente come cibo, ma se imparano a rompere il guscio e mangiare l’interno, faranno lo stesso con tutte le uova in futuro. Fanno parte della dieta anche piccoli uccelli, i loro pulli e le loro uova, nonché numerose carcasse.
Riproduzione
La ghiandaia è un uccello monogamo e si riproduce una volta all’anno, in Primavera. All’inizio della primavera, di solito in marzo e aprile, gli uccelli senza partner si radunano spontaneamente per formare delle coppie, dopodiché si mettono in mostra l’un l’altro. Usano una vasta gamma di vocalizzazioni, una delle quali è un invito a volare.
Gli incontri per l’accoppiamento sembrano casuali e possono essere iniziati anche da uccelli già accoppiati, che si rincorrono e mettono in mostra gli uni con gli altri. Questo comportamento eccita le ghiandaie senza partner nelle vicinanze e le incoraggia ad unirsi a loro. I raduni possono essere composti solo da tre o quattro uccelli, ma più spesso sono formati da trenta o più esemplari.
I maschi offrono del cibo alle loro compagne come parte del corteggiamento. Se la femmina appare troppo nervosa per accettare, il maschio può provare ad avvicinarsi a lei dal basso, apparendo meno minaccioso.
Le ghiandaie si possono chiamare affettuosamente l’un l’altra e iniziare una specie di “tiro alla fune” durante il rituale: se la femmina porta del cibo al suo compagno, se lo possono passare avanti e indietro fino a quando uno dei due non lo mangia. Il rituale sembra rafforzare il loro legame. In seguito, quando la femmina è impegnata con il nido, il maschio continuerà a fornirle il cibo.
Entrambi i genitori costruiscono e sistemano il nido. I nidi delle ghiandaie sono a forma di coppa e sistemati dentro a cespugli o alberi. Sono costituiti da bastoni e rami appena staccati e rivestiti con radici fini, peli e le piume delle ghiandaie stesse.
La deposizione delle uova ha inizio verso la fine di marzo e di solito viene allevata solo una nidiata per stagione, composta generalmente da 4 o 5 uova dal peso di circa 8,5 grammi l’una. Entrambi i genitori covano.
A volte solo le femmine covano, anche se nella maggior parte delle coppie lo fanno entrambi i genitori.
Le femmine covanti puliscono il nido dai parassiti mangiandoli. Questo comportamento sembra essere causato da un bisogno di mangiare qualsiasi cosa che si trova nel nido e che non sia un uovo, il rivestimento o i pulli. A volte, se la ghiandaia è stressata dalla presenza di un predatore o da qualche altro stimolo, il suo bisogno di pulire il nido può diventare estremo, fino a portarla a mangiare anche le sue uova o pulli.
I pulli nascono dopo 18 giorni e sono altriciali. Dopo circa 20-23 giorni spuntano loro le piume e lasciano il nido, rimanendo però dipendenti dai loro genitori. Dopo circa due mesi le giovani Garrulus glandarius diventano indipendenti, tuttavia continuano a rubare il cibo dai loro genitori per un paio di giorni ancora.
La ghiandaia raggiunge la maturità sessuale a 2 anni di età.
Quando un animale predatore si avvicina, l’uccello che sta covando reagisce a seconda della situazione. Se l’intruso è lontano e può non aver notato l’uccello, il genitore semplicemente sgattaiola via dal nido o vola via del tutto, a volte emettendo gridi di allarme mentre se ne va. Se invece il predatore si avvicina, la ghiandaia si accuccia nel nido, affrontando la minaccia con il becco aperto. Un predatore ancora più vicino farà scattare una posizione di difesa minacciosa, che comprende il dispiegare le ali e l’accovacciarsi. Nel caso l’uccello decida che l’unico corso di azione possibile sia quella di attaccare, volerà verso il predatore attaccandolo con i suoi artigli e il becco, emettendo tutti i richiami di allarme che conosce, compresi quelli di altri animali.
Conservazione
La ghiandaia vive in un’ampia gamma di habitat, la popolazione è stimata sull’ordine di milioni di individui e non sono state rilevate tendenze di un calo demografico. Di conseguenza, l’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) ha classificato la Garrulus glandarius nella Lista Rossa 2018 come LC (Minor Preoccupazione).
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