Gufo delle Nevi (Bubo scandiacus)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Classe: Aves
- Ordine: Strigiformes
- Famiglia: Strigidae
- Sottofamiglia: Striginae
- Tribù: Bubonini
- Genere: Bubo
- Specie: B. scandiacus
Vulnerable (Vulnerabile)
Descrizione – Identificazione
Il gufo delle nevi (Bubo scandiacus), noto anche col nome di civetta delle nevi, è la più grande specie di uccello nella regione artica, misura da 63 a 73 cm di lunghezza e ha un’apertura alare media di 170 cm. Le femmine sono più grandi e più pesanti dei maschi, il loro peso varia tra i 1550 e i 1600 grammi mentre quello dei maschi va dai 1450 ai 1500 grammi.
Questi uccelli rapaci diurni sono grandi, bianchi e dalla testa rotonda, con gli occhi gialli e il becco nero, corto, forte e tagliente. Le loro zampe e gli artigli sono coperti da un fitto piumaggio, per lo più bianco con strette macchie marroni. A causa del freddo nelle regioni artiche che, in inverno, può raggiungere temperature estreme fino a -104 °C, è importante infatti che il gufo delle nevi abbia i piedi ben isolati.
Le femmine e i giovani gufi sono più marcati rispetto ai maschi. Il piumaggio della maggior parte dei maschi adulti è vicino al bianco puro e possono avere fino a tre fasce marroni nella coda, mentre le femmine adulte ne hanno da quattro a sei. Gli esemplari più giovani sono fortemente marcati da macchie scure ma quando crescono, soprattutto i maschi, sviluppano un piumaggio più bianco.
I gufi delle nevi sono generalmente più bianchi in estate, mentre in inverno diventano più marroni con qualche striatura scura. Le femmine sono più scure rispetto ai maschi e non diventano mai completamente bianche.
Distribuzione e Habitat
Gli habitat del gufo delle nevi sono distribuiti intorno al Circolo Polare Artico e includono il Canada, l’Alaska, la Scandinavia, la Groenlandia, l’Islanda, la Russia e, occasionalmente, in nord della Gran Bretagna (Isole Shetland).
Anche se quando le condizioni lo consentono alcuni gufi rimangono nella zona di riproduzione per tutto l’anno, altri svernano più a sud: negli Stati Uniti, in Europa settentrionale e centrale, Russia, Cina e Giappone. Alcuni esemplari sono stati occasionalmente avvistati nell’estremo sud, come alle Bermuda e alle Azzorre.
Il Bubo scandiacus abita nella tundra aperta (in genere dal livello del mare fino a non più di 300 m di altitudine), dalle distese di alberi fino al confine con i mari polari, ma lo si può trovare anche nei campi lungo le coste, brughiere e pianure di sale. In inverno, questo splendido gufo bianco si trova anche nelle paludi, dune, campi, mari, coste dei laghi e talvolta anche in aree abitate.
Comportamento
Questi gufi passano moltissimo tempo stando seduti. Rimangono fermi nello stesso punto per ore, ruotando di tanto in tanto la testa o sporgendosi in avanti sbattendo i loro grandi occhi gialli, in modo da ottenere una visione migliore su qualcosa. Quando vanno a caccia, usano la loro straordinaria vista e l’udito per tenere sotto tiro la loro preda e poi volare, o addirittura correre, balzando su di essa.
Il gufo delle nevi è generalmente un uccello solitario e territoriale. I maschi stabiliscono il proprio territorio sui luoghi di riproduzione e lo difendono utilizzando vocalizzazioni e posture di minaccia. Le dimensioni del territorio variano con l’abbondanza delle prede: durante gli anni in cui abbondano, fino a cinque coppie possono detenere territori all’interno di quasi due chilometri quadrati. Quando invece la quantità di prede disponibili è scarsa, le coppie di uccelli sono molto più sparse. Durante l’inverno sono le femmine a stabilire i territori, che difendono fino alla primavera, quando volano a nord.
Richiamo e Verso
Verso in volo Richiamo di allarme del maschio Richiamo di una femmina nervosa nel nidoMigrazione
Le civette delle nevi sono uccelli migratori. Tuttavia, la migrazione in questa specie è imprevedibile e probabilmente legata più all’abbondanza di prede che alle stagioni o al tempo. In generale, il gufo delle nevi si muove come un nomade e si riproduce quando c’è abbondanza di prede.
Approssimativamente ogni quattro anni, molti di questi gufi bianchi irrompono nel nord degli Stati Uniti durante l’inverno, presumibilmente perché nei loro habitat naturali c’è più scarsità di cibo.
Alimentazione
Insolitamente per un gufo, il Bubo scandiacus è un cacciatore diurno, localizza la preda sia con la vista che con l’udito e caccia in qualsiasi condizione meteorologica. La preda può essere catturata quando si trova terra, in volo o in acqua. A volte i gufi delle nevi si librano o addirittura camminano sul terreno in cerca di prede da cacciare.
I gufi delle nevi mangiano principalmente piccoli mammiferi, in particolare i lemming, che alle volte in biomi come la tundra possono rappresentare tutto ciò di cui questi uccelli rapaci si nutrono. Occasionalmente mangiano anche pernici bianche e uccelli acquatici.
Il gufo delle nevi è uno dei gufi più agili, in grado di catturare piccoli uccelli al volo. Sia sul territorio di svernamento che su quello di riproduzione la sua dieta può variare ampiamente, includendo roditori, conigli, lepri, scoiattoli, donnole, trampolieri, uccelli marini, anatre, svassi e oche.
Riproduzione
Anche se questo uccello è generalmente monogamo, sono stati segnalati casi di poligamia in situazione di eccessiva abbondanza di prede. Le coppie riproduttive si possono formare sul terreno di svernamento o dopo i gufi hanno raggiunto il territorio di riproduzione alla fine di aprile o all’inizio di maggio. Non ci sono prove che i legami di coppia durino oltre una stagione riproduttiva.
Alla formazione delle coppie riproduttive sono associate elaborate esibizioni di corteggiamento. Il maschio esegue una dimostrazione aerea seguita da una dimostrazione a terra. La prima consiste da un appariscente volo ondulato, spesso mentre trasporta una lemming col becco o tenendolo tra gli artigli, seguito da una graduale salita e infine una delicata discesa verticale sulla terra.
Una volta a terra il maschio esegue la seconda esibizione. Con la schiena rivolta verso la femmina, il maschio si drizza e poi si china in avanti con la testa abbassata e la coda in parte a ventaglio, fino a quando non è quasi steso a terra. Un altro tipo di esibizione osservato frequentemente è il passaggio di un lemming dal maschio alla femmina, mentre sono in volo.
Il gufo delle nevi di solito si riproduce tra maggio e settembre. Il maschio di una coppia sceglie un territorio, mentre la femmina seleziona un sito in cui nidificare che consiste in un basso rilievo esposto a forte vento, come ad esempio una collinetta, un tumulo o una grande roccia. La femmina costruisce il nido scavando una buca poco profonda nel tappeto erboso o nella terra nuda. Il nido non è foderato con materiali isolanti.
Dopo che il nido è pronto a femmina inizia a deporre le uova ad intervalli di 2 giorni. La dimensione della covata varia di solito da 3 a 11 uova bianche, a seconda della disponibilità di prede, ma può arrivare fino a 16 quando il cibo è estremamente abbondante. La femmina cova le uova a cominciare dal primo uovo deposto. I pulli nascono in modo asincrono dopo 32-34 giorni di incubazione. Le uova si schiudono a giorni alternati, facendo sì che in un nido si trovi una vasta gamma di pulli differenti in dimensioni ed età.
La femmina cova i pulli fino a che non abbandonano il nido. Entrambi i genitori nutrono e proteggono i loro piccoli, che sono già coperti da un piumaggio bianco neve. Il maschio porta il cibo al nido, dove la femmina lo seziona in pezzi più piccoli per nutrire gli uccellini. I pulli cominciano a lasciare il nido prima di poter volare, da 14 a 26 giorni dopo la schiusa. I genitori continuano a dar loro da mangiare per altre 5-7 settimane, fino a quando non sono in grado di cacciare da soli.
L’età della maturità sessuale non è nota per questi gufi bianchi, anche se è probabile che sia almeno due anni. Un Bubo scandiacus adulto è in grado di riprodursi ogni anno se la quantità di prede disponibili lo permette. Negli anni in cui il cibo scarseggia invece, i gufi delle nevi rinunciano alla riproduzione. In genere viene generata solo una covata per ogni stagione riproduttiva, tuttavia se la nidificazione fallisce all’inizio della stagione riproduttiva, i gufi possono fare un secondo tentativo.
Conservazione
Le dimensioni e la lontananza degli habitat del gufo delle nevi rendono difficile stimare con precisione a quanto ammonta la sua popolazione. Partners in Flight ha stimato nel 2013 una popolazione nidificante globale di 200.000 esemplari, di cui il 24% sverna negli Stati Uniti e il 50% la passa parte dell’anno in Canada. La specie ha un valore di 12 su 20 sul Continental Concern Score. Dal 2014 i gufi delle nevi sono stati classificati come una specie di uccelli comuni in rapido declino.
Come tutti gli uccelli rapaci, i gufi delle nevi sono protetti dalla cattura e dalla caccia, venendo così tutelati mentre svernano in zone popolate. I loro remoti luoghi di riproduzione sono in gran parte privi dal disturbo diretto degli esseri umani, anche se non è chiaro come il cambiamento climatico li possa influenzare.
La popolazione di Bubo scandiacus probabilmente sale e scende assieme ai cicli di ripopolazione delle loro prede: per esempio, sulle Isole di Banks in Canada, la popolazione nidificante di questi uccelli ha spaziato da 2000 a 20.000 esemplari. Gli esseri umani sono probabilmente il predatore più pericoloso per i gufi delle nevi, che vengono uccisi per il cibo, come trofei e per proteggere gli animali domestici. Altri predatori sono le volpi e probabilmente cani, lupi e altri predatori aviari.
Nella Lista Rossa 2018 della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) questo uccello è classificato come VU (Vulnerabile).
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