Gheppio Comune (Falco tinnunculus)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Superphylum: Deuterostomia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Infraphylum: Gnathostomata
- Superclasse: Tetrapoda
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Ordine: Falconiformes
- Famiglia: Falconidae
- Sottofamiglia: Falconinae
- Genere: Falco
- Specie: F. tinnunculus
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Least Concearn (Minor Preoccupazione)
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Verde chiaro: areale durante la stagione di accoppiamento
Verde scuro: popolazioni residenti
Blu: non nidificante
Azzurro: di passaggio
Fonte: Wikipedia – Autore: Alexander Kürthy
Descrizione – Identificazione
Il gheppio comune (Falco tinnunculus) è un piccolo rapace marrone castano che misura da 34 a 38 centimetri dalla testa alla coda e la cui apertura alare è di 70-80 centimetri; il maschio adulto pesa mediamente circa 155 grammi e la femmina adulta, che è leggermente più grande, pesa mediamente circa 184 grammi. Il becco uncinato è di colore bluastro con la cera gialla; anche le zampe sono gialle.
Il maschio del gheppio ha, nell’area superiore del corpo, un piumaggio castano con chiazze nere, mentre la testa e la coda sono grigio-blu; la coda ha una sola striscia nera orizzontale sulla punta. Il petto e il ventre sono marrone chiaro e presentano macchie nere.
La femmina del gheppio è più scura del maschio e la sua schiena, ali e coda presentano delle strisce nere. L’area inferiore della femmina è color crema e ha più striature nere rispetto al maschio. Occasionalmente, la testa e la coda possono essere sfumate di grigio.
I gheppi giovani sono simili nell’aspetto alle femmine.
Il gheppio comune è simile nell’aspetto allo sparviero eurasiatico (Accipiter nisus), tuttavia il gheppio ha le ali più appuntite.
Distribuzione e Habitat
Il Falco tinnunculus è una specie di gheppio molto diffusa e la si trova in Europa, Asia e Africa: il suo areale va dalla Gran Bretagna alla Cina e fino al sud Africa. In Europa, le popolazioni migratrici del gheppio comune svernano nell’Europa meridionale e nell’Africa subsahariana, tuttavia la maggior parte della popolazione riproduttiva in Europa è stanziale.
Il Falco tinnunculus tinnunculus è distribuito nel Paleartico occidentale e in Siberia, Mongolia e Pamir, mentre la sottospecie Falco tinnunculus canariensis si trova nelle Canarie occidentali. La sottospecie di gheppio Falco tinnunculus dacotiae è presente nelle Canarie orientali mentre il Falco tinnunculus neglectus nelle isole settentrionali di Capo Verde e il Falco tinnunculus alexandri in quelle meridionali. Abbiamo infine il Falco tinnunculus rupicolaeformis il cui areale si trova in Africa nord-orientale e Arabia.
Il gheppio comune è distribuito in tutta Italia ma è più comune nelle regioni centro-meridionali e sulle isole.
Gli habitat preferiti dai gheppi comuni sono campi aperti ed erbosi e terreni agricoli, che forniscono loro sufficienti spazi aperti per cacciare; a volte possono essere avvistati anche in aree boschive e paludi. Questi falchi si trovano in una vasta gamma di altitudini, dal livello del mare a quasi 5000 metri.
Comportamento
I gheppi comuni sono cacciatori diurni e trascorrono la maggior parte del loro tempo appollaiandosi e riposando all’interno del loro territorio, di solito passano molto tempo in volo solo durante la caccia o durante il corteggiamento.
Questi rapaci sono prevalentemente animali solitari, si osservano invece in coppie durante la stagione riproduttiva. Gli uccelli non nidificanti migrano a breve distanza verso gli areali estivi e invernali.
I gheppi possono essere facilmente riconosciuti dal loro comportamento di caccia, durante la quale si librano a bassa quota (circa 10-20 metri) sui prati in cerca di una preda che individuano, anche da lontano, grazie alla loro vista acuta.
Quando il loro territorio è minacciato, i gheppi volano sotto l’intruso aprendo la coda a ventaglio, tremando e risalendo lentamente verso l’uccello intruso, a volte attaccandolo direttamente.
Il Falco tinnunculus comunica principalmente visivamente e con vocalizzazioni, ma data la sua natura solitaria, la maggior parte di queste comunicazioni è limitata alla stagione degli accoppiamenti. Un richiamo di allarme, descritto come kee-kee-kee, viene emesso da un membro della coppia quando i giovani sono minacciati, mentre dimostrazioni per la rivendicazione di un territorio si possono osservare tutto l’anno.
I gheppi percepiscono l’ambiente circostante principalmente attraverso la vista. poiché è il senso che viene principalmente usato durante la caccia in volo. Sono stati tuttavia osservati anche cacciare a piedi, usando sia l’udito che la vista.
Richiamo e Verso
Verso in voloAlimentazione
Il gheppio comune si nutre principalmente di piccoli mammiferi, comprese le arvicole (Arvicolinae) e i topi (ad esempio Apodemus sylvaticus); a volte si nutre di anfibi, rettili e altri uccelli. Nei giardini può approfittarsi degli scarti di carne.
Questo uccello rapace caccia planando ad un’altezza tra i 10 e i 20 metri dal suolo e, successivamente, gettandosi in picchiata sulla preda per afferrarla con gli artigli e ucciderla col becco uncinato. I gheppi possono planare senza sforzo per lunghi periodi di tempo volando in un leggero vento contrario e apportando continue piccole regolazioni alle ali e alla coda mentre rimangono sospesi da una corrente d’aria ascensionale.
Mentre si libra, il Falco tinnunculus mantiene la testa perfettamente immobile, così da poter individuare anche i minimi movimenti sul terreno. Quando viene avvistata una preda adatta, il gheppio si getta in una ripida picchiata per afferrarla con gli artigli e ucciderla con un rapido morso. I gheppi spesso cacciano lungo i lati delle strade e delle autostrade, spesso inoltre usano o pali telefonici come punti di osservazione per avvistare prede, risparmiandosi lo sforzo di librarsi in volo.
Possono anche essere visti a terra mentre cacciano piccoli mammiferi e insetti, soprattutto scarafaggi e cavallette. Se le prede sono abbondanti, i gheppi a volte ne uccidono più del necessario e nascondono ciò che non mangiano.
Oltre ad avere una vista eccezionalmente buona, il gheppio comune può anche vedere la luce ultravioletta. Questa abilità si rivela utile per localizzare le arvicole, poiché lasciano una scia di urina ovunque vadano che riflette la luce ultravioletta.
Riproduzione
Il gheppio comune diventa piuttosto attivo a livello di vocalizzazioni durante la stagione degli accoppiamenti, esibendosi in una varietà di richiami. Tuttavia, la maggior parte dei richiami sono utilizzati tutto l’anno e la differenza è che durante il corteggiamento i gheppi diventano semplicemente più loquaci. Un richiamo, descritto come quirrr-rr quirrr-rr, viene emesso da entrambi i sessi durante l’accoppiamento e dalla femmina quando è interessata ad esso.
Una comune esibizione di corteggiamento è costituita da un volo lento e “tremante” in cui entrambi i sessi battono le ali velocemente ma con movimenti brevi, tanto da far sembrare che solo le punte delle ali si stiano muovendo. Questa dimostrazione di solito ha luogo immediatamente prima o dopo l’accoppiamento ed è accompagnata da vocalizzazioni.
Le coppie riproduttrici si vedono spesso volare insieme velocemente a grandi altezze; questo volo è caratterizzato da forti battiti d’ala e un leggero movimento oscillante. La fine di questa dimostrazione visiva è talvolta contrassegnata dalla coppia che si getta verso il nido con le ali piegate in una forma a “V”.
Dall’inizio del corteggiamento fino alla deposizione delle uova, i maschi cacciano il cibo per le femmine e portano loro le prede come regali. Durante questo periodo, le femmine diventano sempre più sedentarie e trascorrono la maggior parte del loro tempo nel nido.
La densità delle coppie nidificanti è influenzata principalmente dalle risorse disponibili, come i siti di nidificazione e il cibo.
I gheppi comuni normalmente formano legami di coppia per lunghi periodi di tempo, se non per la vita, raramente i maschi hanno più partner.
Il corteggiamento inizia a febbraio o marzo e il ciclo di riproduzione termina circa un mese dopo l’involo della prole, che avviene a fine agosto. La riproduzione avviene in aprile e maggio nell’emisfero settentrionale.
Il gheppio comune nidifica sulle sporgenze, negli edifici e sugli alberi, ma sfrutta anche nidi abbandonati di altre specie di uccelli. Una covata comprende da 3 a 7 uova che si schiudono in 26-34 giorni. L’involo avviene normalmente entro il primo mese dopo la schiusa, ma i giovani falchi dipendono ancora dai genitori fino a quando le abilità di caccia non permettono loro di procurarsi il cibo da soli, il che richiede circa 7 o 8 settimane.
I giovani Falco tinnunculus raggiungono la maturità sessuale entro la stagione riproduttiva successiva, ma generalmente non si accoppiano durante il loro primo anno di maturità.
Entrambi i sessi crescono i pulli, ma le femmine sono le uniche a covare le uova. I pulli sono altriciali quando escono dalle uova, ma crescono molto rapidamente e devono essere nutriti frequentemente. I maschi di solito catturano cibo per i pulli mentre le femmine si occupano di loro.
Conservazione
Ci sono pochi dati sulla longevità del gheppio comune in natura. Predazione, inquinamento, limitazione delle risorse e incidenti sulle strade contribuiscono alla mortalità precoce in questa specie. Solo circa il 66% dei gheppi comuni sopravvive ai primi due anni di vita in natura.
Il gheppio comune non è considerato una specie a rischio ed è il più comune uccello rapace in Europa. Alcuni declini dovuti ai pesticidi si sono verificati negli anni ’50 e ’60, ma le popolazioni hanno recuperato un buon numero grazie all’abbondanza di roditori. Alcune popolazioni sono tuttavia ancora in declino.
Questi falchi non sono tipicamente oggetto di predazione, tuttavia occasionalmente vengono catturati, specialmente quando sono ancora piccoli. Gli astori (Accipiter gentilis) sono noti per cacciare i gheppi comuni, ma tra i loro predatori troviamo anche i falchi pellegrini (Falco peregrinus), gli sparvieri eurasiatici (Accipiter nisus), i gufi reali (Bubo bubo) e gli allocchi (Strix aluco).
Il gheppio comune è classificato come LC (Minor Preoccupazione) nella Lista Rossa 2018 dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN).
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