Falco Pescatore (Pandion haliaetus)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Classe: Aves
- Ordine: Accipitriformes
- Famiglia: Pandionidae
- Genere: Pandion
- Specie: P. haliaetus
Least Concearn (Minor Preoccupazione)
Descrizione – Identificazione
Il falco pescatore (Pandion haliaetus) è un grande uccello rapace che misura da 55 a 58 cm di lunghezza, con un’apertura alare che varia da 145 a 170 cm. Le sue lunghe ali hanno una curva caratteristica nei giunti carpali. La parte inferiore del corpo è di un bianco luminoso, con macchie marrone scuro in corrispondenza dei giunti carpali. Attorno al collo hanno una “collana” chiazzata marrone scuro.
Altri elementi identificativi includono una striscia scura attraverso ogni occhio, e la schiena marrone scuro. I piedi del falco pescatore sono di un blu-grigio pallido e il becco è nero.
I giovani falchi assomigliano agli adulti, ma hanno un aspetto maculato dovuto a delle punte color cuoio nella parte superiore delle ali e di alcune penne remiganti, inoltre la “collana” è meno definita. I giovani hanno anche l’iride colorata di rosso-arancio anziché del giallo tipico degli adulti. Il loro piumaggio viene sostituito da quello adulto quando raggiungono i 18 mesi di età.
In media le femmine dei falchi pescatori sono il 20% più pesanti rispetto ai maschi ma non necessariamente più lunghe, e hanno un’apertura alare più ampia del 5-10%. Spesso le femmine hanno anche un piumaggio più scuro e le piume attorno al collo sono più definite rispetto ai maschi.
Il falco pescatore mostra una variazione morfologica a seconda della regione in cui si trova. Gli esemplari che vivono in ambienti tropicali e subtropicali tendono ad essere più piccoli rispetto a quelli che si riproducono a latitudini più alte. Le quattro sottospecie di Pandion haliaetus mostrano qualche variazione in dimensione e colore. Pandion haliaetus haliaetis e Pandion haliaetus carolinensis sono le sottospecie più grandi e più scure. I Phridgwayi sono circa della stessa dimensione dei carolinensis, ma sono più chiari sulla testa e sul petto. Il Pandion haliaetus cristatus è la sottospecie più piccola, con una collana scura e una corona pallida.
Gli adattamenti morfologici di questi falchi sono dovuti anche al loro stile di vita alimentare. Questi adattamenti includono zampe relativamente lunghe per un rapace, artigli curvi, lunghi e affilati e un artiglio esterno reversibile (ossia che può girare in avanti e rendere la presa ancora più forte), per facilitare la presa sul pesce scivoloso. Inoltre i falchi pescatori possiedono un fitto piumaggio unto e delle efficaci valvole nasali che impediscono all’acqua di entrare nelle narici quando l’uccello si tuffa per catturare un pesce.
Distribuzione e Habitat
Non importa in quale parte del mondo ci si trovi, sarà sempre probabile essere vicini a un habitat dei falchi pescatori. Simile al falco pellegrino (Falco peregrinus), il falco pescatore si trova in tutti i continenti del mondo tranne che nell’Antartide. Vive sia in climi temperati che tropicali, ma ha alcuni requisiti specifici perché un habitat sia ideale alle sue esigenze. Poiché si nutre principalmente di pesce, al falco pescatore piace rimanere vicino ad acqua stagnante o dalla corrente lenta.
Il falco pescatore può essere trovato nei pressi di oceani, fiumi, laghi, mangrovie, zone costiere umide, lagune, scogliere, estuari e paludi. Se vi trovate in prossimità di un corpo d’acqua, prestate molta attenzione, potreste avere l’occasione di vedere uno di questi bellissimi uccelli rapaci librarsi in aria in cerca di una preda, scendere in picchiata verso l’acqua o rimanere appollaiato sopra un palo del telefono o un altro alto posatoio.
Quando il clima diventa abbastanza freddo da gelare fiumi e laghi, i Pandion haliaetus hanno difficoltà a trovare cibo, di conseguenza in inverno le popolazioni che vivono nell’estremo Nord migrano per lunghe distanze, viaggiando a sud fino all’America Centrale, al Sud America e all’Africa settentrionale.
Comportamento
Il falco pescatore è molto abile nel volare ad alta quota e a tuffarsi in acqua, ma avendo meno manovrabilità degli altri falchi questi uccelli rimangono nelle aree aperte, volando con battiti d’ali rigidi in un costante movimento simile ad una vogata.
Per lo più sono uccelli solitari, di solito si riposano da soli o in piccoli stormi invernali composti da sei a dieci membri.
I falchi pescatori difendono soltanto l’area immediatamente circostante al loro nido piuttosto che un territorio più vasto, e inseguono vigorosamente i falchi che invadono la loro area di nidificazione.
Durante la stagione di accoppiamento, i maschi si esibiscono in una “danza del cielo” in aria. Tenendo le zampe a penzoloni e spesso stringendo un pesce o del materiale per la costruzione del nido nei suoi artigli, il maschio alterna un librarsi lento con delle leggere picchiate sopra il nido, ad un’altezza di 180 metri o anche più. Il falco pescatore continua l’esibizione per 10 minuti o più, durante i quali lancia ripetutamente degli strilli che fungono da richiamo, mentre gradualmente scende verso il nido con un moto ondeggiante.
Richiamo e Verso
Richiamo di allarme Verso di un esemplare giovane Richiami di corteggiamentoAlimentazione
In quanto piscivoro, il falco pescatore è un uccello inusuale tra i rapaci, la sua dieta consiste infatti quasi esclusivamente in pesce (circa il 99% delle prede). Generalmente è un opportunista e si nutre di qualsiasi tipo di pesce gli sia accessibile, sia in acque basse che in prossimità della superficie delle acque più profonde. Studi effettuati nel Nord America hanno documentato più di 80 diverse specie predate dai falchi pescatori, tuttavia in una determinata area vi sono due o tre specie che costituiscono la maggior parte della dieta dei falchi pescatori locali.
Il falco pescatore caccia i pesci in volo (meno frequentemente lanciandosi da un posatoio), sbattendo le ali e planando da 10 a 40 metri sopra l’acqua. Quando questo uccello rapace avvista un pesce, si libra brevemente dopodiché scende in picchiata verso la preda. Poco prima di colpire l’acqua il Pandion haliaetus porta le zampe in avanti e piega le ali all’indietro, immergendo gli artigli. Il falco pescatore utilizza dei forti battiti d’ala, quasi orizzontali, per sollevare se stesso e la sua preda dall’acqua.
Una volta in volo, il falco pescatore migliora la presa sulla preda, trasportandolo con un piede di fronte all’altro in modo che il pesce sia rivolto in avanti. Presumibilmente questa posizione rende il pesce più aerodinamico e di conseguenza più facile da trasportare.
Il falco pescatore generalmente mangia il pesce partendo dalla testa e proseguendo verso la coda. Un maschio che durante la stagione riproduttiva sta procurando il cibo anche per la sua compagna e prole, tipicamente consuma almeno una parte del pesce prima di consegnare il resto alla femmina.
I falchi pescatori non conservano il pesce, se una preda è più grande di quanto l’uccello (ed eventualmente la sua compagna e la sua prole) possa consumare, questo viene scartato, portato in giro o lasciato nel nido.
Di solito questi rapaci non hanno la necessità di bere, la polpa dei pesci fornisce loro una quantità sufficiente di acqua da soddisfare le loro esigenze.
Il tasso di successo nella pesca del falco pescatore, varia tra il 24 e il 74% dei loro “tuffi”. Questa percentuale è influenzata dalla capacità individuale, il tempo atmosferico e la marea. Alcuni studi hanno dimostrato che i falchi pescatori hanno maggior successo nella caccia quando la marea è intermedia e il tempo è calmo.
Anche se la stragrande maggioranza delle prede dei falchi pescatori sono pesci vivi, in alcune occasioni sono stati osservati a mangiare altri tipi di cibo tra cui uccelli, serpenti, arvicole, scoiattoli, topi muschiati (Ondatra zibethicus), salamandre, conchiglie e anche un piccolo alligatore (Alligator mississippiensis). I rapporti di Pandion haliaetus che si nutrono di carogne sono rari, tuttavia essi sono stati osservati mangiare cervi dalla coda bianca (Odocoileus virginianus) e opossum (Didelphis virginiana) morti.
Riproduzione
Il falco pescatore è generalmente un uccello monogamo, tuttavia in rare occasioni, quando due nidi sono abbastanza vicini da poter essere difesi dallo stesso maschio, può avere luogo la poligamia. Quando ciò avviene di solito il primo nido è soggetto ad un successo riproduttivo superiore rispetto al secondo, poiché il maschio gli dedica più risorse.
Alcuni falchi pescatori migrano stagionalmente, ma non tutti. Le popolazioni stanziali si accoppiano e svernano nello stesso luogo, anche se possono allontanarsi fino a diverse ore di volo dal loro nido fuori dalla stagione di accoppiamento. Queste popolazioni cominciano la riproduzione tra dicembre e marzo, mentre quelle migratrici generalmente si accoppiano in aprile o maggio.
Il corteggiamento nei falchi pescatori è incentrato principalmente sul cibo e i siti di nidificazione. Nelle popolazioni migratorie, i maschi e le femmine arrivano al luogo del nido separatamente, il maschio spesso arriva alcuni giorni prima della femmina. Talvolta gli esemplari di sesso maschile si esibiscono in un’appariscente dimostrazione aerea nei pressi del nido. Questo di solito avviene durante la prima parte del corteggiamento, e può servire ad attirare potenziali compagne o a minacciare un intruso.
I nidi del falco pescatore sono costruiti con bastoncini e rivestiti con corteccia, zolle erbose, erbe, piante, alghe o pezzi di relitti. Di solito è il maschio che recupera la maggior parte dei materiali per la costruzione. I nidi costruiti sulle piattaforme artificiali, soprattutto nella prima stagione di accoppiamento di una coppia, sono relativamente piccoli, ma crescono in dimensioni con l’aggiunta di materiali anno dopo anno, fino a diventare abbastanza grandi da permettere ad un essere umano di sedercisi dentro.
Il falco pescatore necessita di un sito di nidificazione in un ambiente aperto, con una base ampia e robusta e sicura dai predatori terrestri, come per esempio i procioni. I nidi di solito sono costruiti sopra delle sporgenze, cime degli alberi, biforcazioni tra grandi rami e tronchi, su scogliere o piattaforme costruite dagli esseri umani.
Una volta che la coppia ha stabilito il nido, il maschio comincia a foraggiare cibo per la femmina. Questo procacciamento continua fino a quando i giovani falchi sviluppano il piumaggio o il nido risulta in un insuccesso. In genere, le femmine che ricevono più cibo sono più ricettive ai tentativi di accoppiamento da parte del maschio, e hanno meno probabilità di accoppiarsi con altri uccelli. Le femmine chiedono cibo ai loro compagni e, occasionalmente, anche dai maschi vicini, se non sono ben nutrite dal loro compagno.
Quando i pulli di Pandion haliaetus escono dalle uova, sono coperti di bianco verso il basso e hanno delle striature marroni sul viso, sulla schiena e sulle ali. Dopo circa dieci giorni, questa colorazione vira verso un color carbone. Dopo due settimane le piume iniziano a coprire la parte bassa del corpo e dopo un mese i pulli raggiungono il 70-80% della dimensione adulta. Lasceranno il nido tra i 48 e i 76 giorni di vita.
In generale, i pulli facenti parte delle popolazioni migratrici sviluppano il piumaggio prima delle popolazioni stanziali. Dopo che il piumaggio è completamente sviluppato i giovani falchi pescatori cominciano a cacciare da soli, tuttavia ritornano spesso al nido per ricevere cibo dai genitori per altre 2-8 settimane. Poiché i falchi pescatori migrano individualmente, gli uccelli più giovani devono essere pienamente indipendenti dai loro genitori per il momento in cui inizia la migrazione verso Sud.
Il falco pescatore diventa sessualmente maturo a circa 3 anni di età ma, nelle aree in cui i siti di nidificazione sono scarsi, potrebbe non riprodursi fino a che non raggiunge i 5 anni.
In Europa e negli Stati Uniti, i falchi pescatori migratori mostrano un modello di comportamento insolito per gli uccelli rapaci. Invece di tornare ai luoghi di riproduzione della loro prima estate, gli uccelli che hanno un anno di vita rimangono quasi sempre nelle aree di svernamento durante tutto l’anno. Tornano alle zone di riproduzione l’estate successiva, quando avranno più probabilità di riprodursi con successo. Questa strategia permette ai giovani falchi pescatori che sono troppo fisicamente immaturi per allevare una covata, di evitare una migrazione inutile.
Conservazione
Il falco pescatore è vulnerabile ai predatori aerei come i gufi e le aquile. Nel Nord America le aquile di mare testabianca (Haliaeetus leucocephalus) e i gufi della Virginia (Bubo virginianus) sono noti predatori dei suoi nidiacei e, occasionalmente, degli esemplari adulti. L’aspetto maculato dei pulli di Pandion haliaetus li mimetizza nel nido e potrebbe essere una forma di adattamento per ridurre al minimo la predazione da parte di altri uccelli.
Procioni, serpenti e altri animali in grado di arrampicarsi sono possibili predatori delle uova e dei nidiacei del falco pescatore.
I coccodrilli possono predare i falchi pescatori che svernano. A volte, in Africa, i coccodrilli del Nilo (Crocodylus niloticus) uccidono i falchi che fanno il bagno o che rimangono appollaiati vicino all’acqua.
Nel tardo XIX secolo e all’inizio del XX secolo, le principali minacce per le popolazioni di falchi pescatori erano i collezionisti di uova e la caccia. Tuttavia dalla metà del XX secolo queste minacce hanno iniziato a diminuire, anche se continuano a verificarsi episodi di caccia.
Con l’introduzione e l’uso diffuso del pesticida DDT (para-diclorodifeniltricloroetano) le popolazioni di Pandion haliaetus in molte aree diminuì fortemente dal 1950 fino agli anni 70. Durante questo periodo il 90% delle coppie nidificanti scomparve dalla costa atlantica tra New York e Boston. Il DDT fu vietato negli Stati Uniti intorno al 1970, ma continua ad essere utilizzato in alcuni dei paesi in cui il falco pescatore si reca per svernare. Dopo la messa al bando del DDT il numero di falchi pescatori è tornato a salire e adesso sta raggiungendo livelli storici.
L’installazione di strutture artificiali aventi la funzione di nido, progetti di hacking (rilascio controllato di giovani allevati in cattività) e nuovi habitat creati dai bacini idrici, hanno consentito alle popolazioni di falco pescatore di aumentare ed espandersi.
Il falco pescatore è una specie protetta dal U.S. Migratory Bird Act e dall’Appendice II della CITES (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione).
Il Pandion haliaetus è classificato come LC (Minor Preoccupazione) nella Lista Rossa 2018 dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).
Clicca su una foto per ingrandirla!