Aquila di Mare Testabianca (Haliaeetus leucocephalus)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Superphylum: Deuterostomia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Superclasse: Tetrapoda
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Ordine: Accipitriformes
- Famiglia: Accipitridae
- Genere: Haliaeetus
- Specie: H. leucocephalus
Least Concearn (Minor Preoccupazione)
Descrizione – Identificazione
L’aquila di mare testabianca (Haliaeetus leucocephalus), detta anche aquila calva, è un uccello rapace di grandi dimensioni diventato ormai un’icona. Questo uccello è sessualmente monomorfo, ma le femmine hanno generalmente dimensioni maggiori rispetto ai maschi.
Questi uccelli selvatici possiedono corpi molto grandi e potenti: generalmente la loro apertura alare misura dai 178 ai 229 cm, i loro corpi sono lunghi da 79 a 94 cm e pesano circa 4,3 kg. Il loro piumaggio da solo pesa circa 700 grammi, cioè il doppio del peso dello scheletro. Se vengono perse, le piume impiegano 2 o 3 anni per essere rimpiazzate. Questi uccelli hanno anche testa, collo e becco molto grandi, e piedi sono provvisti di artigli affilati.
L’aquila calva passa attraverso fasi di maturazione distinte, ciascuna composta da un anno della sua vita.
- Subito dopo la schiusa delle uova, le aquile hanno gli occhi scuri, le zampe rosa e la pelle e gli artigli color carne. Dopo 18-22 giorni di vita la pelle si scurisce assumendo una tinta bluastra e le zampe diventano gialle. Durante tutto il primo anno, i loro corpi, gli occhi e il becco sono di colore marrone scuro, anche se le penne copritrici sono bianche.
- Durante il secondo anno di vita gli occhi si schiariscono, diventando color grigio-marrone, sviluppano una chiara linea sopraccigliare e il corpo si copre di chiazze bianche.
- Nel terzo anno di vita, il becco e gli occhi cominciano ad ingiallire e la colorazione delle piume che coprono la testa si schiarisce, il corpo invece rimane screziato.
- Durante il quarto anno di vita il corpo diventa per la maggior parte scuro, mentre la testa e la coda diventano per lo più bianchi, con un po’ beige intorno agli occhi e alla corona e con isolate macchie scure sulla coda.
- Infine, al quinto anno di vita, l’aquila calva raggiunge la sua colorazione definitiva, ma potrà continuare ad avere qualche macchia scura sulla testa e sulla coda ancora per qualche anno.
A causa della loro colorazione scura, le Haliaeetus leucocephalus più giovani sono spesso confuse con l’aquila reale (Aquila chrysaetos). Questi uccelli possono essere distinti grazie alla colorazione bianca a macchie che si trova sulle penne copritrici, ascellari e della coda, inoltre le aquile reali hanno la testa più lunga e la coda più corta.
Distribuzione e Habitat
L’aquila di mare testabianca si trova in tutto il Nord America vicino ad abbondanti fonti d’acqua. È un uccello rapace nativo del Canada, degli Stati Uniti, di parte del Messico e di diverse isole, tra cui Saint Pierre e Miquelon. Le popolazioni di Haliaeetus leucocephalus sono concentrate soprattutto in Florida, Alaska, nell’area del Pacifico nord-occidentale e vicino ad alcuni fiumi e laghi nel Midwest. Sono invece più limitate in Messico, Arizona, New Mexico, Rhode Island e Vermont.
Queste aquile possono girovagare anche in Belize, nelle Bermuda, a Puerto Rico e nelle Isole Vergini; allo stesso modo, ci sono notizie di avvistamenti in Irlanda, Svezia, Siberia, Groenlandia e nell’Asia nord-orientale.
L’aquila calva solitamente predilige aree vicino a grandi specchi d’acqua come aree costiere ed estuari di fiumi, mentre nell’entroterra la troviamo presso laghi e fiumi. In molte aree le aquile si trovano entro 3 km da una sorgente d’acqua. Nonostante i loro habitat specifici possano variare, vengono scelti sopratutto in base alla disponibilità di prede, alla presenza di alberi alti e dal grado di disturbo arrecato dall’uomo. Questi uccelli rapaci, infatti, evitano le aree ricreative umane e sono capaci di rinunciare al cibo se la loro area di caccia è disturbata dagli uomini.
Nonostante la disponibilità di cibo sia importante nella selezione dell’habitat, le aquile calve possono scegliere aree più distanti dalle prede per evitare l’interazione con l’uomo. Molte popolazioni, specialmente nelle aree settentrionali, migrano verso sud tutti gli anni per trovare climi più temperati.
Comportamento
Nonostante l’aquila di mare testabianca sia un uccello prevalentemente solitario, può capitare che centinaia di aquile si radunino in posatoi comuni e in luoghi ricchi di cibo, soprattutto in inverno. Questi gruppi di aquile possono essere molto chiassosi, con uccelli che litigano per la posizione migliore o per una preda. Le Haliaeetus leucocephalus sono ottimi volatori in grado di coprire lunghe distanze librandosi in volo, planando e sbattendo le ali. In una delle tante spettacolari esibizioni di corteggiamento, il maschio e la femmina volano alti in cielo, si afferrano per gli artigli e ruotano insieme verso terra, separandosi all’ultimo istante per evitare l’impatto con il terreno.
Questi animali spesso tormentano altri uccelli come il falco pescatore (Pandion haliaetus) o altre specie di aquila per rubare il loro cibo. Occasionalmente fanno la stessa cosa anche con alcuni mammiferi come le lontre di fiume o di mare.
Quando sono a terra, le aquile calve camminano in modo impacciato e dondolante. Grazie alla loro capacità di galleggiare, questi uccelli sono in grado di usare le ali per remare lungo i corsi d’acqua troppo profondi per essere guadati. Per esempio, se un’aquila calva cattura un pesce troppo pesante per essere portato via in volo, dovrà attraversare il fiume vogando con le ali mentre lo tiene saldo tra gli artigli.
Durante la stagione riproduttiva è possibile vedere le aquile di mare testabianca difendere i loro territori da diversi intrusi come uccelli rapaci, corvi, coyote e volpi. Quando si nutrono di carcasse cacciano via gli urubù dalla testa nera (Coragyps atratus) e gli avvoltoi collorosso (Cathartes aura), mentre altri animali come gli altri uccelli rapaci, i coyote, le linci e i cani a volte riescono a tenersi la carcassa. L’aquila calva viene spesso tormentata o inseguita da altri uccelli rapaci o da uccelli canori come merli, corvi e pigliamosche.
Contrariamente a quello che molti credono, l’aquila calva produce suoni relativamente deboli e acuti, composti da cinguettii, fischi e schiamazzi striduli. La Haliaeetus leucocephalus produce tre principali tipi di richiami: uno schiamazzo che suona come un kwit, kwit, kwit, kwit, kee-kee-kee-kee-ker, un lamento e un forte suono riverberante, una sorta di pianto lungo e acuto utilizzato quando percepisce una minaccia. Oltre a comunicarlo con questo richiamo, l’aquila calva comunica di essere minacciata con una serie di esibizioni come movimenti della testa, delle ali o accovacciandosi. Quando le coppie tornano al loro nido si richiamano a vicenda e mettono in atto delle straordinarie esibizioni in volo.
Grazie ai loro grandi occhi rivolti in avanti, le aquile calve hanno un’ottima visione binoculare. Anche se non hanno un senso dell’olfatto particolarmente sviluppato, le aquile calve sono in grado di evitare cibi che sembrano avariati.
Richiamo e Verso
Verso Richiami dei nidiacei Richiamo di allarmeMigrazione
Il comportamento migratorio varia a seconda dell’area geografica in cui vive. Ad esempio alcune popolazioni, come quelle di Yellowstone, migrano solo localmente per avere migliori opportunità di caccia, mentre le popolazioni a sud non migrano affatto. Gli uccelli migratori delle popolazioni canadesi tipicamente viaggiano verso sud, negli Stati Uniti, durante l’inverno. Allo stesso modo, le popolazioni che nidificano nella regione dei Grandi Laghi possono spostarsi verso la costa atlantica, verso la baia di Chesapeake, mentre le popolazioni delle aree nord-orientali degli Stati Uniti e del Canada si spostano a sud e nell’entroterra, verso la catena montuosa degli Appalachi.
Le aquile calve si raggruppano in aree ricche di cibo, nello specifico aree sotto la linea di congelamento con ampi specchi d’acqua in cui cacciare. Molte popolazioni utilizzano punti di riferimento geografici per orientarsi, come le catene montuose e i fiumi: il Mississippi, in particolare, è un corridoio di migrazione molto importante.
Gli uccelli ancora immaturi tendono ad avere rotte di migrazione errate. Durante la migrazione, le aquile di mare testabianca generalmente si alzano in volo in tarda mattinata e si fermano prima che faccia buio. Le aquile dell’Upper Midwest possono viaggiare da 6 a 151 giorni per raggiungere gli habitat estivi, e da 15 a 77 giorni per raggiungere quelli invernali. Fanno poi ritorno ai siti di nidificazione non appena il tempo lo permette.
Alimentazione
L’aquila calva è un uccello opportunista che quindi ha una dieta piuttosto variegata, anche se preferisce il pesce. Alcuni dei pesci di cui si nutre l’aquila calva sono: trota iridea, anguilla americana, pesce gatto bianco, salmone rosso, merluzzo nordico, persico trota e salmone keta.
La velocità con cui l’acqua di un fiume scorre ha un grande impatto sull’esito della caccia dell’aquila. Questi uccelli rapaci non si immergono per prendere la preda: usano i loro forti artigli per portare il pesce vicino alla superficie.
Un’altra fetta considerevole della dieta dell’aquila calva è composta da uccelli acquatici, dai loro nidi e dalle loro uova. Tra gli altri, le aquile si nutrono di: ùria comune (Uria aalge), airone azzurro maggiore (Ardea herodias), oca delle nevi (Chen caerulescens), oca di ross (Chen rossii), cigno minore (Cygnus columbianus), fulmaro (Fulmarus glacialis), folaga americana (Fulica americana) e strolaga maggiore (Gavia immer). D’inverno la loro dieta è invece maggiormente concentrata su carogne e piccoli mammiferi. Tra gli altri, l’aquila di mare testabianca caccia marmotte, ratti norvegesi e cuccioli di lontre di mare. Per quanto riguarda le carcasse, l’aquila calva si nutre di quelle di grandi mammiferi, tra cui wapiti, alce, cervo mulo, renna, bisonte, lupo e volpe artica. Si vedono anche popolazioni diHaliaeetus leucocephalus vicino alle discariche, mentre consumano rifiuti umani.
Oltre a procacciarsi il cibo cacciando prede vive o nutrendosi di carcasse, le aquile calve possono rubare il cibo ad altri uccelli rapaci come il falco pescatore (Pandion haliaetus). In generale, i giovani e gli esemplari più piccoli di Aquila Calva preferiscono cacciare piuttosto che rubare il cibo. Quando sono a caccia, prima di scendere sulla preda, le aquile calve stanno appollaiate e la osservano; una volta scese, la afferrano da terra con i loro artigli. Quando invece strappano il cibo ad altri animali, lo fanno in volo, saltando o camminando.
Se vengono disturbate dagli uomini, le aquile calve tendono a nutrirsi molto meno: a volte, se ci sono uomini nelle aree di caccia, si nutrono fino al 35% in meno rispetto al solito.
Molte popolazioni, quando arrivano ai loro habitat estivi, trovano poca disponibilità di cibo perché molti specchi d’acqua sono ancora congelati. Per loro fortuna, gli esemplari di Haliaeetus leucocephalus possono sopravvivere per diversi giorni senza cibo. Quando questo torna disponibile, le aquile spesso ne mangiano in eccesso e lo accumulano nel gozzo per digerirlo in seguito.
Riproduzione
L’aquila calva è un uccello monogamo e quando sceglie un compagno è per la vita, almeno fino a quando uno dei membri della coppia non muore. Anche se non migrano con il loro partner, mettono in atto esibizioni dimostrative quando si riuniscono per la stagione di accoppiamento: si tratta di esibizioni di volo in coppia, in cui i partner si lanciano in picchiata a vicenda. Durante l’esibizione chiamata cartwheel, gli uccelli si afferrano per i piedi e ruotano insieme mentre precipitano verso terra, lasciandosi prima dell’impatto.
L’aquila di mare testabianca comincia a riprodursi a 5 anni di età. I maschi e le femmine costruiscono insieme il nido e lo fanno da 1 a 3 mesi prima di deporre le uova. I nidi sono composti da bastoncini e possono essere molto grandi, dal momento che le aquile li riutilizzano nel corso degli anni aumentandoli di volta in volta di dimensioni.
Il più grande nido di aquila di mare testabianca è stato trovato in Florida: è stato riutilizzato per 30 anni e pesava 2 tonnellate quando è precipitato a terra dall’albero in cui si trovava. Tuttavia in media i nidi non durano così tanto: in Florida e nel Saskatchewan vengono utilizzati per 5 anni, mentre in Alaska la media aumenta a 13 anni. I nidi vengono costruiti lontani dagli insediamenti umani, solitamente su conifere vicino a fonti d’acqua, ma possono essere costruiti anche su alberi di mangrovie, alberi a foglie caduche, a terra, su ripetitori telefonici o pali della luce, sulle scogliere e in torri di nidificazione artificiali, in base a dove si trova la popolazione di aquile.
La nidificazione inizia in periodi diversi dell’anno in base alla località: in Florida la costruzione del nido inizia a settembre, in Ohio a febbraio e in Alaska a gennaio.
L’aquila calva solitamente depone una nidiata che varia da 1 a 3 uova per stagione. L’aquila calva è un uccello poco fecondo: in California danno vita fino a 36 aquilotti in tutto il loro arco vitale. Per quanto riguarda i maschi, la fecondità è legata alla loro dimensione corporea.
Il periodo di deposizione delle uova varia in base alla località: in Florida la cova inizia a ottobre e può durare fino ad aprile, mentre a Yellowstone inizia a marzo e termina in aprile. Le popolazioni di Haliaeetus leucocephalus che vivono nell’estremo nord tendono ad avere stagioni di riproduzione più corte e periodi di nidificazione più sincroni. Le uova hanno una forma che va dal tondeggiante all’ovale e sono di colore biancastro. Le aquile che vivono nelle latitudini più alte depongono in media uova più grandi. Indipendentemente dalla località, le uova vengono covate per circa 35 giorni, a cui seguono 11-12 settimane in cui gli aquilotti restano nel nido.
Le aquile di mare testabianca pesano circa 60 grammi alla nascita e, in seguito, il loro peso aumenta fino a 180 g ogni giorno. Il periodo in cui gli aquilotti mettono le piume varia geograficamente. Gli aquilotti lasciano il nido quando sono tra le 8 e le 14 settimane di vita, ma se possono restare dipendenti dalla famiglia anche fino a 18 settimane.
Entrambi i genitori si prendono cura della prole, anche se la maggior parte delle cure spettano alla madre. La cova delle uova viene effettuata dalle 3 alle 7 volte più di frequente dalla femmina. Le uova vengono lasciate esposte solo quando i genitori cambiano posizione o le girano, solitamente per meno di un minuto per volta. Questo tempo può essere più lungo nelle regioni più temperate.
Gli aquilotti di aquila calva vengono nutriti dalle 4 alle 5 volte al giorno e vengono curati costantemente fino a 4 settimane di età. Le femmine sono presenti per il 90% di questo periodo, rispetto al 50% dei maschi. Per le prime due settimane dalla schiusa, la maggior parte del cibo viene portata al nido dai maschi, ma anche le femmine danno un importante contributo. Il periodo in cui gli aquilotti mettono le piume varia in base al clima e alla disponibilità di cibo, ma generalmente va dalle 8 alle 14 settimane di vita. Anche dopo la messa delle piume, gli aquilotti continuano a restare dipendenti dai genitori per un ulteriore periodo di tempo che va dalle 4 alle 11 settimane.
Conservazione
Le aquile di mare testabianca sono uccelli longevi con un basso tasso di mortalità degli adulti, anche se molte delle loro uova non sopravvivono. Uno studio in Florida ha scoperto che, un anno dopo l’involo, le giovani aquile hanno un tasso di sopravvivenza del 89% in habitat rurali e dal 65 al 72% in habitat suburbani. Dopo il loro primo anno di vita hanno un tasso di sopravvivenza annuale del 84-90%, indipendentemente dal tipo di habitat in cui vivono. Nel nord della California, gli esemplari adulti tendono ad avere un tasso di sopravvivenza annuo del 90%.
Si stima che in cattività l’aquila calva possa vivere 20-30 anni, anche se è stato registrato un caso in cui una di esse è vissuta per 47 anni. Si stima invece che l’aspettativa di vita allo stato selvatico sia di circa 15 anni a Yellowstone, mentre nello Stretto di Prince William sia in media circa 19 anni. L’esemplare di Haliaeetus leucocephalus più vecchio mai registrato in natura è stato trovato in Alaska ed è sopravvissuto 28 anni, mentre nel nord della California l’esemplare noto più longevo è sopravvissuto 22 anni.
Le morti di questi uccelli rapaci sono spesso causate da fattori antropici come la folgorazione, incidenti stradali, l’impigliarsi in trappole e l’avvelenamento accidentale. Cause naturali della morte includono fame, malnutrizione, malattie e traumi causati dal clima violento.
L’aquila di mare testabianca è elencata nell’Appendice II della CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione) ed è anche nell’Appendice II della Convenzione sulle Specie Migratorie (CMS o convenzione di Bonn), che mira a conservare le specie migratorie. Negli Stati Uniti le aquile calve sono protette dal Bald Eagle Protection Act del 1940 (chiamato adesso The Bald and Golden Eagle Protection Act) e dal Endangered Species Act del 1973.
Tuttavia nel 2007 questa specie è stata rimossa dal Endangered Species Act a causa del forte incremento della popolazione. Il grande recupero di questa magnifica aquila è considerato da molto uno dei maggiori successi nella conservazione di una specie ottenuti dal Nord America e un simbolo di ciò che può essere raggiunto attraverso una valida cooperazione.
Nella Lista Rossa 2018 della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) la Haliaeetus leucocephalus è classificata come LC (Minor Preoccupazione).
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