Passera Scopaiola (Prunella modularis)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Superordine: Neognathae
- Ordine: Passeriformes
- Sottordine: Oscines
- Infraordine: Passerida
- Superfamiglia: Passeroidea
- Famiglia: Prunellidae
- Genere: Prunella
- Specie: P. modularis
Least Concearn (Minor Preoccupazione)
Descrizione – Identificazione
La passera scopaiola (Prunella modularis) deve il suo nome alla sua abitudine di costruire il nido vicino alle piante di erica (Erica scoparia) che, nell’antichità, venivano usate per costruire le scope.
Questo uccellino misura circa 14 cm e ha dimensioni simili al pettirosso (Erithacus rubecula), ma il suo becco è più sottile e il corpo è più snello; il suo dorso marrone striato ricorda il passero domestico (Passer domesticus) con cui a volte viene confuso.
La testa della passera scopaiola è color grigio-blu con le guance e la corona sfumate di marrone grigiastro; anche il petto ha una colorazione simile, mentre il colore delle zampe è marrone rossastro. Le penne copritrici primarie sono caratterizzate da sottili macchie chiare che possono costituire una sorta di stretta fascia alare; macchie bianche sono presenti anche nella parte inferiore del petto e nel ventre, ma non nella coda.
La passera scopaiola non presenta dimorfismo sessuale. Gli esemplari giovani hanno un corpo bruno con forti striature nerastre, rispetto agli adulti la testa è più marrone ed è priva della colorazione grigio-blu. Le macchie bianche delle ali sono evidenti e gli occhi sono di un marrone più scuro.
Distribuzione e Habitat
La passera scopaiola è un uccello diffuso in tutta Europa grazie alla propria capacità di adattamento ad ambienti molto differenti: il suo areale si estende dalle regioni artiche al Mediterraneo, includendo le isole del Regno Unito, e arriva fino alla regione arabica e a parte dell’Asia minore. È anche stata introdotta in Nuova Zelanda, dove si è ampiamente diffusa.
Mentre le popolazioni di Prunella modularis dell’Europa occidentale e meridionale sono sedentarie, quelle che vivono nelle aree settentrionali e orientali migrano verso il Mediterraneo e il Medio Oriente: in particolare, l’area di migrazione va dalla Spagna all’Anatolia, includendo il bacino del Mar Mediterraneo e l’Africa settentrionale.
Gli individui di passera scopaiola che vengono a svernare in Italia provengono soprattutto da nord-est e dall’Europa centro-orientale. Tra i Paesi che vantano il maggior numero di migrazioni verso l’Italia troviamo la Finlandia e la Repubblica Ceca.
Nelle aree dell’Europa settentrionale, gli habitat della Prunella modularis sono i boschi di conifere, i boschi misti con radure e il fitto sottobosco; fanno parte dei suoi habitat anche le piantagioni di giovani abeti in Norvegia. Nell’Europa temperata si trova in parchi, giardini, cimiteri, siepi e fitta macchia.
In generale la passera scopaiola preferisce gli ambienti montani, specialmente le zone a margine dei boschi o i boschi stessi, dove costruisce il nido. Questi uccelli hanno una preferenza particolare per le radure di peccete pure o miste, sia naturali sia artificiali; tuttavia si possono trovare anche nelle fasce di arbusti in prossimità del limite superiore della vegetazione con fusto alto, soprattutto in quelle costituite da pino mugo, e nelle zone con cespugli come per esempio il ginepro nano, i cespugli di erica e i rododendri.
Comportamento
Quando la passera scopaiola canta, si trova in cima a un albero o arbusto ed è molto visibile, ma per il resto del tempo vive nascosta e può essere difficile da individuare, in quanto scompare nel sottobosco con un rapido salto o volo al primo segnale di pericolo.
Per molti anni gli etologi hanno notato un aspetto peculiare del comportamento della Prunella modularis: le beccate alla cloaca; uno di questi uccelli è stato visto beccare sotto la coda di un altro, senza però nessuna spiegazione apparente. Diversi anni fa tuttavia, Nick Davies, che lavorava al Cambridge Botanical Garden, scoprì la spiegazione assolutamente sbalorditiva di questo comportamento.
Molti maschi stavano cercando di generare pulcini con femmine in altri territori, beccando la cloaca femminile per spostare lo sperma generato da un precedente accoppiamento prima di accoppiarsi a loro volta. Ci sono diverse spiegazioni per questo tipo di comportamento: i maschi cercano di assicurarsi la paternità dei pulli, eliminando potenziali rivali, mentre la femmina cerca di assicurare alla prole un buon rifornimento di cibo accettando più corteggiatori, che provvederanno tutti a procurare; questo perché nessun maschio può essere certo di avere la paternità, per cui tratterà i pulli come se fossero i propri e mettendo da parte la rivalità con gli altri maschi.
Il comportamento riproduttivo della Prunella modularis, contrariamente a quello della maggioranza degli uccelli i quali formano coppie monogame, si è evoluto in un incredibile melange di sistemi, con coppie monogame, coppie con due maschi e una femmina e persino coppie con due maschi e due femmine. La passera scopaiola appartiene quindi a quel 2% di uccelli che predilige la poliandria.
Canto e Comunicazione
Il repertorio vocale della passera scopaiola è abbastanza ampio. Il suo richiamo principale è uno tseep acuto e persistente insieme a una nota acuta trillante, che tradisce la presenza altrimenti difficile da notare dell’uccello.
Il canto, che di solito viene emesso dalla cima di un albero, è rapido, sottile e tintinnante, un dolce gorgheggio che può essere confuso con quello dello scricciolo comune (Troglodytes troglodytes), ma è più breve (dura circa 2 secondi) e più debole.
Il richiamo di contatto in volo, solitamente udito all’alba o al tramonto, è un teeheeheehee colorito o tremolante e molto raffinato. Il richiamo di allarme (a volte usata anche per il contatto) è un teeeh forte e acuto.
Canti e richiami
Canto del maschio Richiamo dei nidiacei Richiamo in voloAlimentazione
La dieta della passera scopaiola varia stagionalmente. In estate si nutre principalmente di insetti nella bassa vegetazione o addirittura a terra; la Prunella modularis non cattura le sue prede in volo. Il becco snello suggerisce la preferenza della passera scopaiola per gli insetti, anche se solo in estate. In inverno, quando gli insetti sono pochi e lontani tra loro, si nutre principalmente di bacche e semi.
La Prunella modularis è spesso vista foraggiare a terra, muovendosi come un topo con il corpo vicino al suolo; rimane spesso sotto cespugli bassi e siepi, ma può saltare rapidamente muovendo le ali e la coda. Può anche essere attirata da mangiatoie per uccelli.
Riproduzione
Le passere scopaiole sono territoriali e possono entrare in conflitto con altri uccelli che invadono i loro nidi; i maschi a volte condividono un territorio e mostrano una rigida gerarchia di dominanza: gli uccelli più anziani tendono ad essere i maschi alfa e gli uccelli di un anno di età di solito sono i beta. Studi hanno scoperto che i parenti maschi stretti non condividono quasi mai un territorio.
Tuttavia, questa dominanza sociale non si traduce in benefici per il maschio alfa in termini di riproduzione, poiché la paternità è solitamente equamente condivisa tra i maschi del gruppo. Inoltre, i membri di un gruppo sono raramente imparentati e quindi ne può derivare concorrenza.
Gli spazi dei territori delle femmine sono quasi sempre esclusivi; tuttavia, a volte, più maschi cooperano per difendere un unico territorio contenente più femmine.
La capacità del maschio di accedere alle femmine dipende generalmente dall’ampiezza dei loro territori, che è influenzata dalla distribuzione del cibo. Quando le risorse sono distribuite in zone dense, i territori femminili tendono ad essere piccoli e facili da monopolizzare per i maschi.
I successivi sistemi di accoppiamento, come discusso di seguito, riflettono un elevato successo riproduttivo per i maschi e un successo relativamente inferiore per le femmine. In tempi di scarsità, i territori femminili si espandono per compensare alla mancanza di risorse, facendo sì che i maschi abbiano più difficoltà a monopolizzare le femmine. Di conseguenza, queste ottengono un vantaggio riproduttivo sui maschi.
Le passere scopaiole hanno un sistema di accoppiamento complesso che dipende dal rapporto tra maschi e femmine e dalla sovrapposizione dei territori. Quando solo un territorio femminile e uno maschile si sovrappongono, viene preferita la monogamia. A volte però, due o tre territori femminili adiacenti si sovrappongono a un territorio maschile, in questi casi viene favorita la poliginia, con il maschio che monopolizza diverse femmine.
Esiste anche la poliginandria, in cui due maschi difendono congiuntamente un territorio contenente diverse femmine; la poliandria è tuttavia il sistema di accoppiamento più comune della passera scopaiola.
A seconda della popolazione, i maschi hanno generalmente il miglior successo riproduttivo in situazioni di poligamia, mentre le femmine hanno maggior successo durante la poliandria.
Gli adulti formano principalmente gruppi riproduttivi poliandrici o monogami che difendono piccoli territori (in media 0,24 ettari). I gruppi poliandrici sono composti da una femmina che si accoppia con due o tre maschi, i quali possono o meno imparentati tra loro.
Nei gruppi poliandrici, circa il 45% dei nidiacei è generato dal maschio subordinato del gruppo; nelle coppie monogame, quasi il 25% dei nidiacei è generato da un maschio diverso dal partner della femmina.
Questo sistema di accoppiamento multiplo porta allo sviluppo della competizione spermatica tra i pretendenti maschi. L’impronta digitale del DNA ha dimostrato che i pulcini all’interno di una covata hanno spesso padri diversi, a seconda del successo dei maschi nel monopolizzare la femmina: i maschi infatti, come accennato sopra, cercano di garantire la loro paternità beccando la cloaca della femmina per stimolare l’espulsione dello sperma dei maschi rivali.
Le Prunella modularis impiegano solo un decimo di secondo per accoppiarsi e possono farlo più di 100 volte al giorno. I maschi aiutano nella cura dei pulli a seconda del loro successo nell’accoppiamento, quindi si possono vedere comunemente due maschi e una femmina che si occupano della stessa covata.
La stagione dell’accoppiamento avviene in primavera, partendo da aprile.
Il nido viene solitamente costruito a meno di 1,5 metri dal suolo in un cespuglio o un giovane albero, spesso una conifera; è costituito da muschio secco ed erba, con alcuni ramoscelli alla base. L’interno è foderato con crine di cavallo, muschio, erba fine e, raramente, piume.
La femmina si posa su 3-6 uova incubate per 12-13 giorni. Lascia regolarmente il nido per una decina di minuti per potersi nutrire.
Le uova sono color blu brillante (molto raramente con piccoli segni rossastri) o semplicemente bianche. Le uova possono essere piuttosto colorate poiché il nido è solitamente in un luogo scuro e il camuffamento delle uova diventa meno importante rispetto agli uccelli che nidificano all’aperto.
I pulli rimangono nel nido dai 10 ai 14 giorni e vengono nutriti principalmente con insetti. Involano prima che il loro piumaggio sia completo. Una coppia adulta riesce generalmente a gestire con successo due covate a stagione.
Alla schiusa i pulcini sono parzialmente ricoperti di peluria nerastra. Vengono nutriti da entrambi gli adulti e lasciano il nido circa 12 giorni dopo.
Il maschio nutre i pulli durante gli ultimi giorni, mentre la femmina costruisce un nuovo nido per la seconda covata. In alcune occasioni questa specie può produrre tre covate a stagione.
Conservazione
Le popolazioni di Prunella modularis non sono minacciate a livello globale in questo momento, ma alcuni cali sono stati osservati alla fine del XX secolo, a causa di cambiamenti nei loro habitat naturali come la deforestazione.
Sebbene la passera scopaiola sia un uccello che sembra adattato per sopravvivere in una varietà di habitat, le pressioni della nostra crescente domanda di sviluppo urbano e industriale potrebbero ancora rivelarsi dannose.
A minacciare questa specie, così come molte altre, vi sono inoltre i gatti domestici lasciati liberi, se vuoi saperne di più in proposito clicca qui.
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