Quetzal Splendente (Pharomachrus mocinno)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Superphylum: Deuterostomia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Infraphylum: Gnathostomata
- Superclasse: Tetrapoda
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Superordine: Neognathae
- Ordine: Trogoniformes
- Famiglia: Trogonidae
- Genere: Pharomachrus
- Specie: P. mocinno
Near Threatened (Quasi Minacciato)
Descrizione – Identificazione
Il quetzal splendente (Pharomachrus mocinno) misura 35-45 cm dal becco alla base della coda che, nei maschi, può arrivare a misurare fino a 90 cm. Escludendo la coda, questo uccello può essere comparabile in grandezza al piccione e alla gazza eurasiatica (Pica pica).
La caratteristica più evidente e stravagante del quetzal splendente maschio è la colorazione iridescente delle penne della coda; la testa, il collo, il petto, la schiena e le ali dei maschi sono color verde metallico, mentre il ventre è color cremisi acceso. Il maschio ha anche un distintivo ciuffo di ispide piume verdi dorate in cima alla testa che formano una specie di cresta.
La femmina di quetzal splendente è molto simile nella colorazione ma meno appariscente rispetto ai maschi. La testa della femmina varia dal grigio fumo al bronzo ed è tinta di verde ai bordi. Il petto è a volte grigio o di una tonalità tenue di colore rosso molto meno vivace rispetto a quella dei maschi. Spesso il verde brillante che viene mostrato dai maschi è sostituito con toni marroni e toni giallo cuoio.
Questi uccelli esotici possiedono piedi zigodattili color oliva-grigio che rappresentano la quintessenza della famiglia dei Trogonidi (Trogonidae).
La pelle del quetzal splendente è molto fragile, sottile e si lacera abbastanza facilmente. A causa di queste caratteristiche quando questi uccelli vengono preparati per i musei perdono molte penne, inoltre il rapido sbiadimento dei colori rende questo uccello inadatto all’esposizione.
Il becco è significativo per il nome dell’ordine e della famiglia di questi uccelli: Trogon in greco significa infatti “rosicchiare”; esso è piuttosto corto ma anche molto potente. Il maschio possiede un becco giallo mentre quello della femmina è di colore nero. Entrambi i sessi usano i loro piccoli becchi principalmente per la nidificazione e per rosicchiare.
Distribuzione e Habitat
I quetzal splendenti si trovano nelle foreste nebulose e nelle foreste montane dell’America centrale, la popolazione è distribuita dal Messico meridionale a Panama.
Il Pharomachrus mocinno) è un uccello relativamente inattivo che vive tra la vegetazione lussureggiante, nelle aree molto umide con foreste pluviali; spesso sceglie alte e fresche catene montuose (1200-3000 m).
Questi uccelli vivono tra gli alberi che formano il tetto delle foreste pluviali, con una preferenza per gli alberi marci, ceppi e talvolta vecchie cavità dei picchi.
I forti colori del quetzal splendente vengono in qualche modo camuffati nel loro habitat naturale nelle foreste pluviali.
Comportamento
Il richiamo del quetzal splendente è molto forte e abbastanza particolare da poterlo riconoscere dagli altri uccelli della famiglia dei Trogonidi. Esso viene descritto come leggero, profondo, pieno e molto potente, con note da vicino macchiati. Le femmine emettono versi più deboli e più tenui.
Il quetzal splendente ha molti richiami diversi a seconda della situazione che incontra. Il richiamo di allarme suona come weec–weec e mentre viene emesso il maschio dà dei colpetti con le piume della coda. Quando prende il volo o quando è agitato viene emesso un crepitio acuto. Il richiamo comune del maschio durante l’accoppiamento suona come un keow–kowee–keow–k’loo–keow–keloo, mentre quello emesso durante la stagione degli amori è una sorta di piagnucolio o lamento. Sia i maschi che le femmine emettono richiami nasali quando stanno per sostituirsi nella cura del nido e della prole.
I quetzal splendenti sono più vocalmente attivi nelle albe calme e nuvolose e nei pomeriggi nebbiosi. Nei giorni di sole emettono pochi richiami e durante le giornate molto ventose quasi non producono alcun suono.
Il maschio rivendica il suo territorio durante l’alba e a metà mattina producendo richiami e reclamando nuovamente la zona al crepuscolo. Durante il suo richiamo territoriale il Pharomachrus mocinno) fischia melodiosamente due note acute, una il cui tono sale vertiginosamente e l’altra discendente. Questo si ripete ogni 8-10 minuti.
Richiamo e Verso
Verso Richiamo di allarmeAlimentazione
Il quetzal splendente è per lo più un uccello frugivoro, ma spesso è costretto a cibarsi come un onnivoro. Il suo cibo preferito è prodotto dalle piante appartenenti alla famiglia Lauraceae, i cui frutti assomigliano a un avocado in miniatura; la Persea caerulea è un esempio di pianta che fa parte della dieta dei quetzal splendenti.
Gli esemplari di Pharomachrus mocinno) mantengono un rapporto mutualistico con la famiglia dell’alloro, infatti come gli uccelli dipendono da queste piante per il cibo, esse dipendono dai quetzal che ne disperdono i semi nei loro escrementi.
Quando non ci sono frutti disponibili i quetzal ripiegano mangiando una varietà di alimenti come insetti, piccole rane e lucertole; questi uccelli sono grandi cacciatori: si gettano verso il basso e afferrano il loro cibo (sia frutti che animali) e lo fagocitano mentre sono in aria.
Riproduzione
La stagione riproduttiva del quetzal dura da marzo a giugno; durante questo periodo i maschi si esibiscono in danze di corteggiamento, richiami e canti ad alto volume al fine di attirare le femmine.
I quetzal splendenti covano le uova all’interno di buchi negli alberi in decomposizione che scavano utilizzando il becco, ma non foderano il nido con materiali tipicamente usati dagli altri uccelli come paglia o foglie, semplicemente depositano le uova sul legno nudo. Sia i quetzal maschi che femmine partecipano alla costruzione del nido, che di solito si trova a 4,5-13,5 metri dal suolo e ha un diametro di circa 10-11,4 cm.
Una volta che una coppia è stabilita e i due uccelli hanno costruito un nido insieme, si accoppiano al suo interno. La femmina depone generalmente due uova azzurre di forma globulare che misurano 35 x 30 mm.
Entrambi i genitori si prendono cura delle uova durante i 17-18 giorni in cui esse vengono covate e si dividono le responsabilità. La femmina cova durante la notte e nel mezzo della giornata mentre il maschio cova nel primo mattino e nel tardo pomeriggio.
Le popolazioni indigene erano portate a credere che venissero scavate due entrate così che il maschio non si rovinasse la splendida coda durante la cova, ma l’idea è stata scartata poiché essi sono spesso visti con la coda a brandelli durante la stagione degli amori.
Dopo circa 17-18 giorni le uova si schiudono dando alla luce pulli altriciali; gli occhi rimangono chiusi per tutta la prima settimana dopo la schiusa. I pulli si sviluppano rapidamente e dopo due settimane sono già abbondantemente coperti di piume a eccezione della testa.
Le piume del giovane quetzal splendente sono molto morbide e dal tono pallido; assomigliano molto alle femmine nei suoi toni tenui di grigi e verdi spenti. Ai giovani uccelli mancano anche le tracce di cremisi sul petto che entrambi gli esemplari adulti possiedono.
Durante la prima settimana i piccoli sono alimentati quasi esclusivamente con insetti da entrambi i genitori. Eventuali detriti o rifiuti generati dalla prole vengono rimossi dal nido, che viene tenuto molto pulito. Quando i pulli raggiungono circa due settimane di età vengono introdotti loro frutta e piccoli vertebrati (rane, lucertole e lumache).
I nidiacei rimangono nel nido e sotto la cura dei loro genitori per circa tre settimane, con i genitori che li nutrono alternativamente come facevano durante la cova. A circa tre settimane di vita i giovani quetzal iniziano ad avvicinarsi all’ingresso del nido e poco dopo viene insegnato loro a volare, generalmente dal maschio. Esso nutre e si prende cura del primo uccellino che cerca di volare, mentre il secondo di solito viene ignorato fino a che anch’esso vola via dal nido. Poco dopo i primi tentativi i piccoli quetzal splendenti possono volare con fiducia e lasciare il nido in modo permanente, tuttavia continuano a trascorrere del tempo con i loro genitori.
Quando è giovane il Pharomachrus mocinno) non sviluppa i suoi colori vivaci immediatamente e i maschi non sviluppano appieno le loro piume fino a tre anni di età.
Conservazione
Il quetzal splendente è legalmente protetto in Messico, Guatemala, Costa Rica e Panama, anche se l’applicazione della legge nelle aree remote dove si trovano gli uccelli è quasi impossibile; in Costa Rica sono stati istituiti parchi nazionali per proteggere questa specie in pericolo. Le riserve del Braulio Carrillo, Chirripo, La Amistad, Monteverde e la riserva della Foresta Nebulosa di Los Angeles cooperano tutte nella conservazione del quetzal splendente.
La popolazione di Pharomachrus mocinno) è notevolmente diminuita a causa di fattori come la distruzione delle foreste nebulose, la caccia e la cattura per il commercio; i quetzal sono tuttavia ancora in qualche modo comuni nelle zone molto remote dell’America centrale.
Il quetzal splendente è molto importante per il turismo nei paesi dell’America centrale; in paesi come il Guatemala e la Costa Rica questo uccello esotico è spesso tenuto in cattività per attirare i turisti. Questa pratica è molto redditizia per gli esseri umani, tuttavia è anche molto dannosa per la popolazione dei quetzal.
Nella Lista Rossa 2018 della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) il quetzal splendente è classificato come NT (Quasi Minacciato).
Importanza Culturale
Il quetzal splendente è ed è stato importante per le popolazioni dell’America centrale per molti anni. Alcuni indigeni lo chiamano “Il Raro Uccello Gioiello del Mondo” ed è anche strettamente associato con Quetzalcoatl, dio del vento messicano ed eroe culturale; il nome deriva da Quetzalli che indica qualcosa di divino o prezioso e Cōhuātl che significa serpente. Il nome comune del quetzal splendente deriva da antiche culture indiane.
Si è sempre pensato che questo uccello non fosse in grado di sopravvivere in cattività, diventando così il simbolo di libertà e autonomia per gli indigeni del Messico e dell’America centrale. Per queste culture le brillanti piume verdi simboleggiavano la fertilità e solo i nobili e i sacerdoti erano autorizzati a indossarle; chiunque altro venisse trovato in possesso delle penne di quetzal veniva ucciso. Per i Maya le penne di quetzal valevano come l’oro, per cui uccidere uno di questi uccelli era un crimine capitale.
Anche durante il periodo coloniale il quetzal splendente era considerato un simbolo di libertà. Il folklore popolare racconta come il quetzal ha ottenuto il suo abbagliante rosso sangue presente sul petto: nel 1524, quando il conquistador spagnolo Pedro de Alvarado sconfisse il condottiero Maya Tecun Uman, un quetzal verde e dorato si posò sul petto dell’indigeno nel momento in cui cadde mortalmente ferito; quando l’uccello prese il volo di nuovo il suo petto era macchiato con il sangue cremisi brillante del Maya.
Il quetzal splendente è l’uccello nazionale del Guatemala a causa della sua connessione con la libertà: esso compare infatti nello stemma e nella bandiera nazionale e sui francobolli; viene rappresentato inoltre nell’Ordine del Quetzal, la più alta decorazione del paese. La moneta in Guatemala è chiamata Quetzal.
L’eccessiva attenzione ricevuta in Guatemala si è rivelata però dannosa per la specie, in quanto molte persone tentano di catturare il Pharomachrus mocinno) per tenerlo in cattività o metterlo in mostra piuttosto che per aiutarne la conservazione nel suo habitat naturale.
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