Picchio delle ghiande (Melanerpes formicivorus)
- Dominio: Eukarya
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Superphylum: Deuterostomia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Infraphylum: Gnathostomata
- Superclasse: Tetrapoda
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Superordine: Neognathae
- Ordine: Piciformes
- Famiglia: Picidae
- Sottofamiglia: Picinae
- Genere: Melanerpes
- Specie: M. formicivorus
Least Concearn (Minor Preoccupazione)
Descrizione – Identificazione
Il picchio delle ghiande (Melanerpes formicivorus) è un picchio di medie dimensioni con un becco dritto e appuntito e una coda rigida a forma di cuneo, utilizzata come supporto quando si aggrappa ai tronchi d’albero.
Il piumaggio di questo picchio è nero e bianco e presenta una corona rossa. La testa, che ricorda il modo in cui si dipingono i clown, ha lucide penne bianche e nere, gli occhi sono bianchi come anche le macchie sulla groppa e sulle ali; di solito è presente almeno una piuma rossa o gialla sulla gola.
Nelle popolazioni colombiane il maschio ha un’uniforme corona rossa, mentre la femmina ha una fascia nera che separa la corona rossa dalla fronte bianca.
L’apertura alare del picchio delle ghiande è compresa tra i 13 e i 15 centimetri.
Distribuzione e Habitat
I picchi delle ghiande popolano aree dal Nord-Ovest dell’Oregon, California, Sud-Ovest degli Stati Uniti e Messico occidentale, fino al Nord delle Ande della Colombia, attraversando gli altipiani dell’America Centrale.
Gli habitat preferiti del Melanerpes formicivorus sono boschi in cui le querce sono abbondanti, ma si trovano anche nei corridoi ripariali e nelle foreste di abeti di Douglas, sequoie e latifoglie tropicali, purché vi siano querce nelle vicinanze. Anche i parchi urbani e le aree suburbane in cui vi sono numerose querce sono spesso popolate da questa specie.
Comportamento
I picchi delle ghiande sono uccelli insoliti e con un comportamento sociale complesso, tale che essi hanno dato luogo a uno dei più lunghi studi comportamentali sugli uccelli. Vivono in gruppi familiari composti da fino a una dozzina o più di individui e collaborano nella crescita dei giovani e nella raccolta, immagazzinamento e guardia del cibo.
Anche il loro approccio all’allevamento cooperativo è insolitamente complesso. In alcuni gruppi vi sono molteplici maschi e femmine riproduttori e tutte le femmine riproduttrici di un gruppo depongono le loro uova in un unico nido; ogni femmina distrugge tutte le uova presenti prima di iniziare a deporre le sue, con la conseguente scomparsa di più di un terzo delle uova totali deposte nei nidi comuni.
Una volta che tutte le femmine hanno iniziato a deporre le proprie uova il loro comportamento distruttivo si ferma e spostano i rimasugli su di un albero vicino; lì ogni uovo distrutto viene gradualmente consumato da più picchi, spesso anche dalle femmine che le hanno deposte.
Durante tutto l’anno questi uccelli raccolgono ghiande e le conficcano saldamente nei fori che hanno precedentemente creato nella corteccia dell’albero; il picchio delle ghiande difenderà ferocemente queste riserve dagli altri gruppi di picchi o da altre specie che potrebbero rubarle. Viene difeso inoltre il territorio in un raggio di 15 acri dalla riserva.
Occasionalmente i picchi delle ghiande si aggirano fuori dal loro territorio alla ricerca di ghiande e acqua. Gli uccelli che aiutano nei nidi ma non riescono ad accoppiarsi spesso vanno in cerca di un partner in altri gruppi, fino a circa 15 chilometri di distanza.
Richiamo e Verso
Verso Richiamo di richiesta di un esemplare giovane Richiamo di allarmeAlimentazione
Il Melanerpes formicivorus mangia ghiande ma anche insetti e altri artropodi; gli uccelli di questa specie raccolgono le ghiande direttamente dalle querce e sono famosi per la loro abitudine di immagazzinare non solo questi frutti, ma anche mandorle, noci, nocciole, noci pecan, e pinoli in singoli fori che creano in uno o più alberi destinati a questo scopo. Questi vengono chiamati “alberi granai” e possono arrivare a contenere fino a 50.000 frutti.
I picchi creano i fori soprattutto in inverno, nella spessa corteccia dei rami morti, senza nuocere così all’albero; ogni anno vengono riutilizzati i vecchi fori e ne vengono aggiunti alcuni nuovi. Le ghiande sono incastrate così strettamente nei rispettivi fori che risulta molto difficile per gli altri animali rimuoverle.
Dopo che sono stati conservati per un po’ il volume dei frutti diminuisce a causa della perdita d’acqua e quando ciò accade, poiché i picchi controllano periodicamente le loro ghiande, le spostano in fori più piccoli.
Oltre a convertire molti tipi di alberi vivi e morti in granai, i picchi spesso conservano le ghiande in strutture come i pali della corrente, i paletti di legno che reggono le recinzioni e le pareti in legno degli edifici, una pratica che li ha portati in conflitto con molti dei proprietari di quelle case.
Nonostante la sua associazione con ghiande, questa specie di picchio preferisce catturare insetti volanti quando questi sono disponibili, cacciano inoltre formiche, scarafaggi e altri insetti spiccando il volo da posizioni sopraelevate; gli insetti vengono cacciati in qualsiasi periodo dell’anno e spesso vengono conservati in crepe o fessure.
Oltre che di frutta secca e insetti, il picchio delle ghiande si nutre anche di frutta fresca, linfa, amenti di rovere e nettare dei fiori, con l’aggiunta occasionale di semi di erba, lucertole e persino le uova della sua stessa specie. Durante la primavera si riuniscono in gruppi per succhiare linfa da piccoli fori poco profondi nella corteccia degli alberi, spesso riutilizzando gli stessi fori diversi anni.
Riproduzione
Il sistema di accoppiamento del picchio delle ghiande va dalla monogamia di alcune popolazioni alla poliginia cooperativa; in genere i gruppi di questi uccelli contengono 1-7 uccelli riproduttori maschi, che competono per accoppiarsi con 1-3 femmine che depongono le uova.
Quando ci sono più femmine riproduttrici nello stesso gruppo, queste depongono le uova nello stesso nido; tra di esse c’è spesso però estrema competizione riproduttiva, tale che distruggono regolarmente le uova deposte dalle loro rivali. Dopo che le femmine hanno stabilito una normale sequenza di deposizione, la distruzione delle uova si ferma.
La competizione nella riproduzione tra maschi è rappresentata invece dai tentativi da un maschio di disturbare l’accoppiamento di un altro.
Sono assenti rituali di corteggiamento e per stabilire il legame di coppia.
Le cavità che costituiscono i nidi dei picchi vengono scavate sia in grandi rami morti che vivi, i quali possono fungere anche da granai; l’interno della cavità è foderata con trucioli di legno fresco e può essere usata ripetutamente per diverse stagioni.
La dimensione media di una covata per un gruppo con più di una femmina riproduttrice è di cinque uova bianche ed ellittiche, mentre quella di una covata prodotta da una singola femmina è di quattro uova. Le uova vengono deposte a intervalli di circa 24 ore e vengono covate per 11 giorni sia dal maschio che dalla femmina.
Una volta che i pulli sono nati tutti i membri del gruppo partecipano a fornire loro cibo; essi lasceranno il nido dopo 30-32 giorni.
Conservazione
Secondo il North American Breeding Bird Survey i picchi delle ghiande sono numerosi e le loro popolazioni sono rimaste stabili dal 1966; Partners in Flight stima la popolazione nidificante globale in 5 milioni di esemplari, il cui 30% vive negli Stati Uniti e il 57% in Messico. Il Melanerpes formicivorus non è presente nella Birds Watch List del 2016 e viene classificato come LC (Minor Preoccupazione) nella Lista Rossa 2018 della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).
Anche se i picchi delle ghiande sono comuni nei boschi di querce, il loro numero è probabilmente diminuito fin dai tempi storici a causa dello sviluppo dell’uomo e il conseguente degrado dei loro habitat, dovuto anche al pascolo eccessivo e alla perdita di querce a causa di malattie e della conversione dei territori.
Le foreste di querce, querce delle paludi e quelle ripariali sono state convertite ad altri usi lungo tutti i territori del picchio delle ghiande; nel Sud-Ovest degli Stati Uniti e in alcune zone del Messico, il pascolo eccessivo ha danneggiato gli habitat di montagna in cui risiedono le foreste ripariali e quelle composte da querce delle paludi, probabilmente riducendo drasticamente la popolazione dei picchi delle ghiande.
Le popolazioni che vivono in California, anche se non sono attualmente in declino, hanno un futuro incerto a causa della lenta rigenerazione delle foreste di querce; tra le altre minacce vi sono lo storno europeo (Sturnus vulgaris), specie introdotta e aggressiva che ruba loro le cavità per i nidi, e i contadini che di tanto in tanto sparano ai picchi per impedire loro di mangiare i frutti dalle loro colture.
Fortunatamente il picchio delle ghiande ha dimostrato la capacità di colonizzare nuovi habitat come i quartieri di periferia, utilizzando le strutture dall’uomo per appollaiarsi e creare le riserve di ghiande.
Clicca su una foto per ingrandirla!