Pavone Comune o Pavone Indiano (Pavo cristatus)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Ordine: Galliformes
- Famiglia: Phasianidae
- Sottofamiglia: Phasianinae
- Genere: Pavo
- Specie: P. cristatus

Least Concearn (Minor Preoccupazione)

Verde: nativo
Arancione: introdotto
IMPORTANTE: le aree di distribuzione sono geopolitiche, di conseguenza l’intero paese viene selezionato se una specie si trova anche solo in un unico luogo
Fonte: oiseaux.net
Descrizione – Identificazione
Il pavone comune (Pavo cristatus), detto anche pavone indiano o pavone blu, è famoso per la coda a strascico dal piumaggio splendido. Se consideriamo la lunghezza della coda e l’apertura alare, si può dire che il pavone sia uno dei più grandi uccelli volanti. Il suo peso varia dai 2,7 ai 6 kg, mentre la sua apertura alare è compresa tra 1,4 e 1,6 metri. La lunghezza dei pavoni è molto variabile: va dai 0,86 ai 2,12 metri.
Le zampe dei pavoni, di un colore grigio-marrone, sono lunghe e forti, adatte per correre al sicuro nella boscaglia. Entrambi i sessi presentano artigli lunghi circa 2,5 cm; i maschi li utilizzano durante la stagione riproduttiva per scoraggiare altri maschi concorrenti.
Le femmine sono di colore bianco, grigio e crema. I pulli hanno solitamente un colore che va dal giallo chiaro al marrone.
Da giugno a dicembre i maschi sfoggiano una lunga coda a strascico, la cui lunghezza media è di 1,2 metri. La coda viene persa in gennaio, ma cresce di nuovo e molto rapidamente quando si avvicina la stagione degli accoppiamenti. Il collo e il petto dei maschi sono di un blu brillante, mentre piume dorate delineano i fianchi e la schiena. Le code sono di molteplici colori iridescenti e presentano peli che si allargano a formare gli ocelli.
Quando viene aperta, la coda del maschio forma un ampio ventaglio che mostra piume color oro, marrone, verde e nero. Si ritiene che il complesso pattern della coda possa essere vantaggioso nell’accoppiamento. Anche se sembra che i colori della coda possano far risaltare molto il pavone indiano, quest’uccello è in grado di mimetizzarsi molto bene tra le foglie e diventa estremamente difficile da individuare.
Il Pavo cristatus presenta tre mutazioni: la prima è quella dei pavoni a piume bianche, il cui piumaggio è completamente bianco dalla testa alla fine della coda. Anche gli ocelli sono poco visibili, in quanto bianchi pure loro. Questi pavoni non sono albini perché quando si riproducono con un altro esemplare a piume bianche trasmettono la caratteristica alla loro prole; inoltre hanno gli occhi marroni.
Un’altra variazione di pavone è detta pezzata: in questo caso, piume bianche compaiono in maniera casuale in mezzo al piumaggio. Si tratta di un risultato dovuto alla presenza di un gene dominante incompleto.
Un’ultima variazione, dovuta a una mutazione differente, ha come risultato la presenza di piume scure con punte blu e verdi: gli uccelli con questa mutazione sono detti pavoni dalle ali nere.
Il pavone comune può ibridarsi con il pavone verde (Pavo muticus). Negli ultimi due decenni, quasi ogni anno viene scoperta una nuova mutazione nel piumaggio.
Distribuzione e Habitat
Il pavone indiano è un uccello nativo dello Sri Lanka e dell’India, ma si trova allo stato selvatico anche nei seguenti Paesi: Pakistan, Kashmir, Nepal, Assam, Nagaland, Birmania, Giava, Ceylon, penisola malese e Congo.
I pavoni sono apprezzati come animali da ornamento, per cui, tramite il commercio, si possono trovare in cattività in ogni Paese, compresa l’Italia. Le colline di Arakan hanno impedito ai pavoni di spostarsi verso est, mentre le catene dell’Himalaya e del Karakorum hanno impedito loro di andare verso nord.
Il pavone indiano non è un uccello migratore e non effettua grandi spostamenti. È molto diffuso negli habitat caratterizzati da foreste decidue. Da uno studio condotto a Dak Lak, in Vietnam, è emerso che i pavoni comuni prediligono le foreste decidue secche rispetto alle foreste sempreverdi o miste. Preferiscono inoltre aree con la presenza di fonti d’acqua e relativamente distanti dalla presenza umana. I requisiti di base dell’habitat ideale per il pavone indiano sono: alberi adatti su cui posarsi, territorio piccolo e cibo a sufficienza.
Nelle loro aree native i pavoni si trovano solo in aree forestali tra i 900 e i 1200 metri sopra al livello del mare. Sono in grado di adattarsi a climi più freddi rispetto a quelli delle loro aree di provenienza: in cattività, per esempio, sono in grado di sopravvivere agli inverni britannici solo con l’ausilio di un semplice riparo. Tuttavia, se si trovano in aree umide e fredde, non si adattano bene. In cattività vengono spesso tenuti nei giardini urbani e negli zoo.
Comportamento
Il pavone indiano preferisce uno stile di vita solitario e isolato. Durante la stagione degli accoppiamenti, il maschio difende il suo territorio e le femmine cominciano a cercarlo come partner. Un maschio può avere un harem di sei femmine. Al di fuori della stagione di riproduzione, le femmine vivono da sole o con altre femmine in piccoli gruppi di 2 o 3 individui; anche i maschi tengono un comportamento simile.
Il pavone comune è un uccello molto cauto ed è sempre all’erta per individuare ogni potenziale pericolo: la testa si muove in continuazione per vedere se nei dintorni ci sono predatori. Al contrario del pavone del Congo (Afropavo congensis) e del pavone verde, il pavone indiano risente meno della presenza dell’uomo: questo lo rende molto più facile da allevare in cattività.
Il Pavo cristatus è un uccello diurno che cerca protezione in alto sugli alberi per dormire: riesce a volare fino ai rami più bassi, poi si arrampica ramo dopo ramo fino a quando non raggiunge un’altezza di sicurezza. Si tratta di un metodo molto efficace per evitare i predatori naturali.
Questo uccello necessita molta acqua da bere ma non si immerge per bagni, poiché le sue piume si appesantirebbero; nel qual caso ciò avvenga, il Pavone Indiano si apparta in un luogo sicuro fino a quando queste non torneranno asciutte. Al posto dei bagni in acqua i pavoni si lavano con la polvere, che li aiuta a liberarsi di insetti e parassiti. I pavoni trascorrono molto tempo a lisciarsi le penne, soprattutto i maschi: le loro possibilità di successo nell’accoppiamento dipendono molto dal loro aspetto.
I maschi tendono a non esibire la loro coda quando il vento è forte, perché sarebbe difficoltoso mantenere l’equilibrio. La coda può essere utilizzata anche in altri modi: per esempio, la usano per intimidire altri maschi o altre specie aggressive.
Quando combatte contro un altro maschio il pavone comune salta in aria e, quando scende, ferisce l’avversario con gli speroni. Quando vengono attaccati, i pavoni corrono a rifugiarsi nel fitto sottobosco: il loro colore li rende impossibili da individuare una volta nascosti. Persino un gruppo di quindici pavoni è in grado di sparire in pochi secondi nel fogliame ombroso. Se non c’è un nascondiglio a disposizione e sono quindi costretti a volare, non volano molto velocemente né molto lontano.
I maschi difendono il loro territorio durante la stagione degli accoppiamenti attaccando i maschi concorrenti con i propri speroni. Durante gli altri mesi, invece, i maschi sono meno aggressivi tra loro, ma attaccano altri animali (e anche gli umani) se si sentono minacciati. I proprietari di pavoni solitamente li mettono dentro ai recinti di polli o tacchini, poiché sono in grado di intimidire potenziali predatori che si aggirano nel territorio circostante.
L’elaborata decorazione del piumaggio dei maschi di pavone indiano è un importante segnale visivo che comunica idoneità all’accoppiamento alle potenziali compagne. Questo uccello percepisce l’ambiente che lo circonda attraverso stimoli visivi, uditivi, tattili e chimici.
Suoni e Comunicazione
I suoni emessi dal pavone indiano sono molto forti e spesso descritti come strilli aspri e poco piacevoli. Il Pavo cristatus è in grado di emettere una grande varietà di suoni: fino a sei richiami di allarme, emessi da entrambi i sessi, più altri sette richiami emessi solo dai maschi durante le dispute per il territorio. Tre dei richiami emessi dai maschi sono associati solo alla riproduzione e vengono emessi solo durante la stagione degli accoppiamenti. Questi richiami vengono modulati solo dai maschi sessualmente maturi e influenzano le possibilità di successo nell’accoppiamento.
I suoni si differenziano per l’intonazione e per il numero di note, e potrebbero essere più importanti delle esibizioni della coda quando si parla di possibilità di successo nell’accoppiamento. I richiami con più di cinque note hanno generalmente più successo e si crede che le femmine li preferiscano, sessualmente parlando. Inoltre quando i predatori, gli uomini o altri fattori di disturbo agitano il pavone comune, quest’uccello è in grado di emettere un richiamo d’allarme che dipende dalla minaccia.
Indipendentemente dal livello di allerta i pavoni, senza distinzione di età o di sesso, emettono insieme i richiami di allarme per aumentare all’interno del gruppo la consapevolezza della presenza di una minaccia. Se il richiamo indica che c’è un grande pericolo, il gruppo di pavoni si sposta in una posizione più sicura.
Verso
VersoAlimentazione
Il pavone indiano è un uccello onnivoro: si nutre di insetti, vermi, lucertole, rane e serpenti, ma le termiti sono il suo cibo preferito. Il nome del pavone in sanscrito significa “uccisore di serpenti”, nome dovuto al fatto che si nutre dei piccoli di cobra: questo ha reso il Pavo cristatus un uccello prezioso e spesso venerato.
I pavoni si nutrono anche di germogli, petali di fiore, grano, erba e germogli di bambù. Per favorire la digestione del cibo e schiacciare i chicchi di grano, i pavoni ingeriscono il grit, dei sassolini che accumulano nel ventriglio. Necessitano di acqua in abbondanza per poter sopravvivere.
Riproduzione
Esiste una forte correlazione tra la coda del pavone indiano e le sue possibilità di successo nell’accoppiamento, questo perché le femmine preferiscono code elaborate nei loro partner. I maschi mettono molto impegno nel mantenere la loro coda in condizioni ottimali: ne consegue un compromesso tra il mantenere una lunga coda e l’evitare i predatori o andare alla ricerca di cibo. Hanno più possibilità di accoppiamento i maschi con il più elevato numero di ocelli nella coda.
Esperimenti hanno dimostrato che se vengono rimossi degli ocelli dalla coda di un maschio e se quelli rimanenti sono in numero inferiore rispetto a quello degli altri maschi, le possibilità di accoppiamento calano drasticamente.
C’è anche una correlazione positiva tra il numero di ocelli, la quantità di tempo in cui il maschio mostra la coda alla femmina durante il periodo di accoppiamento e la salute generale del maschio: un pavone comune che mostra la coda meno spesso e che ha meno ocelli, solitamente ha un numero maggiore di anticorpi eterofili nel suo corpo. Questo significa che il pavone sta consumando energie per combattere un’infezione. Al contrario, un maschio con più ocelli è sano.
Le femmine scelgono maschi con più ocelli perché confidano nel fatto che i pulli erediteranno il sistema immunitario sano e forte del padre, che garantirà loro maggiori possibilità di sopravvivenza.
Le femmine si basano anche su altre caratteristiche fisiche del maschio quando si tratta di scegliere il compagno: le rifiniture del piumaggio, come la sua lunghezza e il numero di ocelli durante la stagione dell’accoppiamento, sono una caratteristica genetica che può riflettere le passate condizioni di salute e che possono rivelare se il maschio ha subito attacchi fisici o malattie.
Le esibizioni comportamentali sono invece molto flessibili: possono cambiare di giorno in giorno, di animale in animale e migliorano con l’esperienza. Ad esempio, i pavoni sfruttano le differenti angolazioni del sole nelle loro performance visive. Le caratteristiche visive genetiche e l’atteggiamento del maschio fanno capire alla femmina il suo stato di salute e i benefici che il maschio potrebbe trasmettere alla loro prole.
Le femmine di pavone indiano diventano molto aggressive quando si tratta di scegliere il partner: le femmine più grandi e forti combattono contro le altre e cercano di cacciarle via per monopolizzare il maschio, cercando di accoppiarsi ripetutamente con lui. I maschi preferiti tendono ad accoppiarsi con più femmine, e con la medesima femmina più volte: in questo modo la loro idoneità all’accoppiamento aumenta sempre di più. In media ogni maschio si accoppia con sei femmine a stagione. Dal momento che il contributo del maschio si limita allo sperma, le femmine devono scegliere quello migliore e devono cercare di limitare l’accesso al maschio da parte di altre femmine per aumentare le possibilità di sopravvivenza della loro prole.
Questa specie raggiunge la maturità sessuale a tre anni, anche se alcuni maschi di pavone blu possono riprodursi già dall’età di due anni. Le femmine depongono da 3 a 5 uova di colore marrone, ma in alcuni casi possono arrivare fino a 12 uova. Le uova vengono deposte una alla volta ogni due giorni. I gusci delle uova sono lucidi e presentano piccoli pori profondi in grado di far entrare l’acqua, per mantenere le uova umide. Il periodo di incubazione dura fino a 28 giorni.
Il nido viene costruito a terra, sotto i cespugli con rami e foglie secche. Normalmente una femmina di pavone indiano depone solo una covata di uova per stagione. Se i pavoni sono tenuti in cattività e la covata viene portata via dalla femmina, questa si accoppierà nuovamente e potrà deporre fino a tre covate di uova per stagione. Le covate che vengono portate via dalla madre possono essere affidate a un altro uccello di sesso femminile che faccia da genitore, come il tacchino.
Il pulli di pavone indiano nascono già ricoperti di piume e sono immediatamente in grado di muoversi. Imparano a volare a circa una settimana di vita e restano sotto le cure della madre solo per poche settimane. Anche se sono abbastanza resistenti, i pulli necessitano di temperature calde per sopravvivere e possono morire in un clima più freddo. Alcuni avicoltori aggirano il problema mettendo le uova all’interno di incubatrici. I pulli imparano a mangiare e bere imitando gli adulti.
Maschi e femmine di pavone comune si assomigliano fino a quando i maschi non cominciano a sviluppare le piume della coda e il loro piumaggio brillante. Occorrono fino a tre anni affinché la coda di un maschio sia completamente sviluppata. È praticamente impossibile distinguere i sessi fino a circa due mesi di età, quando si può notare che i maschi hanno zampe più lunghe delle femmine. A quest’età i maschi mostrano piume primarie di colore grigio chiaro, mentre le femmine le hanno marroni.
Solo le femmine di Pavo cristatus si occupano della cova delle uova e delle cure dei pulli. Se la femmina si accoppia con il proprio maschio preferito, le uova che depone sono solitamente più grandi e hanno una quantità maggiore di testosterone nel tuorlo. I pulli nati da di maschi con tanti ocelli sulla coda o con ocelli di grandi dimensioni tendono a crescere più velocemente e hanno un maggiore tasso di sopravvivenza.
Conservazione
Il pavone indiano può sopravvivere fino a 25 anni allo stato selvatico, ma in media vive fino a 20 anni per diverse cause: predazione, malattie, folgorazione dovuta alle linee elettriche, avvelenamento da pesticidi, distruzione dell’habitat naturale. In cattività la durata massima della vita del pavone è di circa 23 anni, con una media attorno ai 16 anni.
Queste differenze tra cattività e stato selvatico sono dovute alla dieta: in natura i Pavo cristatus hanno uno stile di vita completamente diverso perché sono continuamente alla ricerca di cibo e devono mangiare quello che trovano. In cattività invece, mangiano il cibo che viene loro dato e non devono cercarlo continuamente.
Dal momento che non bruciano le proteine e il calcio in eccesso, la gotta e l’insufficienza renale che ne derivano diminuiscono l’aspettativa di vita dei pavoni tenuti in cattività. Chi sceglie di tenere un pavone indiano come animale domestico deve curarlo dai vermi due volte all’anno: questo per liberarlo dai parassiti e prevenire malattie.
I predatori naturali del pavone comune sono i felini come lo zibetto africano e i leopardi. Anche i cani selvatici come il cuon alpino (Cuon alpinus) e lo sciacallo dorato (Canis aureus) vengono considerati tra i predatori principali di questo uccello. Dal momento che i pavoni adottano come tattica di fuga efficace il correre via nascondendosi sotto gli arbusti, solitamente i predatori li catturano con attacchi a sorpresa.
La coda del maschio può contribuire ad un tasso più elevato di predazione di questa specie: mentre il maschio beve o si sta esibendo, la coda ostacola la visione di potenziali predatori che si stanno avvicinando da dietro. I predatori possono anche strappare la coda di un maschio se è appollaiato troppo in basso. Ad esempio, le tigri si possono allungare fino a tre metri e le code dei pavoni maschi possono essere lunghe fino a più di un metro, di conseguenza è fondamentale per questo uccello rimanere ad almeno cinque metri sopra il suolo. I pavoni possono utilizzare gli speroni delle gambe per difendersi, ma non scoraggiano facilmente i predatori.
Nonostante ciò, è proprio l’essere umano ad aver causato la maggior parte dei danni alle popolazioni di pavone, ed è considerato il suo più grande nemico. Gli esseri umani infatti continuano a ridurre le zone per loro abitabili distruggendo i loro habitat e cacciandoli per sport o per mangiarne le uova.
Poiché questa specie è stata introdotta in molte culture, la minaccia di estinzione è molto bassa. Tuttavia, a causa della rapida crescita della popolazione umana, il pavone comune sta affrontando la perdita di habitat naturale e l’accesso a fonti di acqua.
I parchi nazionali stanno lavorando per proteggere gli habitat in India e nei paesi vicini considerati nativi di questo pavone. Poiché i pavoni indiani sono molto adattabili, sono stati introdotti in diversi paesi in modo da estenderne le aree popolate. Esistono anche molte appassionati di uccelli che crescono e allevano questa specie come animale da compagnia.
Nella Lista Rossa 2018 della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) il Pavone Indiano viene classificato come LC (Minor Preoccupazione).
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