Gallo Cedrone (Tetrao urogallus) o Urogallo
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Superordine: Neognathae
- Ordine: Galliformes
- Famiglia: Phasianidae
- Sottofamiglia: Tetraoninae
- Genere: Tetrao
- Specie: T. urogallus
Least Concearn (Minor Preoccupazione)
Descrizione – Identificazione
Il gallo cedrone (Tetrao urogallus), conosciuto anche come urogallo, appartiene alla famiglia dei tetraoni (di cui fa parte anche la pernice bianca) e ne è il più grande rappresentante. Il gallo cedrone mostra dimorfismo sessuale molto evidente: i maschi sono più grandi, pesano mediamente 4-5 kg, misurano in media tra i 74 e i 90 centimetri e hanno un’apertura alare di 87- 125 cm; le femmine sono invece molto più piccole e non raggiungono i 2 kg di peso.
I maschi si distinguono per il loro colore grigio-ardesia sulla maggior parte del corpo, il blu e verde iridescenti sul collo e gli occhi circondati da un anello di pelle rosso brillante, oltre che dalla lunga coda che viene aperta a ventaglio durante il corteggiamento. Le ali sono di color marrone e presentano delle macchie bianche alla base.
Le femmine di Tetrao urogallus assomigliano a quelle del gagiano di Monte (Lyrurus tetrix) ma sono più grandi e hanno una colorazione marrone più calda; il piumaggio è marrone con striature nere su gran parte del corpo e le piume sono color fulvo sul petto, sulla gola e sulla coda che, sebbene non sia grande come quella del maschio, è anch’essa a ventaglio.
Distribuzione e Habitat
Le popolazioni del gallo cedrone sono distribuite nel Paleartico. Si tratta di una specie non migratrice, anche se le femmine con le nidiate sembrano utilizzare lo stesso tragitto per spostarsi alla ricerca di insetti nutrienti per più anni consecutivi. Il confine settentrionale del loro areale raggiunge il nord fino alla Scandinavia e si estende continuamente verso est nella Siberia orientale. Più a sud, nell’Europa temperata, le popolazioni occidentali di galli cedroni sono frammentate. Le popolazioni occidentali di galli cedroni stanno declinando nella maggior parte del loro areale nell’Europa centrale a causa del deterioramento dell’habitat e dei disturbi umani.
Il gallo cedrone vive principalmente in habitat montani e taighe. Preferisce le foreste a successione ecologica media o avanzata, ma non è confinato alle vecchie foreste. I suoi habitat sono caratterizzati dalla presenza di conifere con canopea moderata e vegetazione a terra ricca di arbusti di Ericacee, in particolare di mirtillo. In inverno, il gallo cedrone si nutre quasi esclusivamente di aghi di conifere, mentre in primavera e in estate la sua dieta è completata da gemme, fiori, foglie e arbusti.
Questi uccelli hanno bisogno di ampie aree contigue di habitat boschivo; nelle aree temperate dell’Europa centrale i galli cedroni si trovano esclusivamente nelle regioni montane.
Le nidiate del gallo cedrone sfruttano le foreste in fase di successione ecologica avanzata, spesso vicino a torbiere, ed è stato riscontrato che rimangono nelle foreste naturali piuttosto che spostarsi nelle pinete create dall’uomo. I movimenti delle nidiate possono essere vasti, con spostamenti continui di quasi 24 ore alla ricerca di insetti nutrienti.
In Italia il gallo cedrone è estinto sulle Alpi occidentali mentre è ancora presente nelle zone montuose di Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli. Un’ottima area in cui osservare questa specie è la Foresta del Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia; a chi è interessato suggeriamo la nostra guida al birdwatching per principianti.
Comportamento
Ad aprile, i maschi di gallo cedrone si spostano in un’area aperta del loro territorio boschivo e si esibiscono nel corteggiamento a lek, una parola che deriva dallo svedese e che in etologia rappresenta una forma di corteggiamento in cui un numero variabile di maschi si esibisce in forme ritualizzate di corteggiamento in un’area comune, sotto gli occhi delle femmine che si riserveranno poi di scegliere il proprio partner.
Durante il corteggiamento a lek i maschi si pavoneggiano con le coda aperta a ventaglio e le ali abbassate, producendo una straordinaria sequenza di suoni, compresi alcuni che sembrano gorgoglii strozzati e sibili asmatici; tra questi suoni vi sono anche dei rumori che assomigliano al suono di un tappo di sughero che viene estratto da una bottiglia di spumante. Alcuni esperti ritengono che alcuni di questi suoni, al di sotto della percezione dell’orecchio umano, si propaghino per molti chilometri e comunichino a qualsiasi femmina di gallo cedrone che il maschio è nel fiore degli anni, ma possono anche indicare che il maschio ha reclamato un buon territorio, ben fornito di siti di nidificazione e con una buona fonte di cibo per i pulli.
Man mano che le femmine si avvicinano al luogo dove avviene il lekking, i maschi diventano ancora più eccitati. A volte, molti maschi si radunano in un sito di lekking e possono scoppiare spettacolari combattimenti, durante i quali gli uccelli possono essere gravemente feriti e persino uccisi.
I Tetrao urogallus possono essere molto mobili, sono stati segnalati esemplari di un anno di vita che hanno percorso fino a 7 km in un giorno per recarsi nei siti di lek. Una volta che i nuovi nati hanno sviluppato il piumaggio, le femmine e i galli cedroni con un anno di età si spostano e foraggiano in stormi, mentre i maschi adulti rimangono solitari.
I galli cedroni foraggiano a terra e sugli alberi; i maschi spesso si nutrono in aree tra i 3 e i 4 m sotto le cime degli alberi.
Richiamo e Verso
Verso Verso di un esemplare giovane Richiamo durante il corteggiamentoAlimentazione
Gli urogalli dipendono dai pini per la maggior parte dell’anno, anche se le abitudini alimentari cambiano stagionalmente. In inverno dipendono dai pini, principalmente dal pino silvestre (Pinus silvestris), ma possono anche nutrirsi con moderazione degli aghi e delle bacche di ginepro (Juniperus commuis). In primavera e in estate la loro dieta si amplia per includere foglie, steli, muschi e bacche; il mirtillo diventa un’importante fonte di cibo. Sono stati osservati galli cedroni di età inferiore ai 20 giorni nutrirsi di invertebrati, inclusi ragni, formiche e coleotteri.
- Caula, Bruno (Autore)
Riproduzione
Il gallo cedrone è considerato un uccello promiscuo e poligamo. Le femmine mostrano una preferenza per i maschi dominanti nelle dimostrazioni di corteggiamento, questi maschi faranno parte della maggior parte delle copulazioni delle femmine. Ci sono delle discordanze nei testi sugli urogalli riguardanti gli habitat in cui avviene il lek, che si pensa si verifichino nelle vecchie foreste. Vi sono documentazioni di singole aree di corteggiamento utilizzate per periodi che arrivano ai cento anni, tuttavia uno studio di Jørund Rolstad e colleghi suggerisce che anche le giovani foreste (da 26 a 46 anni) possono essere adatte per le attività di corteggiamento del gallo cedrone.
Ricerche suggeriscono che i maschi che risultano dominanti ottengono il rispetto per il loro territorio, è inoltre interessante notare che solo i maschi di alto rango possono copulare senza essere disturbati. I maschi possono mantenere questo rango per diverse stagioni e, in uno studio, sono stati osservati eseguire più del 90% delle copulazioni totali. Una volta che i galli cedroni ottengono un territorio, iniziano a “pubblicizzare” la loro fertilità.
Ci sono tre forme di manifestazione della fertilità: sugli alberi, dimostrazioni di volo e a terra. All’alba, i maschi di Gallo Cedrone iniziano la loro esibizione cantando dal loro posatoio. La dimostrazione di volo consiste in un volo rumoroso e tamburellante eseguito lanciandosi dal posatoio, ma sono state inoltre notate anche delle variazioni; una volta a terra il gallo cedrone può eseguire dei “salti tamburellanti” balzando in aria e battendo le ali. La dimostrazione a terra viene eseguita mantenendo il collo verso l’alto, distendendone le piume merlate e aprendo la coda a ventaglio. Le ali sono tenute verso il basso che mostrando le macchie bianche sulle spalle.
La difesa del territorio include scontri ritualizzati che possono condurre a intense lotte. I maschi rivali iniziano con un “volo di dimostrazione” stando becco contro becco; le piume del collo diventano sempre più arruffate e i maschi possono eseguire le loro vocalizzazioni. Man mano che lo scontro diventa più intenso, i due urogalli si scambiano beccate e colpi. Sebbene la maggior parte delle lotte osservate sembrino finire in modo inconclusivo, se c’è un vero vincitore, il perdente si ritira.
L’occupazione del territorio è stata documentata avvenire a gennaio e sembra terminare vicino alla comparsa della muda nei maschi adulti. Di solito i siti di nidificazione non sono lontani dalle aree di lekking e sono spesso raggruppati. Dopo l’accoppiamento, le femmine vengono lasciate a covare i giovani da sole in piccoli nidi che sono spesso creati alla base di alberi sotto una fitta copertura.
Le femmine di gallo cedrone depongono da 5 a 12 uova e una covata completa impiega circa 10 giorni per essere deposta. Dopo che l’ultimo uovo è stato deposto, la femmina cova le uova per circa 25 giorni, durante i quali la femmina lascia il nido solo per nutrirsi, di solito una volta al mattino e una volta nel tardo pomeriggio. Le uova di Gallo Cedrone si schiudono allo stesso tempo e dopo la schiusa i pulli lasciano presto il nido per nutrirsi; durante questo periodo la femmina assume il ruolo di una sentinella e tiene la sua covata vicina a sé. Gli spostamenti i della covata sono quasi continui, interrotti da un intenso foraggiamento in luoghi ricchi di cibo.
Quando i pulli hanno 2-3 settimane di vita si possono osservare dei brevi voli e impiumano ad un’età di 2-3 mesi.
Conservazione
Nel 1785 la caccia eccessiva e la cattiva gestione della terra causarono l’estirpazione della popolazione occidentale del gallo cedrone in Scozia; una serie di esemplari provenienti dalla Svezia furono reintrodotti nel 1837, ma nel 1999 il numero è diminuì a circa 1000 uccelli. Il gallo cedrone occidentale si trova ancora in gran parte dell’areale palearctico, ma gravi cali nell’Europa occidentale e centrale hanno provocato estinzioni locali.
Nei tratti meridionali dell’areale si trovano quasi esclusivamente nelle regioni montane. Le principali cause del declino della popolazione includono le recinzioni per i cervi, che causano un gran numero di morti da collisione, predazione, e frammentazione e perdita dell’habitat. I Tetrao urogallus necessitano di vaste aree di foresta contigua e i pulli sono più sensibili ai cambiamenti degli habitat rispetto agli adulti poiché richiedono habitat di qualità superiore.
Nella Lista Rossa 2018 dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura il gallo cedrone è classificato come LC (Minor Preoccupazione), tuttavia la Lista Rossa italiana del 2012 lo classifica come VU (Vulnerabile).
Clicca su una foto per ingrandirla!