Cibi, piante e sostanze tossiche per i pappagalli
I pappagalli possono essere come i bambini piccoli: entrambi amano controllare le cose mettendole in bocca. Proprio come i bambini quindi, quando i pappagalli tenuti come animali da compagnia non sono sorvegliati, questa abitudine di assaggiare le cose può metterli nei guai.
Sebbene alcuni cibi e oggetti siano facilmente riconoscibili come tossici per gli uccelli, ce ne sono altri che potrebbero non essere così ovvi. Inoltre, ciò che può essere tossico per una specie di uccello potrebbe non esserlo per un’altra. Nonostante la variabilità nella suscettibilità delle specie a certe tossine, nonché una mancanza di studi scientifici che dimostrano la tossicità di certe sostanze per gli uccelli che lo sono sicuramente per i mammiferi, ci sono alcune sostanze a cui gli uccelli non dovrebbero mai avere accesso o essere esposti.
Di seguito cercherò di elencare i cibi, le piante, i metalli e altri materiali più comuni che possono essere dannosi o letali per i pappagalli e che si possono facilmente trovare nelle nostre case. È importante tenere a mente che questo non è un elenco esclusivo e che anche altri cibi o elementi non elencati potrebbero essere dannosi per gli uccelli.
Quali cibi sono tossici per i pappagalli?
Avocado
Diverse parti della pianta di avocado, ma soprattutto le foglie, contengono un derivato di acido grasso chiamato persina, che è noto per causare insufficienza cardiaca, difficoltà respiratorie e morte improvvisa in una varietà di specie di uccelli.
È possibile che alcune varietà di avocado siano sicure per alcune specie di uccelli, come i lori, che sono stati nutriti con avocado senza problemi. Tuttavia, nessuno è sicuro di quali tipi di avocado siano adatti a quali specie, quindi per sicurezza è meglio non offrire al tuo pappagallo nessun cibo preparato con l’avocado.
Caffeina
La caffeina può essere un toccasana per te, ma decisamente il contrario per il tuo pappagallo. Anche solo qualche sorso di bevande con caffeina come caffè, tè e soda può essere estremamente pericoloso per il tuo amico pennuto: la caffeina può causare negli uccelli un aumento della frequenza cardiaca, aritmie, iperattività e persino arresto cardiaco. È meglio quindi attenersi all’acqua e a sorsi occasionali di bevande alla frutta sicure, come il succo di mela o di mirtillo.
Cioccolato
Come noi, molti uccelli amano il cioccolato, ma il cioccolato può causare loro vomito e diarrea. Ancora peggio, il cioccolato contiene sia caffeina che teobromina, che possono aumentare la frequenza cardiaca, causare iperattività, indurre tremori e convulsioni, e potenzialmente portare alla morte dell’uccello. In generale, più scuro è il cioccolato, maggiore è la percentuale di cacao (che sono i semi che contengono teobromina e caffeina) e più tossico è per il tuo compagno pennuto.
Fai un favore al tuo pappagallo: come premio o leccornia dagli un frutto zuccherato, come una fetta di banana matura o un po’ di cocomero succoso, e tieni il cioccolato per te stesso.
Cipolle e aglio
Queste piante deliziose, ritenute da alcuni salutari per il cuore, sono ben note tossine per cani e gatti e hanno causato vittime anche tra oche e altri uccelli da compagnia. Le cipolle, cotte, crude o disidratate, contengono composti di zolfo che, se masticati, possono causare la rottura dei globuli rossi, causando anemia. Le cipolle possono anche irritare la bocca di un uccello, l’esofago e il gozzo e possono portare anche ad un’ulcera. L’aglio contiene una sostanza chimica chiamata allicina, che in rari casi può causare anemia negli uccelli.
Sale e grasso
Sale. molti di noi, me compreso, amano condire il proprio cibo con questa spezia, e anche gli uccelli lo adorano: quale uccello non ama sgranocchiare un mucchio di patatine salate, popcorn, cracker o salatini? Ma per un uccellino, poche patatine o salatini possono contenere quantità potenzialmente tossiche di sale che possono alterare il suo equilibrio elettrolitico, portando a sete eccessiva, disidratazione, disfunzione renale e persino morte.
Allo stesso modo, cibi grassi come grandi quantità di burro, noci e carne grassa, possono portare all’accumulo di depositi di grasso all’interno delle arterie (aterosclerosi) che possono rendere alcuni volatili, così come le persone, inclini a malattie cardiache e ictus. Alcune specie di pappagalli, come le amazzoni e i parrocchetti monaci, sembrano essere predisposti a livelli elevati di colesterolo e trigliceridi, nonché a malattie delle arterie coronarie, proprio come gli umani.
Inoltre, in generale, più piccolo è l’uccello più alto è il rischio, anche con pochi morsi di cibi ricchi di grassi o sale; per stare sul sicuro quindi evita semplicemente di inserire questi cibi nella dieta di un volatile.
Noccioli e semi di mela
La maggior parte degli uccelli ama la frutta e la maggior parte di essa è sicura per loro. Ma quando vengono offerti alcuni frutti con semi (come mele e pere) o noccioli (come ciliegie, albicocche, pesche e prugne), bisogna stare attenti che i pappagalli non li mangino perché contengono piccole quantità di cianuro cardiotossico.
I semi trovati in altri frutti, come uva, agrumi, zucche, pomodori, meloni, manghi, melograni e bacche, possono essere invece consumati con sicurezza dagli uccelli.
Rimuovi dal centro i semi e i noccioli dei frutti che contengono cianuro e lascia che il tuo pappagallo si goda il resto.
Xilitolo
Anche se questo dolcificante artificiale, che si trova nelle gomme senza zucchero e molti alimenti dietetici, non è stato studiato approfonditamente negli uccelli, provoca grave ipoglicemia, danni al fegato e morte potenziale nei cani. Di conseguenza, è meglio non rischiare di farlo assimilare dagli uccelli, i quali hanno un metabolismo più elevato rispetto alla maggior parte dei mammiferi e che potrebbero essere potenzialmente colpiti anche da quantità molto piccole di questa sostanza chimica.
I pappagalli non hanno bisogno di masticare gomme o mangiare cibi a basso contenuto calorico aromatizzati artificialmente; gli uccelli in sovrappeso possono sgranocchiare verdure a basso contenuto di amido per mantenere basse le calorie. Tieni lontano dai pappagalli i cibi con dolcificanti sintetici.
Legni e piante tossici per i pappagalli
Usare del legno naturale per arricchire la gabbia con giochi, trespoli e materiale da rosicare farà sicuramente molto piacere al tuo pappagallo. È bene però informarsi con cura su quali piante si possono usare e quali sono invece tossiche.
Quando si sceglie il tipo legno da utilizzare per i giocattoli, trespoli o per decorare la gabbia del proprio pappagallo, bisogna farlo con cura e tenendo a mente diverse cose. Vediamole insieme prima di passare alla lista delle piante sicure e delle piante tossiche per gli uccelli.
- Qualsiasi residuo di pesticida rende tossici anche i legni sicuri; non usare mai il legno con residui di pesticidi, nemmeno se la corteccia è stata rimossa, poiché queste sostanze possono penetrare nel legno attraverso di essa. I pesticidi includono erbicidi, insetticidi, fungicidi e acaricidi.
- Il legno pressato e lavorato è tossico per gli uccelli.
- Non raccogliere il legname da alberi che si trovano al fianco di un’autostrada o di una ferrovia perché potrebbero esser stati trattati con erbicidi.
- Anche alberi non tossici possono essere infetti da funghi o batteri che producono tossine. Ad esempio, i gusci delle arachidi sono noti per contenere residui fungini.
- Non utilizzare alcuna parte delle drupacee (come l’albicocco, il ciliegio, il pesco o il prugno), essi contengono infatti glicosidi cianogenici che rilasciano cianuro se ingeriti.
Se non sei sicuro del tipo di legno presente nel tuo giardino, ti raccomando di portare un piccolo ramoscello dal botanico più vicino per farlo identificare. Probabilmente non saprà dirti se è tossico per gli uccelli, ma una volta a conoscenza del tipo di pianta è possibile ottenere questa informazione tramite un veterinario aviario o una guida come questa.
Cosa fare dopo aver scelto il legno adatto
Prima di posizionare il legno nella gabbia o darlo al pappagallo, strofina tutti i rami con un disinfettante non tossico, come l’acqua ossigenata, che ha anche buone proprietà antiparassitarie. Dopodiché risciacqua e asciuga bene.
Ci possono essere insetti nascosti nei rami. Il modo migliore per sbarazzarsene è quello di cuocere i rami nel forno a 120°C per circa un’ora. Questo dovrebbe uccidere qualsiasi fungo, insetto, uova ecc. che potrebbero trovarsi all’interno del legno o sopra di esso.
Alcune fonti consigliano di utilizzare la candeggina per disinfettare il legno o i trespoli, ma la candeggina è tossica e penetra nel legno, creando un potenziale pericolo per la salute degli uccelli. Nel caso tu decida di utilizzarla comunque, sciacqua accuratamente e immergi il legno in acqua pulita. Lascia poi asciugare.
Piante e legni SICURI
- Abete (Abies)
- Abete di Douglas (Pseudotsuga menziesii)
- Acacia di Costantinopoli (Albizia julibrissin)
- Acero (Acer) Leggi la nota
- Ailanto o Albero del paradiso (Ailanthus altissima)
- Alberi di noci (escluso il castagno)
- Albero di giada (Crassula ovata)
- Aralia japonica (Fatsia japonica)
- Arbuto (Arbutus)
- Bambù (Bambuseae)
- Bambù sacro (Nandina domestica)
- Berberis
- Betulla (Betula) Leggi la nota
- Biancospino (Crataegus)
- Buddleia (Buddleja davidii)
- Callistemone (Callistemon)
- Camelia (Camellia)
- Carya
- Celtis
- Ciateali (Cyatheales)
- Cistrus (pompelmo, arancio, limone, lime, kumquat)
- Dracena
- Escallonia (Escallonia)
- Eucalipti (Eucalyptus)
- Faggio (Fagus)
- Fico comune (Ficus carica)
- Fico del caucciù (Ficus elastica) (Il fico beniamino è tossico)
- Frassino (Fraxinus)
- Gelso (Morus)
- Ginco (Ginkgo biloba)
- Guaiava (Psidium guajava)
- Ibisco (Hibiscus)
- Kalanchoe
- Lagerstroemia
- Larice (Larix)
- Legno ferro (le foglie sono apparentemente tossiche)
- Lillà comune (Syringa vulgaris)
- Magnolia (Magnolia)
- Malus
- Mandorlo (Prunus dulcis)
- Melo (Malus domestica) Leggi la nota
- Mimosa (Acacia dealbata)
- Moro degli Osagi (Maclura pomifera)
- Olivo di Boemia (Elaeagnus angustifolia)
- Olmo (Ulmus)
- Ontano bianco (Alnus incana)
- Palme (Arecaceae)
- Papaya (Carica papaya)
- Pecan (Carya illinoensis)
- Pecci (Picea)
- Pino (Pinus) Leggi la nota
- Pino di Norfolk (Araucaria heterophylla)
- Pioppo (Populus)
- Quercia da sughero o sughera (Quercus suber) (non il legno della quercia ma il sughero)
- Rhaphiolepis
- Salice piangente (Salix babylonica)
- Sassofrasso (Sassafras albidum)
- Sicomoro (Ficus sycomorus)
- Sorbo (Sorbus)
- Spirea (Spiraea)
- Swida (Cornus)
- Tronchetto della felicità (Dracaena fragrans)
- Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi)
- Viburno (Viburnum)
- Vite (Vitis)
Piante e legni TOSSICI
- Acero rosso (Acer rubrum) Leggi la nota
- Actaea (Actaea)
- Agrifoglio (Ilex aquifolium)
- Albero dei rosari (Melia azedarach)
- Albero del sevo (Triadica sebifera)
- Albero della lacca (Toxicodendron vernicifluum)
- Albero della pioggia (Samanea saman)
- Albero fiamma (Brachychiton acerifolius)
- Albicocco (Prunus armeniaca)
- Alloro di montagna (Kalmia latifolia)
- Andromeda giapponese (Pieris japonica)
- Arctium
- Avocado (Persea americana)
- Azalea e rododendro (Rhododendron)
- Bosso (Buxus)
- Cacao (Theobroma cacao)
- Canapa (Cannabis)
- Cedro bianco (Thuja occidentalis)
- Chamaecyparis
- Ciliegio (Prunus avium)
- Cipresso (Cupressus)
- Coriandolo o Prezzemolo cinese (Coriandrum sativum)
- Corone di Cristo (Euphorbia milii)
- Dafne (Daphne) (bacche)
- Dieffenbachia
- Erica (Erica)
- Euforbia (Euphorbia)
- Evonimo (Euonymus)
- Fagiolo di Spagna (Phaseolus coccineus)
- Fava (Vicia faba)
- Fico beniamino (Ficus benjamina) (il Fico del caucciù è sicuro)
- Filadelfo (Philadelphus)
- Gelsomino (Jasminum)
- Ginepro (Juniperus)
- Glicine (Wisteria Nutt)
- Ippocastano (Aesculus hippocastanum)
- Kalmia (Kalmia)
- Laburno (Laburnum)
- Lantana camara (Lantana camara)
- Lauroceraso (Prunus laurocerasus)
- Leucothoe (Leucothoe)
- Ligustro (Ligustrum)
- Lupinus
- Mango (Mangifera indica) Leggi la nota
- Mughetto (Convallaria majalis)
- Noce bianco (Juglans regia)
- Oleandro (Nerium oleander)
- Ontano (Alnus rubra)
- Orecchia di elefante (Kalanchoe beharensis)
- Ortensia (Hydrangea)
- Pero (Pyrus)
- Pesco (Prunus persica)
- Physalis
- Pianta del tabacco (Nicotiana tabacum)
- Pino Rigido (Pinus rigida)
- Piracanta (Pyracantha)
- Pomodoro (Solanum lycopersicum)
- Prugno (Prunus domestica)
- Pteridium
- Quercia (Quercus) (qualsiasi parte)
- Rabarbaro (Rheum)
- Ricino (Ricinus communis)
- Robinia (Robinia pseudoacacia)
- Salvia comune (Salvia officinalis)
- Sambuco (Sambucus)
- Skimmia (tutte le parti della pianta)
- Sofora (Sophora) (inclusa la sofora del Giappone)
- Solano (Solanum)
- Sommacco (Rhus) Leggi la nota
- Spino di Giuda (Gleditsia triacanthos)
- Stramonio comune (Datura stramonium)
- Tanaceto (Tanacetum vulgare)
- Tasso comune (Taxus baccata)
- Trombe degli angeli (Datura)
- Tsuga canadese (Tsuga canadensis)
- Tuia (Thuja)
- Vischio (Viscum album)
Acero
Gli aceri sono sicuri a condizione che venga rimossa la corteccia; la corteccia di molti aceri come per esempio quella dell’acero giapponese, è sicura. Tuttavia l’acero rosso (Acer rubrum) può portare un fungo i cui residui se inalati sono dannosi. Il legno dell’acero in generale dovrebbe essere sicuro per i trespoli una volta che la corteccia viene rimossa.
Betulla
Le foglie e la corteccia contengono salicilati e alcune sostanze potenzialmente dannose, ma la concentrazione di queste sostanze è così bassa da non costituire un reale pericolo. La betulla può essere considerata sicura per la realizzazione di trespoli in legno naturale. I semi all’interno delle infruttescenze sono prelibatezze da mangiare gli uccelli.
Mango
I frutti sono sicuri, ma il legno, le foglie e la corteccia potrebbero non esserlo. La linfa dell’albero è estremamente abrasivo e provoca sensazioni di bruciore e irritazioni. Non si è a conoscenza dell’esatto tipo di danno esatto che potrebbe fare agli uccelli che lo masticano, ma è meglio evitare di scoprirlo.
Melo
Sono state espresse diverse opinioni riguardo la tossicità dei meli peri pappagalli. Fonti come il tossicologo Gillian Willis indicano che il melo è sicuro, mentre altre dichiarano che potrebbe essere tossico in alcuni periodi dell’anno. La causa dei disaccordi potrebbero essere i residui dei pesticidi, il che renderebbe il legno non contaminato del melo sicuro per gli uccelli.
Pino
Contiene composti che possono causare gravi problemi di salute, inclusi problemi respiratori, di quindi non è consigliabile utilizzare parti di pino come fondo per il nido o la gabbia. Tuttavia il legno è considerato sicuro per i trespoli. Il pino è resta comunque uno dei tipi di alberi meno raccomandati a causa della resina appiccicosa che spesso sgocciola o si accumula sulla corteccia. La resina del pino è terribile per il piumaggio dell’uccello e, anche se la cosa non è confermata, potrebbe attecchire al becco del pappagallo tanto da impedirgli di aprirsi. Prima di usare un ramo di pino bisognerebbe lasciarlo stagionare per 4-8 mesi anziché per qualche giorno, così che tutta la resina possa uscire.
Sommaco
Una vasta gamma di piante possono essere chiamate sommacco, alcune sono sicure e altre no. Alcune specie del genere Rhus possono causare gravi irritazioni cutanee anche alle persone, mentre altre specie come la Rhus typhina non sono dannose. Le specie più dannose hanno pannocchie ricurve e frutti lisci, mentre le specie sicure hanno frutti conici di tipo drupa, coperti di peli color cremisi.
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Sostanze tossiche per i pappagalli
Metalli pesanti, soprattutto piombo, zinco e rame
I metalli sono ovunque nei nostri ambienti e rappresentano una fonte di intossicazione per gli uccelli da compagnia spesso trascurata. I metalli possono essere trovati nella vernice, nel linoleum, nelle saldature, nelle chiusure lampo, nei legacci per sacchetti e molti altri oggetti che i pappagalli amano masticare. È stato trovato del piombo anche in alcuni vecchi giocattoli per pappagalli, in particolare nei battenti delle campane in metallo.
I pappagalli che possono scalfire nel tempo un davanzale dipinto con vernice a piombo, leccare una campana giocattolo metallica, sgranocchiare la saldatura di una lampada o masticare una cerniera metallica, stanno ingerendo costantemente metalli pesanti e possono potenzialmente intossicarsi. Quando vengono ingeriti in quantità abbastanza grandi, questi metalli possono danneggiare i nervi e causare vomito, mal digestione, disturbi neurologici tra cui anche le convulsioni.
La maggior parte dei casi di intossicamento da metalli pesanti negli uccelli sono curabili se vengono diagnosticati abbastanza precocemente prima che si verifichino danni permanenti ai nervi. Tuttavia, la presenza di questi metalli non viene regolarmente testata negli uccelli a meno che il proprietario non indichi il suo volatile vi è stato esposto. Quindi, se pensi che il tuo pappagallo possa aver ingerito una di queste sostanze, parla subito al tuo veterinario, perché potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte!
Teflon
Il semplice atto di cucinare può nuocere gravemente e potenzialmente uccidere il tuo pappagallo da compagnia, eppure molte persone non sanno nemmeno che questi pericoli esistono. Ne sa qualcosa una donna americana che ha accidentalmente ucciso le sue nove cocorite cucinando un tacchino.
Gli uccelli sono soggetti a una condizione respiratoria chiamata avvelenamento da PTFE. Da questa condizione, che è dovuta ai fumi nocivi emessi da pentole surriscaldate rivestite con politetrafluoroetilene (PTFE), può derivare anche la morte. Questa sostanza chimica, conosciuta comunemente come Teflon, si trova nella maggior parte delle pentole e degli elettrodomestici antiaderenti, in alcuni prodotti antimacchia e in altri articoli domestici.
Quali sono i segnali dell’avvelenamento da Teflon?
Nel Merck Veterinary Manual, che puoi trovare cliccando qui, la Dottoressa Sharman M. Hoppes parla dei segnali dell’avvelenamento da PTFE. Gli uccelli più piccoli sono più facilmente colpiti e spesso non presentano sintomi fino alla loro morte improvvisa; anche gli uccelli più grandi possono morire improvvisamente se esposti a livelli elevati di PTFE, ma quando sono esposti a dosi non fatali possono mostrare segni di sofferenza e malattia: questi possono includere sibili, debolezza e crisi convulsive.
Sfortunatamente, tutti gli esperti concordano sul fatto che ci sia poco da fare per un uccello che è affetto da questo tipo di avvelenamento. È necessario rimuovere immediatamente il volatile da casa e fargli respirare più aria fresca possibile, misura che dovrebbe essere seguita immediatamente da un viaggio verso un veterinario presso cui l’animale possa essere trattato con ossigeno, antibiotici e diuretici. La prognosi in questi casi lascia tuttavia poche speranze.
La diagnosi di avvelenamento da PTFE viene di solito effettuata attraverso un esame fisico, un’indagine sull’eventuale utilizzo e surriscaldamento di un oggetto con una superficie antiaderente e, se l’uccello è morto, un esame post-mortem. Le particelle tossiche rilasciate dal Teflon surriscaldato colpiscono principalmente i polmoni. Nell’esame post-mortem, i polmoni risultano spesso di colore rosso scuro, con emorragie e congestione, le quali possono anche apparire nella trachea e nei bronchi. Questi segni non sono specifici per l’avvelenamento da Teflon, ma sono causati anche da altri tipi di sostanze che irritano i polmoni, quindi non c’è modo di diagnosticare l’avvelenamento da PTFE con assoluta certezza.
Altre sostanze tossiche irritanti includono spray aerosol, fumo di tabacco, monossido di carbonio, gas naturale, ammoniaca, cibi bruciati e oli da cucina. I sintomi associati all’esposizione a queste tossine variano da una polmonite cronica lieve alla morte.
Perché gli uccelli sono più sensibili all’avvelenamento da Teflon?
L’apparato respiratorio degli uccelli è estremamente sensibile alle tossine nell’aria a causa della sua anatomia unica: esso è estremamente efficiente nello scambio di gas al fine di fornire livelli elevati di ossigeno ai muscoli per il volo. Questo efficiente trasporto di ossigeno però, trasporta altrettanto efficacemente anche i gas tossici; inoltre, le piccole dimensioni e l’alto tasso metabolico degli uccelli aumenta la loro suscettibilità alle tossine presenti nell’aria.
Per questo motivo gli uccelli, spesso canarini, sono stati storicamente utilizzati come rilevatori di gas tossici nelle miniere di carbone.
A quale temperatura deve essere scaldato il Teflon perché diventi tossico?
Le pentole rivestite in Teflon sono stabili e sicure in condizioni di cottura normali. Molti studi hanno scoperto che le pentole rivestite in PTFE devono essere riscaldate a temperature superiori a 280°C per rilasciare particelle e fumi tossici, in una reazione chiamata pirolisi. Questa è una temperatura molto alta ed è raramente raggiunta durante la normale cottura, infatti di norma quando si cucina le pentole raggiungono temperature comprese tra i 120° e i 200°C.
D’altra parte, se una pentola rivestita in Teflon viene lasciata sul fuoco tanto da far evaporare tutta l’acqua che conteneva o una padella vuota viene riscaldata sul fuoco, possono venirsi a creare fumi tossici in pochi minuti.
Non usare mai padelle antiaderenti rivestite in PTFE in una casa con degli uccelli. Dopo che il Teflon o altre superfici antiaderenti sono graffiate o corrotte in qualsiasi altro modo, possono produrre fumi tossici anche a temperature più basse.
A quale temperatura deve essere scaldato il Teflon perché diventi tossico?
Ora che hai reso sicure le tue pentole, scopriamo insieme quali possono essere le altre fonti di Teflon a cui potresti inavvertitamente esporre i tuoi pappagalli:
- I forni autopulenti sono rivestiti con PTFE ed emettono gas durante il ciclo di pulizia.
- Alcuni fogli di alluminio contengono un rivestimento antiaderente e dovrebbero essere evitati.
- Le lampadine a prova di esplosione sono rivestite con Teflon e sono state collegate a casi di avvelenamento nei pollai.
- Alcune stufette elettriche o asciugacapelli possono avere parti in Teflon e di conseguenza emettere fumi tossici quando raggiungono certe temperature.
Questi sono soltanto alcuni esempi, ti consiglio di verificare sempre l’eventuale presenza di PTFE prima di acquistare un elettrodomestico e, se non sei sicuro, chiedi al fornitore.
Quali pentole sono sicure per i pappagalli?
Bene, ora che abbiamo rovistato la cucina e identificato le pentole potenzialmente pericolose, con cosa le sostituiamo in modo che non possano nuocere al tuo intelligente pappagallo cenerino o al tuo divertente pappagallo caicco?
Sostanzialmente hai tre scelte principali quando cerchi utensili da cucina che siano sicuri per gli uccelli da compagnia: ceramica, ghisa e acciaio inossidabile. Tutti e tre andranno benissimo, anche se ci sono alcuni problemi con pentole in ceramica.
Pentole in ceramica
Il pentolame in ceramica non pone problemi di emissione di gas tossici ed è perfettamente sicuro da usare se si cucina solo per le persone in casa. Il potenziale pericolo con la ceramica è la scheggiatura che può verificarsi nel tempo: come con il rivestimento in Teflon, i piccoli frammenti di rivestimento che vengono via probabilmente non causeranno alcun danno a te, tuttavia possono rappresentare un serio rischio per la salute dei tuoi volatili e devi evitare di usare la ceramica per cucinare il loro cibo.
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Pentole in ghisa
Le pentole e le padelle in ghisa sono un’altra alternativa al pentolame in Teflon e non producono emissioni tossiche, a prescindere da quanto vengono riscaldate; queste pentole sono anche diventate molto popolari grazie alla lunghissima durata. Il problema principale con la ghisa è che può sviluppare ruggine se non adeguatamente asciugata dopo l’uso, problema che può essere facilmente risolto usando lana d’acciaio.
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- Pre-rivestito, con oli naturali.
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Pentole in acciaio insossidabile
Anche le pentole in acciaio inossidabile sono sicure per gli uccelli e durano a lungo, inoltre hanno il vantaggio di non arrugginire. Il problema principale con questo pentolame è che il cibo si attacca facilmente ad esse, ma se le lasci in ammollo dopo l’uso non dovresti avere troppi problemi a pulirle.
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- I manici permettono un comodo sollevamento e trasporto; il foro all’estremità...
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Conclusione
Quando hai pappagallo o qualsiasi altro volatile in casa, è necessario eliminare le pentole antiaderenti dalla tua cucina. Sì, potrebbe essere necessario spendere qualche euro per sostituire una padella o una pentola e potresti dover modificare leggermente le tecniche di cottura e utilizzare alcuni spray od oli vegetali per togliere meglio il cibo che si attacca alle pentole in acciaio inox, ma se ci tieni davvero alla salute del tuo pappagallo, questi sono piccoli sacrifici che dovresti essere pronto a fare.
In ogni caso, fai in modo di non tenere il tuo pappagallo vicino alla cucina o qualsiasi apparecchio di cottura, specialmente mentre stai cucinando.
Quali altri fumi o gas possono essere pericolosi per i pappagalli?
Monossido di carbonio: è un gas invisibile, inodore e insapore che può essere fatale per gli uccelli e tutti gli altri animali. Può essere emesso da fuochi, scarichi di automobili e impianti di riscaldamento centralizzato. Sono disponibili sul mercato rilevatori di monossido di carbonio per la casa e dovrebbero essere utilizzati. Assicurati di posizionarne uno nella stanza in cui si trova il tuo pappagallo, io ti consiglio questo.
- Oli e grassi surriscaldati: l’olio da cucina, i grassi, la margarina, il burro e altri alimenti possono creare fumi pericolosi se cotti su qualsiasi tipo di superficie riscaldata a temperature superiori a 260°C.
- Forno autopulente: per pulirsi da soli, questi forni sfruttano la pirolisi, ovvero un processo di decomposizione dei materiali organici attraverso l’applicazione di calore. Questo processo può però produrre fumi tossici per gli uccelli.
- Gas per il riscaldamento: il gas naturale nell’aria dovuto a una perdita o da una fiamma pilota spenta può essere fatale, tieni sempre controllata la fiamma del forno, della stufa o dello scaldabagno. Tieni il tuo pappagallo in un’area ben ventilata (ma non esporlo a correnti d’aria!) lontano da fonti di gas naturale e propano.
- Aerosol: gli aerosol di molti tipi di prodotti possono contenere fluorocarburi e particolati che possono essere tossici. Evita l’uso di lacca per capelli, profumo, deodorante spray, olio da cucina a spruzzo, amido spray e altri aerosol nella stessa stanza o in prossimità dei tuoi pappagalli.
- Plastica: la plastica bruciata o surriscaldata può emettere fumi tossici. Presta attenzione in cucina, nella collocazione di candele e quando utilizzi stufe a legna e caminetti per evitare bruciature o surriscaldamento di prodotti in plastica.
- Detergenti: i vapori provenienti dai detergenti come l’ammoniaca e la candeggina possono irritare il sistema respiratorio di un uccello e causare difficoltà respiratorie.
- Pesticidi: i pesticidi, siano essi spray, pastiglie o qualsiasi altra forma, possono essere molto tossici per gli uccelli e così come per i pesci.
- Solventi: composti organici e solventi, come quelli che si trovano nel solvente per unghie, nell’acquaragia, nella benzina, in alcune colle, vernici e nella naftalina sono pericolosi per gli uccelli.
- Fumo: fumi di qualsiasi tipo, compreso il fumo di tabacco, possono rapidamente diventare tossici per gli uccelli, causando addirittura la morte. L’esposizione a lungo termine può non solo danneggiare l’apparato respiratorio, ma causare anche problemi agli occhi e alla pelle, nonché aumentare la suscettibilità alle infezioni batteriche.
Sostanze pericolose per i pappagalli che si possono trovare comunemente in casa
- Acetone
- Accendino per la carbonella
- Acido borico
- Alcol denaturato
- Alcol etilico
- Ammoniaca
- Ammorbidenti per tessuti
- Candeggina
- Cera per pavimento o mobili
- Colla per modellini
- Crema solare
- Deodoranti
- Detergenti vari (per vetri, forno, vasca da bagno ecc.)
- Detersivi
- Disinfettanti
- Esaclorofene (presente in alcuni saponi)
- Fiammiferi
- Funghi (alcune varietà)
- Insetticidi
- Lucidante per argento
- Lucido per scarpe
- Olio di pino
- Pastelli
- Pennarelli indelebili
- Pesticidi
- Profumi
- Schiuma da barba
- Sciroppo per uccidere le formiche
- Smacchiatori
- Smalto per unghie
- Tinture per capelli
- Veleni per roditori
Avvelenamento nei pappagalli: quali sono i segnali e come comportarsi
Metodi di avvelenamento:
- Ingestione per via orale
- Inalazione attraverso le vie respiratorie
- Contatto diretto con la pelle
Devi sospettare l’avvelenamento se l’uccello è malato e noti una o più di queste cose:
- Contatto con una sostanza velenosa nota, inclusa la masticazione o il giocare con l’imballaggio, l’esposizione a fumi o vapori
- Contenitori di sostanze velenose aperti o rovesciati
- Piante tossiche con segni recenti di masticazione
- Una sostanza estranea sopra le penne o le piume
Segnali a cui prestare attenzione:
- Improvvisi rigurgito, diarrea, tosse, problemi respiratori e/o depressione
- Tracce di sangue negli escrementi o arrossamenti intorno alla bocca
- Convulsioni
- Paralisi
- Shock
Primo soccorso per l’avvelenamento nei pappagalli
- Rimuovi la fonte di veleno dall’area per evitare ulteriori assimilazioni.
- In caso di contatto con gli occhi, sciacquali con acqua tiepida, in caso di contatto con la pelle, sciacqua l’area con acqua.
- In caso di intossicazione da fumi, ventila immediatamente la stanza: apri le finestre, usa un ventilatore o, meglio ancora, rimuovi il pappagallo dall’area.
- Chiama il tuo veterinario e porta con te un campione della sostanza avvelenante nonché la sua confezione, porta inoltre un campione delle feci più recenti dell’uccello.
Avvelenamento da piombo
L’avvelenamento da piombo è una delle intossicazioni più comuni che si verificano negli uccelli da compagnia, in quanto nella maggior parte delle case ci sono diverse potenziali fonti di piombo. Questo tipo di avvelenamento potrebbe spesso essere prevenuto semplicemente riconoscendo le comuni fonti di piombo nell’ambiente.
- Fonti di piombo a cui i pappagalli possono avere accesso
- Giocattoli per uccelli appesantiti con piombo
- Vecchia bigiotteria
- Pesi da pesca
- Pesi per tende
- Vari tipi di cavi
Carta da giornale, matite di piombo e pitture prodotte negli ultimi vent’anni sono sicure.
Anche se può sembrare strano, ispeziona i rami che usi come posatoi prima di metterli nella gabbia. Ci sono stati casi di uccelli che hanno trovato e ingerito pallettoni incassati nel legno.
Quali sono i segnali dell’avvelenamento da piombo?
- Depressione, debolezza
- Cecità
- Convulsioni, “camminate in cerchio”, “testa ondeggiante”
- Rigurgito
- Escrementi eccessivamente umidi, possono anche avere tracce di sangue (urina color “succo di pomodoro”)
- Segni generali di un uccello malato
Primo soccorso in caso di avvelenamento da piombo
Sfortunatamente, non esistono pratiche di primo soccorso per l’avvelenamento da piombo e, nella maggior parte dei casi, il proprietario non si rende nemmeno conto che l’uccello ha ingerito del piombo. Il trattamento è molto specifico e le cure veterinarie devono essere iniziate il prima possibile.
Avvelenamento da Teflon
Come spiegato nei paragrafi precedenti, perché il Teflon emetta fumi nocivi, deve essere riscaldato a temperature superiori a quelle usate normalmente durante la cottura dei cibi. Ma qauando una pentola o padella viene lasciata sul fuoco troppo a lungo, spesso perché ce ne si dimentica o perché ci si addormenta, può raggiungere temperature critiche.
Gli uccelli tenuti nelle aree vicine alla cucina di solito muoiono molto poco dopo aver respirato i fumi. Anche gli uccelli tenuti in un’altra stanza sono a grande rischio. Gravi difficoltà respiratorie, come ansimare per respirare, possono essere viste poco prima della morte. Umani, cani, gatti e altri mammiferi sono in qualche modo meno sensibili agli effetti molto gravi di questi fumi.
Primo soccorso in caso di avvelenamento da Teflon
- Rimuovi immediatamente l’uccello colpito dalla casa e fornire molta aria fresca. Sfortunatamente a parte questo non si può fare molto altro come primo soccorso
- Chiama immediatamente il veterinario aviario
Avvelenamento da insetticida
L’avvelenamento da insetticida più comune negli uccelli da compagnia si verifica quando vengono spruzzati antiparassitari in casa. Come già accennato, gli uccelli hanno sistemi respiratori molto sensibili. Porta sempre i pappagalli e le loro gabbie fuori dalla casa prima di spruzzare insetticidi e, quando hai terminato, apri tutte le porte e le finestre per aiutare a rimuovere i vapori. Non riportare i tuoi pappagalli in casa per almeno ventiquattr’ore. Consulta il veterinario per i prodotti più sicuri ed efficaci.
Primo soccorso in caso di avvelenamento da insetticida
- Fai uscire immediatamente il volatile e fagli prendere molta aria fresca
- Chiama immediatamente il veterinario
- Porta con te l’insetticida