Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri) addomesticato
- Nome: parrocchetto dal collare (Psittacula krameri)
- Lunghezza media: 40 cm
- Peso: 116-140 g
- Quanto vive: 15-30 anni
- Origini: India e Pakistan
- Quante uova depone: 4-5
- Tempo di incubazione: 23-34 giorni
- Età di involo: 7 settimane
- Raggiungimento della maturità sessuale: 3 anni
- Rumorosità: occasionalmente rumoroso
- Carattere: gli piace giocare e interagire, anche se non è particolarmente coccoloso è capace di stringere un forte legame sia col suo proprietario. Può attraversare una fase aggressiva che va propriamente gestita. Adatto ad un proprietario paziente
- Abilità: abile nell’imitare la voce umana, molto intelligente e impara molto in fretta
- Bisogno di attenzioni: necessita di costante interazione da parte del proprietario e di essere addomesticato adeguatamente. La gabbia deve essere spaziosa e l’ambiente stimolante
- Cosa mangia: frutta (es.: mele, arance, banane, uva, kiwi, pere) e verdura (es.: carote, foglie verdi, zucchine) su base quotidiana, più una rotazione settimanale di estrusi e mix di semi
- Prezzo indicativo: da 150€ a 200€
Aspetto e Caratteristiche Fisiche
Il parrocchetto dal collare (Psittacula krameri) ancestrale è di colore verde lime ad eccezione del blu turchese presente nella coda e degli anelli neri e rosa intorno al collo dei maschi. Quando questi pappagalli sono in volo, le penne delle ali e della coda mettono in mostra un giallo brillante che è visibile solo dal basso. Il becco è color rosso ciliegia.
Il parrocchetto dal collare ad oggi è stato allevato fino a comprendere molte mutazioni di colori uniformi tra cui blu, giallo (lutino), cinnamon e viola; per una descrizione completa delle mutazioni guarda qui.
Questi uccelli sono affetti da dimorfismo sessuale, il che significa che il loro sesso può essere riconosciuto guardando i colori delle piume. I maschi sviluppano un collare nero in 18 mesi di età ed entro tre anni l’anello prende delle colorazioni rosa e blu. Le femmine e i giovani non hanno l’anello nero, il collare rosa o la tinta blu sulla parte posteriore della testa.
I giovani hanno il becco color rosa corallo con la punta pallida; essi ottengono il loro piumaggio adulto dopo la loro seconda muda completa, a circa 3 anni di età.
Carattere e Comportamento
Per il giusto proprietario il Psittacula krameri può essere un fantastico animale da compagnia, ha una personalità equilibrata ed è in grado di tollerare scarse attenzioni quando sei molto impegnato, ricordati però che ciò non significa che stia bene da solo.
Questi pappagalli sono purtroppo stigmatizzati dalla cattiva reputazione che li descrive come molto difficili da gestire e sono spesso tenuti in considerazione più per i colori delle loro mutazioni che per il loro carattere, ma questa reputazione è assolutamente immeritata.
Legami con le persone
I maschi e le femmine possono essere ottimi compagni allo stesso modo, ci sono alcuni proprietari o allevatori che dicono che un sesso è migliore dell’altro, ma non è così. Il carattere del parrocchetto dal collare e il suo comportamento vengono formati e definiti in giovane età a seconda di come è stato fatto socializzare, il sesso non c’entra.
Entrambi i sessi formano forti legami con i loro proprietari, anche se il legame sembra maggiore nelle femmine. Esse tendono a proteggere il compagno prescelto inseguendo gli intrusi con balzi e morsi, mentre i maschi più semplicemente stanno alla larga dalle persone che a loro non piacciono. Fin dalla tenera età tutti i membri della famiglia dovrebbero interagire col pappagallo, per evitare problemi di gelosia.
Interazioni
In generale il Psittacula krameri, anche se può stringere un forte legame con una persona, non ama particolarmente essere toccato e accarezzato, tuttavia ogni uccello è un individuo a sé e ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola. Nonostante ciò questi pappagalli sono desiderosi di interazioni sociali, anzi ne hanno proprio bisogno!
Garantire loro delle interazioni costanti è importante sia per soddisfare la loro naturale curiosità e intelligenza, sia per mantenerli addomesticati: senza di esse infatti un parrocchetto dal collare tornerà rapidamente ad assumere comportamenti selvatici, tra cui aggressività e inclinazione a beccare.
Aggressività e Bluffing
Il Psittacula krameri è il più aggressivo tra i parrocchetti, per questa ragione bisognerebbe applicare fin dalla tenera età la tecnica del rinforzo positivo e un addomesticamento gentile. Per gestire al meglio i comportamenti negativi o indesiderati, come il beccare o lo strillare, ti invito a leggere la nostra guida.
Capita spesso che chi possiede un giovane pappagallo si svegli trovando la brutta sorpresa di un dolce volatile diventato improvvisamente aggressivo e mordace. Questo cambiamento avviene di solito durante l’adolescenza e viene chiamato col nome inglese bluffing, fase attraversata da molti pappagalli e verso la quale alcune specie, tra cui il parrocchetto dal collare, sono più inclini.
Quando ciò accade non preoccuparti, è un comportamento totalmente naturale. Tuttavia è importante sapere che rappresenta anche un periodo critico di apprendimento: il modo in cui gestisci questa fase ha un effetto duraturo sulla personalità del parrocchetto e probabilmente ne modellerà il carattere per il resto della sua vita.
Come comportarsi durante la fase aggressiva
Probabilmente ora ti starai chiedendo: “Come devo comportarmi quando il mio parrocchetto dal collare diventa aggressivo?”
Inizia interagendo con lui come faresti normalmente, il bluffing deve essere totalmente ignorato; anche se dovesse beccarti non fare tante storie e ignoralo. In nessuna circostanza devi urlare o colpire il pappagallo durante questa fase o in qualsiasi altro momento. Non far oscillare la mano se ci sta sopra, non spruzzarlo e non colpire il becco, i pappagalli non capiscono questo tipo di punizione; anzi, se vengono maltrattati in questo modo diventano aggressivi e intimoriti dagli umani.
Devi gradualmente lasciare che il parrocchetto impari che mordere non è tollerato e che facendolo non otterrà nessuna reazione da parte tua. Allo stesso tempo, devi soddisfare i suoi bisogni ed essere comprensivo verso atteggiamenti non molto graditi. Il parrocchetto avrà bisogno di sentirsi abbastanza sicuro di potersi fidare di te e di tempo perché gli ormoni alla base di tutto si calmino.
Si sente spesso di parrocchetti dal collare diventare “morditori” al termine di questa fase perché sono stati trattati in modo non appropriato da proprietari che sono ricorsi a tattiche aggressive nella speranza che il loro parrocchetto capisse che mordere è sbagliato o che invece hanno preferito isolare il pappagallo nella gabbia anziché gestire questa fase. A volte anche urlargli contro ha fatto sì che il pappagallo continuasse a mordere nel tempo.
Dal punto di vista di un Psittacula krameri, come di un qualsiasi pappagallo, ottenere una reazione da parte tua è una ricompensa, per questo spesso (ma non sempre) ignorare è la soluzione migliore. La tua voce dovrebbe essere usata solo per salutare, lodare e coccolare il pappagallo, non per disciplinarlo.
È anche vero però che farsi beccare non è affatto piacevole, anzi. Per evitare il più possibile di essere morso tieni con te un giocattolo o qualcosa che piace molto al tuo parrocchetto e usalo per distrarlo quando è particolarmente di “pessimo umore”. Se il parrocchetto sceglie comunque di mordere allora soffia dolcemente sul suo becco e ignora il fatto che sei stato morso.
Anche se potrebbe sembrarti che questa fase non passi mai, sii costante e segui i nostri consigli, evitando di tenere il pappagallo vicino al viso e ai bambini. Una volta giunti al termine, se avrai gestito bene il tuo parrocchetto, sarai ricompensato con un compagno dolce e amorevole anche se, come ogni pappagallo, potrà avere i suoi alti e bassi.
Non tutti i parrocchetti dal collare attraversano questo stadio e le femmine sono più inclini ad esserne affette. Il bluffing può durare diversi giorni o settimane, nei casi peggiori anche alcuni mesi.
Qualità e Abilità
Il parrocchetto dal collare è un abile pappagallo parlante e può imitare la voce umana molto bene. Alcuni di questi parrocchetti iniziano a parlare a circa circa sette mesi di età, mentre la maggior parte inizia a circa un anno; la parlata è chiara e può essere compresa facilmente anche da estranei. Sia i maschi che le femmine sono in grado di parlare piuttosto bene.
Va detto però però che comprare un pappagallo solo per la sua capacità di parlare non è una scelta intelligente né etica: troppe volte le persone hanno preso un pappagallo d’impulso e in basa alla sua capacità di imitare la voce umana, finendo spesso con un povero pappagallo costretto a una vita noiosa o a passare da casa in casa perché non ha soddisfatto le aspettative.
Come già detto sopra, ogni pappagallo è un individuo a sé, di conseguenza alcuni parleranno e altri no.
Il parrocchetto dal collare è un pappagallo molto intelligente e impara i concetti in fretta, oltre che a come comportarsi ed eseguire esercizi; non ignorare il fatto però che questa intelligenza richiede di essere costantemente stimolata.
Cure e Bisogni
Esercizio e Interazioni
I parrocchetti sono uccelli molto attivi e, come la maggior parte delle altre specie di pappagalli, hanno bisogno di avere un’area sicura per alcune ore ogni giorno in cui giocare, fare esercizio e svolazzare.
I parrocchetti dal collare hanno anche potenti muscoli mascellari da mantenere, per questo dovresti rendere disponibili diversi giocattoli, posatoi e accessori per la gabbia che siano masticabili e distruttibili in sicurezza, in modo che il pappagallo non riversi il suo bisogno di fare cose a pezzetti su oggetti preziosi o pericolosi.
L’alta intelligenza di questi pappagalli fa sì che abbiano bisogno di interazioni regolari col loro proprietario, di passare del tempo di qualità fuori dalla gabbia tutti i giorni e di giochi e cose da fare per tenersi occupati quando sono soli. Avere almeno due pappagalli che si possano tenere compagnia a vicenda sarebbe in effetti l’ideale.
Una palestra e un posatoio portatili sono l’ideale per permettere al tuo pappagallo di trascorrere più tempo con te in diversi luoghi della casa.
Cura del corpo
In natura questi pappagalli trascorrono gran parte della giornata volando e cercando cibo, inoltre usano costantemente i loro becchi per masticare frutta e noci; un pappagallo che vive in ambiente domestico invece ottiene il suo cibo già preparato e senza sforzo, limitando gli stimoli sia mentali che fisici.
Per questo motivo dovresti mettere a disposizione almeno tre diversi tipi di giochi da masticare adatti alla dimensione del suo becco, mettendo in conto che il loro destino sarà quello di venire distrutti e che dovrai rimpiazzarli regolarmente. Assicurati di includere almeno un gioco per il foraging, che simulerà gli sforzi che i pappagalli devono fare in natura per trovare cibo; questa attività aiuta il parrocchetto ad allenare i muscoli, l’agilità e a mantenere il becco sano, facendolo divertire al tempo stesso.
Il tuo amico pennuto ha bisogno di mantenersi pulito: mettigli a disposizione un recipiente d’acqua per fare il bagno largo ma poco profondo, se c’è un buon legame tra voi puoi anche provare a portarlo sotto la doccia con te sfruttando un posatoio fatto apposta come questo. In ogni caso assicurati che si asciughi in un posto caldo, così che non si ammali.
Infine tieni d’occhio la lunghezza delle unghie: se non gli fornisci trespoli e posatoi che le consumino come avviene in natura, per esempio rami di legno naturale o posatoi limaunghie; per maggiori dettagli leggi la nostra guida sui migliori trespoli per pappagalli. Se vedi però che le unghie diventano troppo lunghe dovrai farle tagliare da un veterinario.
Malattie e problemi di salute
I parrocchetti dal collare sono generalmente uccelli resistenti, tuttavia possono essere soggetti a diverse malattie e problemi di salute:
- Infezioni da polyomavirus
- Aspergillosi (malattia fungina)
- Infezioni batteriche (polmonite)
- Ipovitaminosi A
- Psittacosi
Cosa mangia un Parrocchetto dal Collare?
I parrocchetti dal collare, così come gli altri pappagalli asiatici non sono molto esigenti quando si tratta della scelta del cibo, la maggior parte di essi non ha problemi a mangiare frutta, verdura ed estrusi. Alcuni esemplari potrebbero tuttavia rifiutarsi di mangiare cibi diversi dai semi, ma se approcciati nel modo giusto si potranno convertire ad una dieta variegata nel giro di qualche settimana.
Frutta e verdura
La frutta deve essere parte integrante della dieta del tuo parrocchetto dal collare: tra tutti le mele sembrano essere molto apprezzate (fai molta attenzione che non mangino i semi perché sono velenosi!), così come anche l’uva. Non limitarti solo a questi due però, includi nella dieta anche altri tipi di frutta come arance, kiwi, pere, manghi, banane e meloni. La frutta deve essere ovviamente fresca e in buono stato.
Un’altra componente importante per la dieta sono le verdure e le foglie verdi: mais dolce, bietole, fagioli, piselli, lattuga, sedano, semi germogliati (germogli di soia e germogli di erba medica). Ci sono poi verdure che dovrebbero essere leggermente cotte al vapore per renderle più digeribili: patate dolci, carote, zucche, broccoli, cavoletti di Bruxelles; queste verdure possono anche essere presentate tiepide la prima volta per incoraggiare il pappagallo a provarle.
Semi
I semi vengono mangiati dai Psittacula krameri in natura, quindi va bene includerli nella dieta, tuttavia l’alimentazione del pappagallo non deve essere basata esclusivamente sui semi in quanto sono grassi e possono causare gravi complicazioni e ridurre drasticamente la vita del parrocchetto, ma se forniti con moderazione sono perfettamente sicuri e salutari. Un mix come questo di Manitoba va benissimo, prendi però l’accortezza di togliere i semi di girasole poiché sono troppo grassi, li potrai comunque usare come premio durante le sessioni di addestramento o come leccornia occasionale.
Non mischiare estrusi e semi perché il parrocchetto dal collare è abbastanza intelligente da riconoscere i primi e buttarli via, piuttosto fornisci entrambi ma a rotazione, alternandoli ogni 3-4 giorni. Gli estrusi andrebbero introdotti già in giovane età e prima dei semi, altrimenti c’è il rischio che non vengano riconosciuti come cibo e il pappagallo preferirà lasciarsi morire di fame piuttosto che mangiarli.
Cibi da evitare
Non dar da mangiare al tuo parrocchetto dal collare cibi per umani grassi, salati e processati, evita i latticini e non dargli mai da bere tè, caffè o alcool. Attenzione anche al cioccolato e all’avocado che sono tossici per i pappagalli. Leggi la nostra guida per informazioni più dettagliate sui cibi tossici per i pappagalli.
Alloggiamento
La scelta di una gabbia adeguata è essenziale per un pappagallo felice e sano. I parrocchetti dal collare sono estremamente attivi e molto giocosi e le misure minime per la loro gabbia devono essere di 60x60x90 cm, grande abbastanza da non intralciare la lunga coda, permettere loro di spiegare le ali senza sbattere contro le pareti e muoversi liberamente. La spaziatura tra le sbarre dovrebbe essere compresa tra 1,3 e 1,6 cm. La regola generale comunque è che dovresti prendere la gabbia più grande che il tuo budget e spazio ti possono permettere.
Una buona gabbia è dotata di sportelli abbastanza grandi da consentire sia alle tue mani che al pappagallo di entrare senza problemi, aiutando così a ridurre lo stress del passaggio. Gli sportelli dovrebbero essere almeno tre: due per essere usati per il cibo e l’acqua e uno come ingresso principale. Dopo aver scelto la gabbia dovrai anche imparare come e quando pulirla, per facilitarti il compito puoi leggere qui la guida per la pulizia delle gabbie per pappagalli.
Sul fondo dovrebbe essere presente una griglia per assicurarsi che il parrocchetto non abbia accesso al cibo andato a male o ai suoi escrementi; rivesti il fondo con della carta e puliscilo ogni giorno.
I posatoi all’interno della gabbia devono essere posizionati in modo da non stare sopra le ciotole di cibo e acqua per non farci finire dentro gli escrementi; lo stesso vale anche per i giochi. Non farti tentare dall’idea di riempire la gabbia di giochi, farlo servirebbe solo a intralciare il pappagallo; alternali invece con una rotazione settimanale per fare in modo che il pappagallo non si annoi. Se vuoi saperne di più su come allestire la gabbia, leggi questa guida.
Nella nuova casa per la prima volta
Quando porti un parrocchetto dal collare a casa tua per la prima volta, resisti alla tentazione di tenerlo e farlo vedere alla famiglia o amici. La prima cosa che devi fare infatti è verificare il suo stato di salute.
Un pappagallo sano reagirà in qualche modo all’interazione umana, per esempio un parrocchetto non addomesticato può mostrare segni di paura, mentre uno allevato a mano sarà felice di salire sul tuo dito. Al contrario, un pappagallo che si siede con le piume arruffate, il naso colante, gli occhi acquosi o perdite dalla bocca dovrebbe essere immediatamente portato da un veterinario.
Se sono presenti altri uccelli all’interno della casa, il nuovo parrocchetto non dovrebbe essere introdotto nella stessa stanza fino a quando non ha passato del tempo in quarantena.
Ricordati inoltre di lasciare qualche giorno al tuo parrocchetto dal collare per adattarsi al nuovo ambiente, durante questo periodo interagisci con lui il minimo indispensabile.
Comprare un parrocchetto dal collare
I parrocchetti dal collare non sono pappagalli tipici e non sono adatti a chi è alla sua prima esperienza con i volatili, sono una scelta più adeguata a proprietari esperti; inoltre il Psittacula krameri potrebbe non essere il migliore pappagallo in presenza di bambini. Se vuoi comprare un pappagallo ma non sei sicuro su quale scegliere, prova il nostro quiz, ti aiuterà a capire qual è il pappagallo più adatto a te!
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