Come recuperare un pappagallo smarrito
Quando si ha un animale da compagnia, a prescindere da quale sia la specie, una delle più grandi paure è quella che possa scappare o perdersi; tuttavia quando accade a un pappagallo la situazione è molto più complicata rispetto a un cane e un gatto.
Ad ogni modo, se stai leggendo questa pagina è probabile che tu sia in questa situazione e abbia bisogno di aiuto, quindi non perderò tempo con una lunga introduzione e comincerò col dirti la primissima cosa che devi fare: contatta i carabinieri e denuncia lo smarrimento del pappagallo fornendo anche gli estremi CITES.
Eventualmente puoi anche chiamare la polizia municipale la quale viene spesso viene contattata in caso di ritrovamento di un animale, l’allevatore presso cui hai comprato il pappagallo e associazioni come la LIPU, ENPA e OIPA.
Cosa fare quando il pappagallo scappa o si perde
Quando un pappagallo scappa o viene smarrito, il tempismo è fondamentale: per avere le maggiori possibilità di recuperarlo è fondamentale attivarsi nel momento stesso in cui ne scopri la scomparsa. Contatta subito le autorità competenti per fare la denuncia e poi mettiti subito alla sua ricerca, chiedendo anche aiuto a tutte le persone disponibili, conoscenti e non, cercando magari di delegare le varie azioni più importanti che vanno intraprese immediatamente.
Come procedere con la ricerca
La prima cosa che puoi fare per ritrovare il tuo pappagallo è uscire muovendoti nella direzione più probabile verso cui può essere fuggito e iniziare a chiamarlo con dei richiami che lui conosce bene, per esempio quelli usati durante le sessioni di addestramento.
Nel caso vivesse con un altro pappagallo della stessa specie, anche portare il suo compagno in un trasportino può rivelarsi estremamente utile, poiché i due si chiameranno a vicenda. Per ottenere un risultato simile puoi anche provare a riprodurre delle registrazioni della sua voce o quelle di altri pappagalli della stessa specie.
I primi posti in cui cercare il pappagallo smarrito dovrebbero essere alberi e palazzi, dove sarà più probabile che si sia posato; in alcune zone inoltre ti sarà utile scrutare da un punto elevato in modo da avere una visione più ampia. Puoi anche controllare per eventuali voliere nei dintorni, verso le quali il pappagallo può essere stato attirato; è anche possibile che si sia avvicinato ad altre abitazioni per cercare contatto e/o rifugio presso altri umani nel caso si tratti di un pappagallo allevato a mano e socievole.
Tra le cose da portarsi dietro, se lo si ha a disposizione, un binocolo può risultare molto utile, sono importanti inoltre acqua e cibo per il pappagallo, un trasportino che possa riconoscere come un rifugio sicuro ed eventualmente una torcia se l’ora è o si sta per fare tarda.
Se dovesse cominciare a farsi buio purtroppo dovrai fare i conti con l’idea che le probabilità di trovarlo diminuiranno considerevolmente, sia per la scarsa visibilità che per il fatto che il pappagallo cercherà un posto riparato in cui passare la notte, dovrai quindi ritentare il giorno successivo già dalla mattina presto. In ogni caso il primo giorno rimane quello cruciale e con le maggiori possibilità di avvistare un pappagallo smarrito.
Come farsi aiutare e spargere la voce
Se il tuo pappagallo è scappato, ritrovarlo da solo non è un’impresa facile, per questo farsi aiutare da amici e conoscenti e spargere la voce può semplificare di molto le ricerche e aumentare le probabilità di successo.
Dopo aver contattato amici, vicini e conoscenti che possono aiutarti nelle ricerche, il passo successivo è quello di spargere la voce attraverso volantini, social network e annunci su Internet; offrire una ricompensa spesso aumenta le possibilità che qualche sconosciuto ti aiuti o che decida di restituire il pappagallo dopo averlo trovato invece che tenerselo (sì, purtroppo capita anche questo).
Come preparare i volantini
Quando prepari un volantino per un pappagallo scomparso devi inserire diversi elementi:
- Una foto grande e di buona qualità, possibilmente stampata a colori
- Nome e numero di telefono per essere contattato
- Città e zona in cui è stato smarrito
- Data in cui il pappagallo è sparito
- Eventuale ricompensa
- Parte del codice presente nell’anello, non per intero perché servirà ad accertare che ne siete i proprietari
- Promemoria sul fatto che è illegale detenere pappagalli protetti dalla CITES senza i documenti appositi, questo per scoraggiare chi vorrebbe tenerselo
Una volta che hai preparato e stampato il volantino, fanne delle copie e distribuiscile presso negozi di animali, sedi LIPU (e associazioni simili), veterinari, centri commerciali e altri posti molto frequentati, appendili inoltre all’aperto dove passa la gente, per esempio stazioni del bus e dei treni, pali lungo strade trafficate dai pedoni ecc.
Non limitare la distribuzione solo all’area circostante perché i pappagalli come ben sai volano e possono coprire anche grandi distanze.
Come sfruttare i social network
Un altro strumento molto utile per spargere la voce velocemente e facilitare il ritrovamento di un pappagallo scomparso sono i social network come Facebook, dove ci sono molti gruppi dedicati ai pappagalli in cui puoi creare un post con tutte le informazioni necessarie (le stesse suggerite per i volantini). Il post con la richiesta di aiuto non deve essere necessariamente limitato ai gruppi sui pappagalli, puoi anche pubblicarlo (eventualmente chiedendo prima il permesso agli amministratori) in gruppi cittadini, gruppi più generici sugli animali e, perché no, sulla tua bacheca personale.
Assicurati che il post abbia impostazioni di privacy pubbliche così che possa essere condiviso dagli altri utenti e ottenere una maggiore copertura.
Ecco un elenco di qualche gruppo Facebook che può essere di aiuto allo scopo:
- Pappagalli e volatili Persi/Trovati
- Pappagalli… persi, rubati, ritrovati, e non solo
- Pappagalli persi, trovati, rubati
- SOS Pappagalli
- Tutto Pappagalli
- Inseparabili Roseicollis e Pappagalli
- I pappagalli di Mondoinseparabili
- Vita da pappagalli
- Pappagalli amici pennacchiosi
Questi sono solo alcuni dei tantissimi gruppi dedicati esistenti, i primi sono specializzati nello smarrimento dei pappagalli mentre gli altri li ho elencati perché hanno molti iscritti e quindi ci sono più probabilità di trovare utenti nella tua zona che possono aiutarti.
Ci sono anche alcuni siti Internet dedicati agli animali smarriti in cui puoi pubblicare un annuncio, come per esempio vivastreet.it
Cosa fare quando il pappagallo è stato avvistato
Una volta che hai avvistato o raggiunto il pappagallo smarrito, le difficoltà non sono finite: devi trovare il modo di farlo venire da te o di prenderlo senza farlo scappare un’altra volta.
Fai tutto il possibile per evitare di spaventarlo, segui ogni suo movimento, non perderlo mai di vista, avvicinati con calma e continua a chiamarlo. Se l’hai addestrato bene ci sono buone probabilità che volerà da te o verso la gabbia che ti sei portato dietro.
Se è stato un amico o uno sconosciuto a trovarlo per primo, è importante che aspetti il tuo arrivo e che non provi ad avvicinarsi o a prenderlo da solo.
Come suggerito in precedenza, un altro modo per recuperare il pappagallo è riprodurre registrazioni delle sue vocalizzazioni, quelle di un esemplare della stessa specie o anche portare con te il suo compagno, se ne ha uno. Così facendo potrebbe volare lui da te evitandoti la problematica di avvicinarsi senza spaventarlo o di raggiungerlo in posti difficili come il ramo di un albero o il tetto di una casa.
Come recuperare un pappagallo a terra
Se quando ritrovi il tuo pappagallo si trova a terra, avvicinati lentamente e con calma in modo da non spaventarlo, se dovesse sentirsi insicuro o stressato potrebbe infatti volare via di nuovo.
Se hai portato con te una gabbia o trasportino, posizionala in un punto aperto in modo che la possa vedere facilmente e metti a disposizione acqua e alcune leccornie o il suo cibo preferito in modo da attirarlo all’interno.
Se non hai una gabbia con te, prova comunque ad attirare il pappagallo con del cibo prelibato e con dei richiami che riconosce, facendolo volare sulla tua mano. A questo punto spero che tu abbia almeno una pettorina con te per riportarlo a casa scongiurando la possibilità di un’altra fuga, ma avere un trasportino è secondo me la soluzione migliore.
Come recuperare un pappagallo posato su un albero o un edificio
Se il tuo pappagallo si è posato su un albero ti sconsiglio di provare ad arrampicarti per recuperarlo, poiché probabilmente si spaventerà e volerà via; la cosa migliore da fare è restare nei paraggi e seguirlo nel caso volasse di nuovo.
Se si trova molto in alto, fuori dalla tua portata, rimani calmo a meno che non sia in pericolo immediato, rilassati e ragiona su una strategia per farlo scendere; la cosa peggiore che puoi fare è agire di fretta e spaventarlo, inoltre ricordati che se si è appena posato è probabile che rimanga lì per un po’.
Anche in questo caso portare con te il suo compagno (se ne ha uno) o riprodurre delle registrazioni dei suoi richiami o quelli di un altro pappagallo della stessa specie può rivelarsi molto utile. Evita di forzarlo a volare giù da una grande altezza perché, se non abituato, potrebbe farsi male.
Prova a convincerlo a scendere poco per volta, attirandolo verso rami o superfici più basse: farò ciò richiederà pazienza e tempo che, con i pappagalli, sono sempre fondamentali. Ancora una volta, prova a “sedurlo” con del cibo che apprezza molto, come semi, noci o il suo frutto preferito, puoi anche provare a posizionare un trespolo a cui è abituato e che gli trasmetta fiducia.
Evita di sollevare oggetti sconosciuti per far posare il pappagallo, questi infatti potrebbero avere l’effetto opposto a quello voluto e spaventarlo. Allo stesso modo anche scale, retini e gente che si arrampica potrebbero spaventarlo e farlo scappare.
Osserva il suo linguaggio del corpo e cerca di capire se è pronto a scendere: quando sei sicuro che ti ha visto e riconosciuto, potresti anche provare a nasconderti di tanto in tanto per suscitare un po’ di ansia e far sì che scenda per cercarti.
Cosa faccio se sta calando il sole e non ho ancora recuperato il pappagallo?
Quando inizia a farsi buio i pappagalli cercano un posto riparato su cui posarsi e passare la notte, la tua ultima possibilità di ritrovarlo sarà quindi verso il tramonto quando vola in giro alla ricerca di questo posto. Una volta che ha trovato riparo non c’è nient’altro che tu possa fare e, a questo punto, non ti rimane altro da fare che attendere la mattina successiva.
Rimani comunque in giro fino a che il sole non tramonta e segnati dove ti trovavi o dove è stato avvistato l’ultima volta il pappagallo in modo da ripartire da lì il mattino presto, circa dalle 8 del mattino: è probabile che lo ritroverai lì a meno che durante la notte non sia stato spaventato da qualche predatore o altri fattori legati alle attività umane.
Il pappagallo può tornare a casa da solo?
È improbabile che un pappagallo torni a casa da solo se è scappato o si è perso. Un pappagallo che ha sempre vissuto tra le mura di casa o comunque solo nell’area circostante, si ritroverà spaesato una volta completamente libero nel mondo esterno, ricco di stimoli, suoni e paesaggi a lui completamente sconosciuti.
Le sue prime reazioni al mondo esterno saranno di disorientamento e panico, a causa di cui il suo istinto lo porterà a volare in alto, a volte anche percorrendo diversi chilometri prima di posarsi. Una volta allontanatosi non sarà in grado di ritrovare da solo l’abitazione da cui proviene, per questo motivo è fondamentale attivarsi immediatamente dopo la sua scomparsa.
Come impedire che il pappagallo scappi
I casi di pappagalli in fuga sono molto più frequenti in estate, quando fa caldo e si tengono spesso le finestre aperte: in queste situazioni è molto facile che a causa di una porta aperta per sbaglio, una dimenticanza o uno spavento, il pappagallo voli fuori dalla finestra e finisca col perdersi.
Per ridurre il rischio tra le soluzioni possibili ci sono le zanzariere alle finestre (o anche delle reti in alternativa), ma la cosa più importante è l’attenzione da parte tua: controlla sempre lo stato delle stanze prima di lasciar libero il pappagallo, se vuoi tenere delle finestre aperte per far circolare l’aria assicurati che il pappagallo non vi abbia accesso.
Se vuoi portare il pappagallo fuori per fargli prendere un po’ di sole e aria, affidati sempre a una pettorina di buona qualità e non cimentarti nel volo libero se non sei sicuro di quello che fai o se non sei stato o non sei seguito da un addestratore competente.
Un altro consiglio che ti do, non per prevenire la fuga ma per facilitare un eventuale recupero, è quello di addestrarlo e abituarlo a tornare quando produci un determinato richiamo; puoi anche addestrarlo a ritornare verso un posatoio particolare e colorato. Insegnagli anche a volare giù da te da posizioni elevate come posatoi posizionati più in alto, stipiti delle porte, scale ecc. questo si potrà rivelare utile in caso di smarrimento e ritrovamento su un alto ramo o tetto.
Se vivi con altre persone e vuoi evitare fughe accidentali quando fai uscire il pappagallo dalla gabbia, puoi anche attaccare dei cartelli all’esterno delle porte, così che gli altri inquilini non le aprano improvvisamente permettendogli così di volare fuori.
Tagliare le penne remiganti NON È UNA SOLUZIONE! È un suggerimento che a volte si legge ancora su Internet e una pratica che alcuni allevatori ancora applicano, ma si tratta in tutto e per tutto di maltrattamento e abuso di animale. Se questo non ti bastasse, ricordo anche che la pratica di tagliare le penne remiganti è un reato di maltrattamento ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice Penale.