Come vive la cocorita in natura
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Classe: Aves
- Ordine: Psittaciformes
- Famiglia: Psittaculidae
- Sottofamiglia: Loriinae
- Tribù: Melopsittacini
- Genere: Melopsittacus
- Specie: M. undulatus
Least Concearn (Minor Preoccupazione)
Habitat e distribuzione
Il parrocchetto ondulato, detto anche cocorita, è un pappagallo nativo e diffuso in tutte le aree dell’Australia, con l’eccezione delle aree costiere orientali e sud-occidentali. Questa specie è stata introdotta in molti altri Paesi del mondo, tra cui Sudafrica, Giappone, USA, Porto Rico, Svizzera e Nuova Zelanda. Hanno tuttavia trovato un nuovo e stabile habitat solo nella Florida sud-occidentale.
In Australia, la cocorita vive in habitat semi-aridi e umidi nell’entroterra; può essere osservata anche nelle pianure secche dell’Australia sud-orientale. Nonostante sia diffusa in particolar modo nell’entroterra, può essere occasionalmente vista anche nelle coste nord-orientali e del sud.
Il parrocchetto ondulato migra stagionalmente a nord durante l’inverno per assicurarsi costanti approvvigionamenti di cibo.
Comportamento
La cocorita è un pappagallo molto sociale che si aggrega con altri esemplari della propria specie in grandi stormi: in questo modo hanno maggiori possibilità di successo quando vanno alla ricerca di cibo e possono difendersi meglio dai predatori. Sembra che non ci sia alcuna gerarchia all’interno degli stormi, dal momento che non avvengono lotte tra i singoli individui; sembra tuttavia che le femmine siano generalmente più aggressive dei maschi.
Così come avviene per molti altri uccelli, le attività quotidiane della cocorita cominciano poco prima dell’alba. Tali attività consistono nel lisciarsi le penne, cantare e muoversi tra gli alberi. Dopo l’alba i pappagalli volano verso le aree dove possono trovare cibo e passano il resto della giornata a nutrirsi. Non mangiano solo durante le ore di mezzogiorno e quando fa particolarmente caldo: in questi casi cercano un riparo all’ombra e restano immobili finché il caldo non passa.
Al termine della giornata si riaggregano emettendo forti richiami e volando velocemente tra gli alberi. Tornano quindi ai loro posatoi subito dopo il tramonto e vi rimangono fino al mattino successivo.
Riproduzione
Le cocorite sono pappagalli monogami che si riproducono all’interno di ampie colonie entro il loro habitat. Si sono osservati accoppiamenti al di fuori della coppia, probabilmente per fare in modo che la femmina riceva più aiuto nel crescere la nidiata.
Il periodo di riproduzione delle cocorite può avvenire in qualunque momento dell’anno, anche se lo fanno con maggiore frequenza quando c’è abbondanza di semi: nell’Australia settentrionale ciò avviene durante l’inverno, mentre nell’Australia meridionale avviene durante la primavera e l’estate. I parrocchetti ondulati si possono riprodurre anche dopo le stagioni delle piogge perché la crescita dell’erba dipende dalla presenza di acqua.
Le cocorite costruiscono il nido in cavità preesistenti che si trovano su tronchi e alberi di eucalipto. Possono costruire diversi nidi sullo stesso ramo a soli 3-5 metri di distanza l’uno dall’altro. I nidi vengono foderati con polvere di legno, escrementi e qualunque altro materiale soffice ci possa essere a disposizione.
Sono le femmine di cocorita a scegliere i siti di nidificazione e a covare le uova, mentre i maschi trascorrono la maggior parte del tempo a procacciare il cibo fino a quando i pulcini non hanno messo le piume. I genitori spesso danno vita a più nidiate una dietro l’altra.
Conservazione
Sembra che le cocorite siano riuscite a sopravvivere a notevoli cambiamenti degradanti avvenuti in diverse aree del territorio australiano, e addirittura il loro numero potrebbe essere aumentato grazie all’aumento delle fonti d’acqua dovuto alla costruzione di dighe e pozzi artesiani.
Tuttavia la cocorita è preda dei gatti selvatici: questo comporta che la specie sia in declino in quelle aree dove è meno diffusa in partenza. Un’altra minaccia per la cocorita è costituita dall’allevamento intensivo di animali erbivori, che può causare una perdita di semi e germogli di cui esse si nutrono. Anche il caldo eccessivo e gli incendi spontanei possono causare considerevoli perdite di territori dove questi pappagallini si procurano il cibo.
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