Cocorita o parrocchetto ondulato (Melopsittacus undulatus) addomesticata
- Nome: Cocorita o parrocchetto ondulato (Melopsittacus undulatus)
- Lunghezza media: 18-20 cm
- Peso: 22-32 g
- Quanto vive: 7-15 anni
- Origini: Australia
- Quante uova depone: 4-8
- Tempo di incubazione: 18 giorni
- Età di involo: 30 giorni
- Raggiungimento della maturità sessuale: 3-4 mesi
- Rumorosità: non è particolarmente rumorosa in quanto a volume, ma le vocalizzazioni possono essere persistenti nel tempo
- Carattere: molto sociale, vivace e simpatico, questo uccellino è facilmente addomesticabile. Pappagallo adatto a chi ha poca esperienza
- Abilità: uno dei migliori pappagalli parlanti, in grado di imparare un elevato numero di parole e di fischiare piuttosto bene
- Bisogno di attenzioni: in quanto uccello molto sociale bisogna evitare di tenerlo isolato, è quindi opportuno riservargli le opportune attenzioni o trovargli un compagno. Ha una forte necessità di volare
- Cosa mangia: dieta a base di estrusi integrata con frutta, verdure e semi. Leggi la sezione Alimentazione per maggiori dettagli
- Prezzo indicativo: da 15€ a 50€
Aspetto e Caratteristiche Fisiche
Cocorita (Melopsittacus undulatus) o anche erroneamente cocorito, è il nome comune del parrocchetto ondulato, uno dei pappagalli più conosciuti al mondo, nonché uno dei più piccoli. Questo pappagallino è anche tra i più popolari pappagalli addomesticati.
Fin dalla sua introduzione in cattività, la cocorita è stata allevata in una varietà di mutazioni, tra cui bianco, blu, giallo, viola, verde oliva e grigio. Questi colori inusuali possono essere individuati negli stormi selvatici quando si sono ricongiunti con degli uccelli fuggiti dalla cattività. In natura questi pappagallini sono verdi e gialli, con una piccola macchia blu sulle guance.
Il maschio ha la cera blu acceso, quella della femmina invece è generalmente azzurro chiaro o brunastra. I giovani parrocchetti ondulati sono simili agli uccelli adulti ma hanno un piumaggio più opaco, il bulbo oculare marrone scuro anziché bianco o giallo e la cera è rosa. Per informazioni più dettagliate sul riconoscimento delle cocorite, leggi la nostra guida per riconoscere il sesso di un Melopsittacus undulatus.
Carattere e Comportamento
La cocorita è spesso sottovalutata come pappagallo da compagnia: ha un carattere che la rende facilmente addomesticabile e può diventare un leale, amorevole piccolo amico per un proprietario paziente. Le cocorite sono uccelli sociali e una vita di isolamento non è sicuramente salutare per loro. I pappagalli alloggiati insieme rimangono amichevoli se vengono date loro abbastanza attenzioni.
Questi graziosi pappagallini vanno d’accordo con i bambini, purché questi siano rispettosi nei loro confronti: il Melopsittacus undulatus infatti può facilmente diventare vittima di un bambino manesco, per questo è sempre consigliabile la supervisione di un adulto. Inoltre, anche se il becco di questo pappagallino non è potente come quello di altri pappagalli, può comunque far male a delle piccole dita sensibili.
C’è differenza di comportamento tra maschio e femmina?
Di solito non ci sono grandi differenze nel comportamento di parrocchetti ondulati maschi e femmine: entrambi vocalizzano, mangiano e socializzano nello stesso modo ed entrambi possono essere tranquilli o aggressivi a seconda dell’umore, della personalità del singolo individuo e della situazione. Le femmine hanno una voce più forte e più acuta rispetto ai maschi, tendono inoltre a strillare di più.
Come interpretare il linguaggio del corpo di una cocorita
Perché la cocorita rigurgita?
Se la tua cocorita rigurgita i semi, non dare per scontato che sia malata, si tratta infatti è un comportamento naturale dei maschi rivolto verso le femmine; quando è una femmina a rigurgitare significa invece che ha una grande necessità di accoppiamento la quale non viene però soddisfatta. A volte il rigurgito viene rivolto a un oggetto o anche al proprietario stesso: questo è un forte segnale di affetto. Prima di rigurgitare la cocorita ondeggia la testa e allunga il collo, altro segnale che conferma che si tratta di affetto e non malessere.
Al contrario, un pappagallo malato vomita senza ondeggiare la testa, mostrando anche sintomi come escrementi più liquidi o scoloriti rispetto al solito, una postura curva con piume arruffate, coda in disordine o letargia. Se il rigurgito dovesse essere accompagnato da questi sintomi o da altri comportamenti sospetti, consulta subito un veterinario.
Cocorita che muove la testa su e giù
In natura quando un maschio ondeggia la testa su e giù, movimento che spesso è accompagnato da vocalizzazioni, significa che sta corteggiando una femmina; tuttavia le cocorite che vivono in ambiente domestico lo fanno anche in altre occasioni, per esempio quando vogliono ricevere attenzioni, essere nutriti o quando sono felici ed eccitati.
Occasionalmente anche le femmine muovono la testa in questo modo, ma di solito sono i maschi che assumono questo comportamento. Anche i pulli di cocorita fanno spesso questo movimento, comunicando che sono affamati.
Temperatura
Quando alza le ali mentre si appollaia e solleva le piume attorno alla cera, significa che la cocorita ha caldo; se la sensazione di calore diventa eccessiva allora la cocorita apre il becco e ansima. Assicurati sempre che ci sia un’area ombreggiata nella gabbia in cui possa rinfrescarsi.
Una cocorita seduta e rannicchiata sul suo trespolo invece, con le piume piegate verso l’alto, vuol dire che sta soffrendo il freddo. Spostala in una stanza più calda della casa o, se sta in una voliera all’esterno, crea un riparo che la tenga al caldo.
Sbattito d’ali
Se una cocorita sbatte le ali violentemente, a volte anche sollevandosi dal trespolo e spargendo ovunque gusci di semi e piume, significa semplicemente che ha bisogno di scaldare i muscoli e dare una smossa alle ali dopo un lungo periodo di riposo, questo comportamento infatti avviene spesso al mattino dopo il risveglio.
Comportamento nel periodo di riproduzione
Durante questo periodo (che in cattività non è necessariamente definito da uno specifico momento dell’anno), entrambi i sessi possono diventare più territoriali e aggressivi: con l’aumento degli ormoni le femmine possono diventare particolarmente sensibili e potresti ritrovarti la sorpresa di un pappagallo normalmente mansueto che tenta improvvisamente di beccarti la mano. Fortunatamente però il becco delle cocorite non è particolarmente forte e robusto, quindi il pericolo che possa farti davvero male è molto poco.
Quando i parrocchetti sono in questa fase sentono anche il bisogno di accoppiarsi e, se non c’è nessun compagno disponibile, tendono a scegliere giocattoli, cibo o anche il loro proprietario come centro dei loro bisogni sessuali. Nel caso il parrocchetto dovesse provare a soddisfare le sue necessità con te, potresti scoraggiarlo rimettendolo delicatamente nella sua gabbia, inoltre anche rimuovere potenziali siti di nidificazione può aiutare a riportare le cose alla normalità. Il consiglio che ti diamo è comunque sempre quello di tenere dei pappagalli in coppia senza preoccuparti di non essere tenuto in considerazione: con un buon lavoro di socializzazione vedrai che riceverai tanto affetto dai tuoi amici pennuti.
La fase ormonale dura in genere da tre a sei settimane.
Qualità e Abilità
Le vocalizzazioni sono una delle caratteristiche che definiscono maggiormente le cocorite, questi pappagallini si esprimono infatti con dolci armonie sonore che portano sempre gioia e felicità ai loro proprietari.
I parrocchetti ondulati inoltre, così come i pappagalli cenerini, imitano molto bene la voce umana e imitatori della voce umana; è anche vero però che se la tua cocorita vive con altri pappagalli sarà più difficile farle imparare delle parole. Nonostante ciò, il nostro consiglio è quello di non essere egoista e fare in modo di avere almeno una coppia, un pappagallo felice è sempre meglio di un pappagallo parlante.
Cure e Bisogni
Le cocorite sono pappagalli relativamente facili da gestire, ma questo non significa che puoi portarne una a casa e poi dimenticartene. Purtroppo questi adorabili uccellini vengono spesso sottovalutati, sia per le piccole dimensioni che per il costo particolarmente basso, quando in realtà possono essere dei fantastici compagni di vita. Vediamo insieme cosa fare per prendersi cura di un Melopsittacus undulatus.
Esercizio fisico
L’esercizio fisico è una delle cose più importanti per mantenere felice e sana una cocorita, procurale una varietà di posatoi, giocattoli su cui arrampicarsi e una gabbia spaziosa, così che possa mantenersi in forma. Non dimenticarti inoltre di darle la possibilità di volare regolarmente, in quanto è un bisogno assolutamente necessario da soddisfare.
Prima di far volare una cocorita per la stanza però, è importante prendere alcune precauzioni:
- Assicurati che tutte le porte di ingresso e le finestre siano chiuse, eviterai così il rischio che il pappagallo voli via
- Copri tutte le finestre e gli specchi in modo da evitare collisioni contro il vetro
- Rimuovi altri animali domestici come cani e gatti dalla stanza
- Rimuovi eventuali piante velenose
- Spegni il ventilatore da soffitto se ne hai uno
- Assicurati che non ci siano superfici particolarmente calde come un termosifone
- Rimuovi o copri eventuali contenitori profondi con acqua o altri liquidi come per esempio un acquario
- Proteggi o scollega i cavi elettrici e rimuovi tutto ciò che potrebbe nuocere al tuo pappagallino se dovesse masticarlo
È sempre meglio evitare di lasciare i pappagalli incustoditi quando sono fuori dalla gabbia, essi infatti sono animali curiosi e giocherelloni che possono facilmente finire in situazioni pericolose. Comunque prima di lasciar volare il tuo parrocchetto per la stanza, assicurati che sia ben addestrato a salire sul tuo dito e a rispondere al tuo richiamo.
Giochi per la cocorita
I pappagalli adorano i loro giocattoli, essenziali per impedire che si annoino così come per stimolarli mentalmente e aiutarli a mantenere una buona forma fisica, qualunque cosa non tossica che sono in grado di masticare li intratterrà per ore.
Sistema due o tre giocattoli nella gabbia e cambiali a rotazione, per esempio ogni settimana, così che il parrocchetto non si annoi; ma non esagerare riempiendo la gabbia così tanto da rendere difficili i movimenti e il volo al suo interno.
Alle cocorite piace arrampicarsi, per fare felice la tua potresti metterle a disposizione una spirale di corda o una scala di legno; quest’ultima ha inoltre il vantaggio di poter essere rosicchiata. Un’ulteriore aggiunta che sarà molto apprezzata dalla tua cocorita sono i giochi colorati e dotati di parti mobili o masticabili.
Un altro tipo di gioco semplice ma molto apprezzato è l’altalena, che si può trovare in diversi stili; montane una per il tuo parrocchetto ondulato e vedrai come si divertirà a dondolare una volta che ha imparato. A volte potrà anche dormirci sopra.
Non dimenticarti dei giochi per foraggiare che, simulando le difficoltà nel procurarsi il cibo in natura, stimolano l’intelligenza dei parrocchetti.
Ci sono infine le palestre portatili, che ti permettono di intrattenere la cocorita mentre sta con te anche quando ti sposti in diverse stanze della casa. Le palestre sono di solito composte da diversi tipi di giochi: corde verticali, giocattoli colorati, parti in legno masticabili. scale e anche ciotole per il cibo. Prima di fare la tua scelta assicurati che sia costruita con materiali sicuri, durevoli e che sia facile da pulire.
Fare il bagno
In natura fare un bagno toglie la polvere dalle penne e, sebbene una cocorita che vive in casa non abbia questa necessità, un bel bagnetto la può aiutare a rinfrescarsi nelle calde estati o anche semplicemente farla divertire. Se non metti a disposizione un recipiente per fare il bagno dentro la gabbia, è probabile che il pappagallo usi le ciotole con l’acqua da bere per lavarsi, sporcandola e probabilmente contaminandola con i suoi escrementi.
Il contenitore per fare il bagno può anche essere esterno alla gabbia, basta anche una semplice ciotola d’acqua posta sul pavimento; così facendo però dovrai vedertela con parecchi schizzi e acqua, dovresti quindi scegliere un posto adatto e prendere qualche precauzione per ridurre al minimo il lavoro di pulizia dopo il bagno.
Sia che il recipiente si trovi dentro che fuori dalla gabbia, fai in modo che sia stabile, altrimenti il pappagallo potrebbe impaurirsi.
Un’alternativa al recipiente d’acqua possono essere delle foglie bagnate come lattuga, basilico e prezzemolo che sono tra le preferite di questi parrocchetti: essi vi si rotoleranno sopra traendone molto piacere, proprio come fanno nel loro habitat in Australia, dove si rotolano nell’erba bagnata dalla rugiada nel primo mattino.
Una seconda alternativa è farsi accompagnare dalla cocorita direttamente sotto la doccia, stando però attenti all’acqua calda che anzi, dovrebbe essere fresca; potrebbe essere di aiuto un trespolo per doccia come questo. Questa soluzione richiede tuttavia molta fiducia da parte del pappagallo, un tipo di rapporto raggiungibile solo con tempo e pazienza.
Evita di usare un nebulizzatore perché la tua cocorita inalerà le particelle d’acqua che provocheranno starnuti e disagio.
Quando serve fare il bagno?
Le cocorite si lavano quando vogliono, imparerai col tempo a capire i loro desideri a riguardo. Alcune persone mettono il recipiente per il bagno nella gabbia ogni settimana e i loro parrocchetti ci saltano dentro, altri affermano invece che i loro pappagallini non fanno mai il bagno; come detto tante volte, ogni pappagallo è un individuo a sé, non c’è una regola precisa.
Osserva il tuo Melopsittacus undulatus e capirai di cosa ha bisogno: se sguazza nelle ciotole dell’acqua da bere è un segno piuttosto chiaro; dovrai poi essere te a creare una routine.
Temperatura dell’acqua
L’acqua del bagnetto o della doccia dovrebbe essere sempre fresca o tiepida, non usare acqua che viene dal frigorifero o, se lo fai, lasciala riscaldare a temperatura ambiente. Allo stesso modo evita anche acqua troppo calda.
Problemi di salute e malattie comuni
Quasi tutti gli uccelli sono molto bravi a nascondere segni di malattia, ferite e debolezza in quanto in natura questo è un meccanismo di difesa contro i predatori, che spesso scelgono come preda gli individui più deboli. Una volta che avrai preso familiarità con i comportamenti della tua cocorita tuttavia, ti sarà più facile capire quando qualcosa non va, senza dover necessariamente diagnosticare in modo preciso una malattia o patologia. Nel caso di più pappagalli all’interno di una voliera cogliere i sintomi in un singolo individuo è più difficile, quindi se questo è il tuo caso devi prestare ancora maggior attenzione.
Una volta accertato che il pappagallo ha qualcosa che non va, non indugiare a consultare un veterinario sperando di trovare una soluzione gratuita su qualche forum o gruppo social; quello di cui hai bisogno è il consulto di un esperto veterinario aviario, le cui spese vanno tenute in conto ancor prima di portare un volatile a casa.
Alimentazione: cosa mangiano le cocorite?
Se si sceglie una dieta a base di estrusi, questi dovrebbero comporre circa il 75-80% dell’alimentazione, da integrare poi con frutta, verdura e semi occasionali. In caso non si ricorra a una dieta basata sugli estrusi, sarà molto importante assicurarsi di fornire un’alimentazione ben bilanciata che garantisca tutte le sostanze nutritive necessarie, magari anche consultandosi con un veterinario aviario.
I parrocchetti ondulati sono uccellini attivi e amano volare, per questo hanno bisogno di reintegrare l’energia spesa; ciò non significa però che una dieta a base di grassi semi sia giusta per loro, anche perché, così come le calopsite, ne possono diventare facilmente dipendenti. Una dieta scadente è infatti responsabile di molti decessi tra le cocorite, prendendo di sorpresa i proprietari più inesperti che le nutrono esclusivamente di mix di semi che, secondo i produttori, coprono tutte le esigenze nutrizionali del pappagallo, cosa che in realtà non fanno!
I semi devono essere freschi, poiché hanno una durata limitata, oltre la quale perdono la maggior parte dei nutrienti; lo stesso problema si verifica quando il seme è stato esposto a luce diretta o troppo calore. Le cocorite amano i semi oleosi e tendono a scartare gli altri tipi di cibo in loro favore, considera però che questi semi sono per loro l’equivalente di patatine fritte e hamburger presi in un fast food. Cerca quindi di non dargliene troppi, circa il 10% della miscela dovrebbe andare.
Alcuni esempi di semi adatti alle cocorite sono amaranto, orzo, grano saraceno, avena, segale, mais dolce, miglio, girasole (in piccole quantità), semi di zucca e sesamo.
Una buona alternativa ai semi secchi sono quelli germogliati, i quali contengono una maggiore varietà di sostanze nutritive. È importante che i semi germogliati non fermentino o non ammuffiscano, in quanto potrebbero far ammalare il tuo pappagallo. Gli stessi semi germogliati possono essere fatti mangiare nell’arco di più giorni, ma devi assicurarti di sciacquarli ogni giorno e di conservarli in un luogo fresco. Se iniziano a odorare di fermentato, alcol o muffa, buttali via perché i batteri e la muffa possono causare seri problemi di salute.
Le verdure sono una componente importante della dieta di una cocorita e vanno fornite quotidianamente e fresche. Tuttavia se gli escrementi dovessero diventare acquosi, vorrebbe dire che probabilmente sono stati dati troppi cibi freschi, problema facilmente risolvibile eliminandoli dalla dieta per un giorno o due. Tra le verdure, legumi e foglie verdi adatti alla cocorita ci sono melanzane, barbabietole, broccoli, cavoletti di Bruxelles, carote, cavolfiore, sedano (solo steli), bietole, zucchine, cetrioli, finocchi, cavoli, prezzemolo, piselli verdi e gialli, peperoni di ogni tipo (anche piccanti), zucche, ravanelli, verza, spinaci, patate dolci, mais dolce, pomodori (maturi), basilico, erba cipollina, dragoncello, lenticchie e ceci.
La frutta è importante e salutare, ma non esagerare con i frutti molto ricchi di zucchero, piccole quantità un paio di volte alla settimana possono andare. Ecco una lista di frutta adatta alla cocorita: mela (senza semi!), banana, mirtilli, ciliegie (senza nocciolo, ribes (nero, rosso e bianco), uva (senza semi), guaiava, kiwi, mango, melone, gelso (sia frutto che foglie), nettarine (senza nocciolo), arance e affini (clementine, mandarini ecc.), papaie, frutti della passione, pesca (senza nocciolo), pere (senza semi!), cachi (solo quelli maturi), ananas, prugne, lamponi e fragole.
L’acqua della cocorita dovrebbe essere cambiata ogni giorno, anche se la ciotola è protetta da piume ed escrementi, poiché l’iperattività di questi pappagallini inevitabilmente getterà polvere, gusci vuoti e piume nell’acqua. Inoltre, come spiegato sopra, può capitare che una cocorita usi la ciotola per bere come vasca da bagno, sporcandola ancora di più.
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Alloggiamento
Come prima cosa, ricordati che la gabbia deve essere comprata prima di portare il pappagallo a casa, non pensare di preparare un alloggio temporaneo e comprare la gabbia in seguito.
Come seconda cosa, non commettere l’errore di pensare che per piccoli pappagalli come le cocorite sia sufficiente una gabbia piccola: le cocorite infatti sono per natura grandi volatori e hanno bisogno di una gabbia spaziosa in cui possono volare, per questo deve essere sviluppata principalmente in lunghezza piuttosto che in altezza.
Le misure minime consigliate sono 70x50x50 cm con sbarre orizzontali e una distanza tra di esse di 1,3 cm. Si possono provare gabbie con forme diverse (ma non tonde), tuttavia quelle rettangolari sono probabilmente la scelta migliore per favorire il volo orizzontale di questi pappagalli. L’acciaio inossidabile è una buona scelta di materiale, in quanto metallo sicuro e non tossico. Noi ti consigliamo questa voliera per cocorite.
I parrocchetti ondulati preferiscono avere un muro dietro almeno un lato della gabbia così da poter creare una “zona sicura”. Posiziona la gabbia lontana dalle finestre e dalla luce solare diretta, evita inoltre di metterla vicina alla cucina per non esporre i pappagalli a calore eccessivo o fumi e vapori per loro nocivi.
Comprare una cocorita
La cocorita è molto comune e facile da reperire, pappagallo perfetto per chi vive in un appartamento o con dei bambini piccoli, per chi ha poco spazio, vuole spendere poco e per chi non ha esperienza con gli uccelli.
Non commettete però l’errore di sottovalutare questo grazioso uccellino, non è un animale da rinchiudere in una piccola gabbia, osservandolo ogni tanto e fornendogli le attenzioni appena indispensabili per la sopravvivenza. Troppi di questi pappagalli muoiono prematuramente a causa di proprietari irrispettosi, disinformati o noncuranti.
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