Vespertilio Bruno (Myotis lucifugus)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Phylum: Chordata
- Classe: Mammalia
- Superordine: Laurasiatheria
- Ordine: Chiroptera
- Sottordine: Microchiroptera
- Famiglia: Vespertilionidae
- Sottofamiglia: Myotinae
- Genere: Myotis
- Specie: M.lucifugus
Endangered (In Pericolo)
Descrizione – Identificazione
La pelliccia del vespertilio bruno (Myotis lucifugus) è lucida e varia nel colore dal marrone scuro, marrone dorato, al marrone oliva o rossastro. Sono stati osservati anche degli esemplari albini. Il pelo sul ventre è più chiaro. Le membrane alari e interfemorali sono quasi glabre e di colore marrone scuro o nero. Il trago è smussato e di altezza media. Quando sono piegate in avanti, le orecchie sono piccole e di solito non si estendono oltre il naso. Gli arti anteriori e posteriori hanno cinque metapodi. Il piede posteriore ha peli che si estendono oltre le dita dei piedi.
Il cranio possiede alcune caratteristiche distintive. Il vespertilio bruno è privo di una cresta sagittale, ha un rostro accorciato, 38 denti e la fronte ha il profilo di una curva ascendente. Inoltre la scatola cranica, quando osservata da dietro, è schiacciata e dalla forma quasi circolare.
Il vespertilio bruno pesa tra i 5 e i 14 grammi. La lunghezza varia tra i 60 e i 102 mm e l’apertura alare tra i 222 e i 269 mm. L’avambraccio, compresi gli artigli, misura da 33 a 41 mm, mentre la lunghezza della coda misura da 28 a 65 mm. La misura dei piedi è compresa tra gli 8 e i 10 mm di lunghezza, quella delle orecchie varia invece tra gli 11 e i 15,5 mm. Il trago misura 7-9 mm. Questi piccoli pipistrelli marroni sono in grado di volare ad una velocità che raggiunge i 35 km/h, ma in media la sua velocità di volo è di 20 km/h. Le femmine sono più grandi dei maschi, soprattutto durante l’inverno.
Distribuzione e Habitat
Il vespertilio bruno utilizza quattro tipi di rifugi o posatoi: per il giorno, per la notte, per i cuccioli e per il letargo. Le posizioni vengono scelte sulla base della presenza di temperature ambientali stabili. I posatoi possono trovarsi anche, ma non solo, su edifici, alberi, pali di legno e sotto le rocce.
I posatoi diurni sono colpiti da poca o nessuna luce solare, forniscono un buon riparo, e in genere sono rivolti verso sud-ovest.
I posatoi notturni vengono scelti in spazi ristretti, dove grandi concentrazioni di pipistrelli possono raggrupparsi insieme, in modo da aumentare la temperatura dell’ambiente. Queste aree vengono occupate principalmente quando la temperatura è inferiore ai 15°C. I rifugi notturni di solito sono lontano da quelli diurni, questa accortezza serve sia a diminuire l’accumulo di feci nei rifugi per il giorno, che a evitare di segnalare la propria posizione ai predatori.
Entrambi sono abitati in primavera, estate e autunno, mentre durante l’inverno vengono utilizzati i siti di svernamento.
I rifugi per i cuccioli sono simili a quelli diurni, ma sono più caldi rispetto alla temperatura ambiente. Di solito sono occupati solo da femmine e dalla loro prole. Le femmine usano lo stesso rifugio ogni anno.
I rifugi per il letargo possono essere condivisi con i pipistrelli della specie Myotis yumanensis. Questi rifugi di solito includono miniere o cave abbandonate, dove la temperatura è costantemente sopra lo zero e l’umidità è alta. Le popolazioni di pipistrelli che vivono più a settentrione entrano letargo all’inizio di settembre e ne escono a metà maggio. Le popolazioni meridionali invece vanno in letargo da novembre e fino a metà marzo. Il Vespertilio Bruno non migra molto lontano durante il cambio delle stagioni.
Il vespertilio bruno abita le terre boschive in prossimità di acqua, ma alcune sottospecie si possono trovare anche in climi secchi dove l’acqua non è facilmente disponibile. In questi habitat, l’acqua potabile è fornita dall’umidità sulle pareti delle caverne o dalla condensa che si forma sul loro pelo.
Comportamento
Il vespertilio bruno è principalmente un pipistrello notturno ed emerge dai suoi posatoi al crepuscolo. La maggior parte di questi pipistrelli ritorna al posatoio verso le quattro o cinque del mattino, ed entra di solito in torpore giornaliero.
Durante l’inverno, la durata del letargo dipende dalla quota a cui si trovano e dalla posizione dei rifugi. Inizia di solito tra settembre e novembre e finisce tra marzo e maggio. Gli esemplari giovani rimangono attivi più a lungo in autunno in modo da accumulare una scorta di grasso per passare l’inverno.
Il vespertilio bruno non migra molto lontano nella ricerca di un rifugio per l’inverno, non viaggia infatti per distanze superiori a circa 160 chilometri. Questa specie non mostra territorialità nei luoghi in cui riposa, tant’è che sono state registrate grandi colonie formate da ben 300.000 pipistrelli. Durante il letargo, il vespertilio bruno si sottopone a ripetuti periodi di torpore che dura da 12 a 19 giorni, ma possono rimanere in questo stato anche fino a 83 giorni. I segnali per la fine del letargo includono le condizioni meteorologiche della zona in cui si trovano e il risveglio dei pipistrelli vicini.
La temperatura corporea di questi piccoli pipistrelli marroni varia notevolmente: può scendere fino a 6,5°C e arrivare fino a ben 54°C senza che l’animale subisca alcun danno. Il vespertilio bruno mette da parte 13 distinti tipi di grasso marrone, che gli consente di produrre calore in modo rapido ed efficiente durante il risveglio dal torpore del letargo.
Il Myotis lucifugus occultus può aumentare la concentrazione delle urine al fine di sopportare meglio lo stress idrico in condizioni di scarsa umidità, quando le fonti d’acqua sono limitate. Questa sottospecie è l’unica conosciuta che sia in grado di farlo, anche se la maggior parte delle sottospecie di Myotis lucifugus possiedono una limitata capacità di regolare la concentrazione delle urine. In generale questi pipistrelli vivono nelle immediate vicinanze di fonti d’acqua.
Il vespertilio bruno passa una grande quantità di tempo ogni giorno a pulirsi e lisciarsi il pelo utilizzando gli artigli, mentre usa la lingua e i denti per pulire le membrane alari.
Alimentazione
Il vespertilio bruno è un efficiente predatore di insetti, soprattutto quando questi sono a chiazze e a distanza ravvicinata (circa meno di un metro). Questo pipistrello si nutre in genere di sciami di insetti, risparmiando tempo ed energia per ricercare cibo. Non ci sono prove che indichino la protezione del territorio di caccia, ma c’è la tendenza da parte dei singoli pipistrelli a tornare alle zone dove hanno già avuto successo nel trovare cibo.
Il vespertilio bruno seleziona gli insetti di cui cibarsi a seconda della loro disponibilità. In presenza di grandi sciami di insetti in accoppiamento, questi pipistrelli si concentrano su una o due specie per nutrirsi, ma quando gli insetti sono dispersi, i pipistrelli sono meno selettivi e si nutrono di più specie. Il fabbisogno alimentare delle femmine in allattamento aumenta e le femmine in gravidanza o in allattamento di solito si cibano di insetti più grandi rispetto ai maschi o alle femmine non gravide. Normalmente questi pipistrelli si nutrono di insetti la cui lunghezza varia da 3 a 10 mm, e tipicamente mangiano la metà del loro peso corporeo al giorno (quando sono attivi), mentre le femmine in allattamento mangiano circa il 110% del loro peso corporeo ogni notte.
Il vespertilio bruno mastica e digerisce il cibo in tempi relativamente brevi. Il tasso di masticazione è di sette cicli mascellari al secondo, e gli elementi nutritivi del cibo impiegano solo da 35 a 54 minuti per essere assorbiti dal sistema digestivo.
Il vespertilio bruno utilizza la ecolocalizzazione FM emettendo ampi impulsi da 80 a 40 kHz verso il basso, la cui durata varia da 1 a 5 millisecondi. Queste lunghezze d’onda rilevano più accuratamente le prede che misurano da 3 a 8 mm, e il vespertilio bruno consuma insetti che misurano mediamente da 3 a 10 mm. Gli stessi impulsi FM vengono utilizzati per determinare la posizione degli insetti sia in volo che stazionari. Il tasso con cui vengono emessi gli impulsi durante l’inseguimento è di 200 al secondo. Viene emesso un impulso ad alta frequenza durante l’avvicinamento ad una zona di atterraggio. Questi pipistrelli catturano gli insetti in volo nelle zone boschive, campi e sopra l’acqua, ma anche sopra la sua superficie. La maggior parte dell’attività sopra l’acqua avviene tra 1 e 2 m sopra la superficie.
Gli insetti acquatici compongono la maggior parte della dieta di questi mammiferi volanti, in particolare i moscerini. Quando disponibili, i coleotteri sono facilmente individuati tramite l’ecolocalizzazione e catturati. La loro dieta comprende anche tricotteri, falene, efemerotteri, crisopidi, e, occasionalmente, le zanzare.
Riproduzione
L’accoppiamento avviene in due fasi: attiva e passiva. Durante la fase attiva, entrambi i partner sono svegli e vigili. Nella fase passiva, i maschi si accoppiano con pipistrelli in torpore di entrambi i sessi: durante questa fase circa il 35% degli accoppiamenti è di natura omosessuale. L’accoppiamento è casuale e promiscuo. Le femmine nella fase attiva di solito si accoppiano con più di un maschio. In entrambi i tipi di accoppiamenti i maschi si accoppiano con più femmine.
Il raggruppamento di un grande numero di pipistrelli nel rifugio per lo svernamento, si verifica durante la tarda estate e l’autunno e l’attività diminuisce con il calare della temperatura. Questo raggruppamento di pipistrelli ha anche lo scopo di mostrare ai giovani quali sono i luoghi ideali per il letargo. Verso la fine di luglio, i pipistrelli che arrivano ai rifugi per il letargo sono maschi adulti e femmine che non hanno ancora trovato un compagno. Le altre femmine e i pipistrelli giovani fanno invece il loro arrivo nei primi di agosto. Quando il vespertilio bruno si ritrova in stormi, può viaggiare per grandi distanze, facendo sì che si mescolino specie provenienti da zone diverse. Durante questo periodo, questi piccoli pipistrelli marroni sono ricettivi alle chiamate dei membri della stessa specie.
L’accoppiamento avviene quando un maschio monta una femmina da dietro. Occasionalmente, il maschio morde la femmina sulla schiena. Dopo che l’atto è avvenuto, il maschio può emettere un richiamo di copulazione per calmare la femmina. I maschi inseminano sia le femmine attive che quelle in torpore. Le femmine di vespertilio bruno ritardano l’ovulazione e i maschi conservano lo sperma per circa sette mesi, tra gli accoppiamenti autunnali e la fecondazione primaverile. I cuccioli nascono e vengono allevati in giugno e luglio dopo un periodo di gestazione della durata di 50-60 giorni. Il maggiore consumo di energia da parte delle femmine si verifica durante l’allattamento e verso la fine della gravidanza. Quando il parto si avvicina le femmine perdono la capacità di termoregolazione del proprio corpo in modo appropriato.
Normalmente, i pipistrelli restano appesi a testa in giù, mentre le femmine che partoriscono invertono la posizione. I cuccioli nascono nella membrana interfemorale, e nasce un solo giovane all’anno. I giovani pipistrelli iniziano a sentire i suoni dopo 2 giorni di vita e sviluppano una sensibilità uditiva simile a quella di un adulto dopo 13 giorni. All’incirca 9 giorni dopo la nascita, i cuccioli sono in grado di termoregolare la temperatura del corpo e dopo tre settimane sono in grado di volare. I cuccioli diventano indipendenti a circa 4 settimane di vita. quando iniziano a volare e riescono a nutrirsi da soli.
Ruolo nell’ecosistema
Il vespertilio bruno ha un notevole impatto sulle popolazioni di insetti intorno ai loro posatoi. I pipistrelli attivi mangiano la metà del loro peso corporeo per notte e le femmine in allattamento mangiano più del loro peso corporeo ogni notte. Uno di questi pipistrelli consuma circa da 3 a 7 grammi di insetti ogni notte.
Tenie e ectoparassiti come le pulci, acari e cimici dei letti sono trasportati dal vespertilio bruno.
I membri di questa specie sono molto studiati e forniscono agli scienziati un modello di pipistrello per testare e studiare molti aspetti di questi animali, tra cui l’ecolocalizzazione, il comportamento sociale, l’alimentazione e l’uso che fanno del proprio habitat. Inoltre, il vespertilio bruno mangia parassiti che trasmettono malattie e consumano i prodotti agricoli. Infine è anche un predatore delle zanzare e altri parassiti che vivono negli habitat umani. Per questi motivi, molte persone decidono di costruire una bat box presso la propria abitazione.
Il vespertilio bruno è soggetto a delle misure di controllo a causa dell’abbondanza della specie. Questi pipistrelli abitano solai, tetti, alberi e altre aree in prossimità degli esseri umani, pertanto i proprietari spendono ingenti somme di denaro cercando di scacciarli da queste aree.
La trasmissione della rabbia agli esseri umani è estremamente rara, e solo una piccola percentuale vespertilio bruno è infettata dalla malattia. Questi pipistrelli sono però comunemente portatori di parassiti come la tenia, le pulci, gli acari e le cimici.
Conservazione
Il vespertilio bruno non è soggetto a nessuna misura di conservazione, questa specie infatti abbonda in tutto il Nord America. Questi pipistrelli prosperano con l’espansione delle popolazioni umane, poiché molti dei loro posatoi o rifugi sono costruiti da essi. Nonostante il loro numero complessivo sia abbondante, alcune popolazioni hanno subito cali demografici a causa delle misure di controllo adottate dall’uomo e dall’accumulo di pesticidi liposolubili nei loro corpi.
I pipistrelli che vivono nelle regioni temperate del Nord America, sono ora minacciati da una malattia fungina denominata sindrome del naso bianco. Questa malattia devasta le popolazioni di pipistrelli nordamericani orientali nei siti ibernazione fin dal 2007. Il fungo, Geomyces destructans, cresce meglio in ambienti freddi e umidi, tipici luoghi scelti dai pipistrelli per lo svernamento. Il fungo cresce su, e in alcuni casi invade, i corpi dei pipistrelli in letargo e sembra disturbare questa fase, causando una perdita debilitante di importanti risorse metaboliche e, di conseguenza, decessi di massa. I tassi di mortalità in alcuni rifugi per il letargo sono arrivati fino al 90%.
I gatti domestici sono diventati abili a catturare i pipistrelli a causa della stretta vicinanza dei posatoi alle abitazioni umane. Molti predatori sfruttano le alte concentrazioni di pipistrelli nei siti in cui si rifugiano. Altri predatori del vespertilio bruno includono topi, gufi, donnole, falchi, serpenti, procioni, e altri piccoli carnivori.
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