Mosca domestica(Musca domestica)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Ramo: Bilateria
- Phylum: Arthropoda
- Subphylum: Tracheata
- Superclasse: Hexapoda
- Classe: Insecta
- Sottoclasse: Pterygota
- Coorte: Endopterygota
- Superordine: Oligoneoptera
- Sezione: Panorpoidea
- Ordine: Diptera
- Sottordine: Brachycera
- Coorte: Cyclorrhapha
- Sezione: Schizophora
- Sottosezione: Calyptratae
- Superfamiglia: Muscoidea
- Famiglia: Muscidae
- Sottofamiglia: Muscinae
- Genere: Musca
- Specie: M. domestica
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Caratteristiche Fisiche
La mosca domestica (Musca domestica) adulta ha corte antenne, un torace grigio con quattro strisce longitudinali scure e un addome grigio o giallo con una linea mediana più scura e una chiazza irregolare color giallastro pallido ai margini laterali anteriori.
L’addome è costituito da 8 segmenti nei maschi e 9 segmenti nelle femmine; in queste ultime i primi 5 segmenti sono visibili dall’esterno, mentre gli ultimi 4 segmenti sono normalmente ritratti e si estendono andando a creare l’ovopositore quando la femmina depone le sue uova. Questo permette alle femmine di seppellire le uova diverse millimetri sotto la superficie.
Le femmine sono leggermente più grandi dei maschi. Come tutte le mosche (Diptera), anche le mosche domestiche hanno solo un paio di ali: il secondo paio è ridotto a bilancieri, che vengono utilizzati per mantenere la stabilità durante il volo. Le ali sono traslucide e si ripiegano dritte quando sono a riposo.
La mosca domestica è lunga da 4 a 8 mm e in media 6,35 mm.
La bocca della mosca domestica assomiglia, come in molte altre specie di mosche, a una spugna. L’elemento più evidente che la compone è il labbro inferiore, o rostro, il quale è stretto e allungato e ha una forma quasi cilindrica; al termine di questo vi sono due lobi carnosi e scanalati che formano una sorta di ventosa, nota col nome di labello o labellum. La superficie inferiore di questi lobi contiene numerose scanalature trasversali che fungono da canali per il cibo liquido: questa infatti è l’unica forma in cui le mosche domestiche possono assumere il cibo.
L’apparato boccale delle larve, invece, è di tipo masticatore più o meno modificato. In generale, questo tipo di apparato boccale presenta alcune appendici allungate che permettono la formazione di un canale alimentare, attraverso il quale viene aspirato il nettare anche da fiori con corolla tubulosa.
Le larve completamente sviluppate sono lunghe da 12 a 13 mm e sono di colore bianco giallastro. I loro corpi sono lisci e lucidi, sono presenti due spiracoli, l’estremità anteriore è appuntita e l’estremità posteriore è smussata. Sull’addome vi sono delle piccole spine, ma sono assenti nei segmenti toracici.
Habitat
La mosca domestica si trova quasi ovunque, soprattutto nelle aree abitate anche gli esseri umani. Si ritiene che abbiano avuto origine nelle regioni temperate dell’emisfero orientale.
Queste mosche vivono sia in aree urbane che rurali, soprattutto dove sono presenti gli esseri umani. Poiché i rifiuti e le feci umane sono il loro luogo favorito per lo sviluppo delle larve, le mosche domestiche sono più legate alle aree urbane. In particolare, i cumuli di sterco, i contenitori dei rifiuti e i mammiferi uccisi sulle strade, sono i migliori ambienti per le larve in cui svilupparsi. Altri luoghi adatti alla riproduzione includono frutta e verdura marcia, brodo vecchio, uova sode e persino la gomma.
Gli habitat della mosca domestica si trovano principalmente nelle regioni temperate; esse sono più abbondanti durante le stagioni calde, ma alcuni adulti possono sopravvivere durante la stagione invernale in zone temperate. Questi insetti sono più attivi e vivono più a lungo tra i 10 e i 26,6 gradi Celsius. Le mosche domestiche adulte sono inattive a temperature inferiori ai 7,2 gradi Celsius e muoiono quando le temperature scendono al di sotto di 0°C o sopra i 44,4°C. Le temperature estreme sono più pericolose per la vita delle mosche quando l’umidità è alta. Le larve che si stanno sviluppando preferiscono temperature tra i 30 e i 35 gradi Celsius.
Alimentazione
Le mosche domestiche sono attratte verso le fonti di cibo dal loro forte senso olfattivo. Il loro apparato boccale simile a una spugna richiede che il cibo venga assorbito in forma liquida o sciolto: le mosche domestiche non possono ingerire particelle di dimensioni superiori a 0,15 mm. I liquidi e gli alimenti disciolti vengono succhiati attraverso le piccole scanalature nel labello, note come pseudo-trachee, o attraverso un canale tra il labbro superiore e quello inferiore.
Per dissolvere il cibo, la mosca domestica deposita su di esso la sua saliva e il contenuto dello stomaco; le macchie color paglia sui cibi possono indicare dove la mosca ha rigurgitato. La mosca domestica deposita sul cibo anche le sue feci, che si presentano come dei punti scuri.
Anche se le mosche domestiche assorbono il cibo attraverso il labello esse sentono il sapore tramite i piedi. Questo è il motivo per cui questi insetti hanno la tendenza a camminarci sopra.
Comportamento
La mosca domestica adulta è un insetto diurno ed è maggiormente attiva durante le ore più calde e secche della giornata, dalle 14 alle 16. Gli adulti sono inattivi durante la notte ma si muovono con la luce artificiale sia durante il giorno che la notte.
La mosca domestica può avere picchi di velocità in volo fino a circa 24 km/h e le sue ali possono battere fino a 1000 volte al minuto, dando così origine al famoso e fastidioso ronzio.
Questi insetti hanno dei range di dispersione piuttosto vari: si possono distribuire in aree dai 27 ai 1080 m negli habitat urbani, e dagli 8 agli 11 km negli habitat rurali. Questa disparità è dovuta alla densa dispersione degli esseri umani in una zona urbana rispetto ad un’ampia dispersione nelle aree rurali. Una mosca domestica è stata registrata percorrere 32 chilometri.
Comportamenti migratori sono stati mostrati dalle larve di mosca domestica, in preparazione per lo stadio di pupa; esse migrano verso zone più fresche e asciutte dell’ambiente in cui sono nate. Nello specifico, le larve preferiscono temperature inferiori ai 15°C, comuni ai bordi dei cumuli di sterco o del terreno che li circonda nelle immediate vicinanze.
Comunicazione e Percezione
I metodi di percezione della mosca domestica includono segnali olfattivi, tattili, visivi e chimici come i feromoni; i sensi olfattivi vengono ampiamente usati ampiamente per trovare cibo: le percezioni chimiche del loro sistema olfattivo creano una risposta elettrofisiologica sulle antenne. I ricercatori hanno osservato i picchi elettrici dovuti alla stimolazione delle cellule olfattive presenti nelle antenne, per determinare se la mosca oggetto dello studio è attirata o respinta da un certo odore. Gli esseri umani hanno tratto vantaggio da questo studio sviluppando repellenti commerciali con odori che le mosche domestiche trovano sgradevoli.
Le mosche domestiche assaporano il cibo attraverso i peli, molti dei quali si trovano sui loro piedi; su tutto il corpo vi sono anche altri peli, utilizzati per percepire i flussi d’aria ed evitare gli ostacoli durante il volo. Gli occhi composti forniscono alla mosca una potente vista e la capacità di riconoscere luci e movimenti. La mosca domestica comunica attraverso i feromoni.
Gli esemplari adulti sono attratti dai terreni o dalle feci animali che possiedono sostanze chimiche, chiamate metaboliti, prodotte da altre larve. Ciò implica un’elevata concentrazione di sostanze nutritive, per cui le larve in quell’area hanno più probabilità di sopravvivere.
Riproduzione
La mosca domestica mostra un sistema di accoppiamento poligenico. I maschi cercano di accoppiarsi con molte femmine e queste ultime cercano generalmente di accoppiarsi con un solo maschio, poiché questo è sufficiente a deporre tutte le uova della sua vita. In rari casi rari le femmine si accoppiano con più di un maschio.
Sia i maschi che le femmine adulti sono in grado di accoppiarsi da quanto hanno rispettivamente 16 e 24 ore di vita. Il processo di accoppiamento è principalmente la responsabilità del maschio. Il rito di corteggiamento comprende l’orientamento, l’atterraggio, lo spiegamento delle ali, alzare le zampe, toccarsi la testa, l’arretramento, l’orientamento dei genitali, il contatto genitale e la copulazione.
La femmina può evitare il maschio in qualsiasi momento, in particolare se si è già accoppiata in precedenza. Il ruolo principale della femmina è quello di decidere se accettare o rifiutare la richiesta di accoppiamento del maschio e lo fa estendendo il suo ovopositore oppure no.
Il processo di accoppiamento inizia quando il maschio penetra la femmina, ogni penetrazione dura da 1 a 9 secondi. La penetrazione può verificarsi sia mentre entrambe le mosche sono in volo che mentre giacciono a terra. L’accoppiamento che si verifica a terra comporta il salto del maschio sulla femmina, mentre quando la penetrazione avviene in volo, entrambe le mosche cadono immediatamente su una superficie.
Mentre ha luogo l’accoppiamento, il maschio apre forzatamente le ali della femmina in modo che stiano in posizione orizzontale; le ali della femmina vibrano e questa vibrazione è spesso accompagnata da un suono rumoroso. Nel momento in cui le ali della femmina si aprono, il maschio colpisce o accarezza la testa della femmina. Le femmine possono evitare la penetrazione muovendosi rapidamente e volando via, e possono evitare le carezze scuotendosi violentemente.
Le femmine possono quindi accettare o rifiutare la copulazione. Una femmina vergine copula prontamente e spinge il suo ovopositore nell’apertura genitale maschile. Una femmina che si è già accoppiata sarà probabilmente più passiva verso la copulazione o reticente.
Tentativi di accoppiamento possono anche verificarsi tra due maschi, poiché alcuni maschi di questa mosca hanno un riconoscimento del sesso incompleto e anche perché le femmine presentano bassi livelli di feromoni sessuali. I maschi possono anche tentare di accoppiarsi con oggetti inanimati: questo è probabilmente dovuto al fatto che gli oggetti con toni scuri innescano l’istinto di accoppiamento nella mosca domestica. La quantità di feromoni sessuali nei maschi non influisce sul successo di accoppiamento.
La mosca domestica si riproduce ad un tasso estremamente elevato rispetto ad altre specie di mosche. Le femmine depositano uova bianche e ovali su feci animali umide, escrementi e spazzatura, preferibilmente esposti alla luce. Una femmina depone circa 500 uova in tutta la sua vita, che verranno deposte in 5-6 gruppi contenenti da 75 a 150 uova, nel corso di 3 a 4 giorni. Le femmine possono deporre tutte le loro uova anche dopo essere state fecondate da un solo maschio. Alla nascita, le larve pesano da 0,008 a 0,02 g.
Le femmine di mosca domestica non sembrano investire molto tempo nella scelta del materiale in cui depositare le uova e, dopo averle depositate, non sembrano avere interesse di prendersene cura o interagire con esse o le larve che nasceranno. I maschi non mostrano alcun istinto paterno.
Ciclo Vitale
Il ciclo vitale della mosca domestica passa attraverso una metamorfosi completa: uovo, larva, pupa e adulto. La mosca domestica sverna o nella fase larvale o allo stadio pupale sotto pile di letame o in altre aree protette. Il clima caldo dell’estate è generalmente ottimale per lo sviluppo della mosca domestica e il ciclo vitale può essere completato in soli 7-10 giorni. Tuttavia, in condizioni non ottimali, il ciclo vitale può richiedere fino a due mesi.
Annualmente nelle regioni temperate possono nascere 10-12 generazioni, mentre nelle regioni subtropicali e tropicali ne possono nascere anche più di 20.
Uova
L’uovo, bianco e di circa 1,2 mm di lunghezza, viene deposto singolarmente ma le uova vengono accumulate in piccoli gruppi. Ogni mosca femmina può depositare fino a 500 uova in diversi gruppi composti da 75 a 150 uova, durante un periodo di tre o quattro giorni. Il numero di uova prodotte è in funzione alla dimensione della femmina che, in sé, è principalmente dovuta a come si è nutrita la larva.
La produzione massima di uova avviene a temperature intermedie, da 25 a 30°C. Spesso, diverse mosche deporranno le loro uova in prossimità le une dalle altre, creando grandi masse di larve e pupe. Le uova devono rimanere umide, in caso contrario non si schiuderanno.
Stadio Larvale
Le larve sono lunghe da 3 a 9 mm, tipicamente di colore bianco crema, di forma cilindrica ma affusolata verso la testa, che comprende una coppia di uncini scuri. Gli spiracoli posteriori sono leggermente alzati e le aperture spiracolari sono fessure sinuose completamente circondate da un bordo ovale nero.
La larva, priva di zampe, emerge dall’uovo in condizioni climatiche calde in 8 o 20 ore. La larva comincia immediatamente ad alimentarsi e si sviluppa nell’area in cui è stato deposto l’uovo.
Quando completamente sviluppata, la larva misura da 7 a 12 mm in lunghezza e ha un aspetto untuoso e color crema. Il letame molto umido favorisce la sopravvivenza delle larve di mosca domestica; la temperatura ottimale per lo sviluppo delle larve è di 35-38°C, anche se la sopravvivenza è maggiore tra i 17 e i 32°C. Le larve completano il loro sviluppo in 4-13 giorni a temperature ottimali, ma impiegano 14-30 giorni a temperature dai 12 ai 17°C.
I substrati ricchi di sostanze nutritive come gli escrementi animali forniscono un eccellente substrato di sviluppo. È sufficiente una piccola quantità di letame perché le larve possano svilupparsi e la sabbia o il terreno contenenti piccole quantità di letame degradato consentono uno sviluppo sotto la superficie. Quando la larva è completamente sviluppata può strisciare fino a 15 metri verso un luogo asciutto e fresco vicino al materiale in cui si è sviluppata e, in seguito, trasformarsi in pupa.
Pupa
La pupa, lunga circa 8 mm, è racchiusa in un involucro formato dall’ultima pelle della larva, che varia nella colorazione passando dal giallo, rosso, marrone e nero man mano che la pupa invecchia. La forma del pupa è piuttosto diversa da quella della larva, in quanto è arrotondata in entrambe le estremità.
La pupa completa il suo sviluppo in due o sei giorni a 32-37°C, ma richiede da 17 a 27 giorni quanto la temperatura è attorno ai 14°C. La mosca emergente esce dall’involucro pupale attraverso l’uso di un organo, chiamato ptilinum, simile a una sacca che si gonfia e restringe alternativamente. Il ptilinum è situato sulla parte anteriore della testa, che viene usata come un martello pneumatico per rompere l’involucro.
Stadio Adulto
La mosca domestica è lunga da 4 a 8 mm e la femmina di solito è più grande del maschio; la femmina può essere distinta dal maschio tramite lo spazio relativamente ampio tra gli occhi (nei maschi, gli occhi quasi toccano).
La mosca domestica è spesso confusa con la mosca cavallina (Stomoxys calcitrans linnaeus) e la Muscina stabulans. Tutti e tre appartengono alla stessa famiglia.
Gli adulti di solito vivono da 15 a 25 giorni, ma possono vivere fino a due mesi; senza cibo sopravvivono solo da due a tre giorni. La longevità è favorita dalla disponibilità di alimenti adatti, specialmente zucchero; l’accesso agli escrementi animali non prolunga la vita adulta e le mosche vivono più a lungo a temperature più fredde.
Prima di poter copulare richiedono cibo e la copulazione può durare solo due minuti come anche anche fino a 15 minuti. La deposizione delle uova inizia da quattro a venti giorni dopo la copulazione. Le femmine hanno bisogno di avere accesso ad alimenti adatti (proteine) per essere in grado di produrre uova e il letame da solo non è abbastanza.
La potenziale capacità riproduttiva delle mosche domestiche è formidabile, ma per fortuna non potrà mai essere sfruttata a pieno. Gli scienziati hanno calcolato che un paio di mosche che iniziano la riproduzione in aprile possono essere progenitori, in condizioni ottimali e se tutte le larve e uova sopravvivono, di 191.010.000.000.000.000.000 mosche entro agosto.
Le mosche sono inattive di notte e utilizzano soffitti, travi all’interno di edifici, alberi e cespugli, diversi tipi di cavi esterni ed erbe come luoghi di riposo notturno. Negli allevamenti di pollame, le aggregazioni di mosche all’aperto si trovano principalmente nei rami e nei cespugli, mentre quasi tutte le popolazioni interne si aggregano generalmente sul soffitto del pollaio.
Secondo uno studio condotto in Texas si può stilare una lista per l’idoneità dei luoghi di riproduzione (in ordine decrescente) come segue: escrementi di cavallo, escrementi umani, letame di mucca, fermentazione della materia vegetale e rifiuti delle cucine. Tuttavia, un altro studio ha rilevato che le strutture contenenti suini, cavalli, pecore, bovini e pollame hanno una differente abbondanza di mosche: le strutture con suini contengono la maggiore quantità di mosche domestiche e i pollai la minore. Anche i cumuli di frutta e verdura buttati, i rifiuti parzialmente inceneriti e il letame parzialmente decomposto sono tra i luoghi fortemente favoriti per la riproduzione.
Rischi per la salute
Le mosche domestiche sono vettori di più di 100 malattie intestinali che affliggono sia uomini che animali e sono anche portatrici malattie causate da protozoi (dissenteria amebica), infezioni batteriche (shigellosi, salmonellosi, colera, rickettsiosi), elminitasi (nematodi, hookworm, Ascaris lumbricoides e Cestodi) e anche di infezioni virali. Queste malattie e parassiti sono contratti dalle mosche attraverso la spazzatura, le fognature e altre fonti di rifiuti.
Le mosche possono anche trasmettere malattie dell’occhio come il tracoma e infettare ferite e pelle con malattie come la difterite cutanea, le micosi, la framboesia e la lebbra. Le larve inghiottite attraverso il consumo di alimenti a volte sopravvivono nell’intestino umano, causando miasi intestinale con sintomi come dolore, nausea e vomito. Circa il 60% delle mosche è portatore di batteri, più comunemente stafilococchi.
Le mosche si sviluppano comunemente in grandi quantità negli escrementi del pollame sotto le gabbie delle galline e questo è un problema serio che richiede controlli. Anche se la mosca domestica non morde, il controllo della sua popolazione è fondamentale per la salute umana e il benessere di molte aree del mondo.
Le problematiche più gravi legate a questo insetto sono il fastidio e i danni indiretti causati dalla trasmissione di potenziale di patogeni (virus, batteri, funghi, protozoi e nematodi) associati alla mosca domestica. Gli organismi patogeni vengono raccolti dalle mosche tra i rifiuti, le fognature e altre sorgenti di sporcizia, per poi essere trasmessi al cibo degli uomini e degli animali attraverso il loro apparato boccale, vomito, feci e parti del corpo esterne contaminate.
Particolare preoccupazione desta il movimento delle mosche dalle feci animali o umane ai cibi che saranno mangiati non cotti dagli esseri umani. Inoltre, quando ingeriti dalle mosche, alcuni agenti patogeni possono essere ospitati nell’apparato boccale per diversi giorni e poi essere trasmessi quando le mosche defecano o rigurgitano. In situazioni in cui manca una struttura idraulica, come le latrine aperte, si possono sviluppare gravi problemi di salute, specialmente se ci sono mercati alimentari all’aperto, ospedali o strutture per macellazione nelle vicinanze.
Ruolo nell’ecosistema e benefici
Nonostante i molti effetti negativi della mosca domestica, essa presenta tuttavia alcuni lati positivi. Il primo vantaggio è derivato dal modo in cui si nutre e il suo ciclo vitale. Poiché la digestione degli alimenti avviene al di fuori del corpo e, durante la fase larvale vive e si nutre di materia organica, le mosche sono insetti decompositori molto importanti: smaltiscono infatti la materia che sta deperendo e restituiscono i nutrienti al terreno.
Le mosche domestiche sono strettamente associate con gli esseri umani, attratte dalle aree urbane e dall’alta densità di rifiuti umani che sono il loro cibo; esse non si legano a molte altre specie: evitano la concorrenza con altre specie di Muscidae cibandosi di feci di diversi tipi di animali. Questi insetti sono però vagamente associati agli scarabei stercorari: essi infatti manipolando gli escrementi disturbano le larve con conseguenze negative sulla riproduzione.
Le larve competono con i funghi per i nutrienti poiché entrambi crescono sugli escrementi. Un particolare ceppo di batteri, Klebsiella oxytoca, è noto per ridurre la crescita dei funghi negli escrementi: questo batterio compete con il fungo per altre sostanze nutritive e rilascia anche sostanze chimiche anti fungine che inibiscono la crescita dei funghi; così facendo questi batteri rendono disponibili più nutrienti per le mosche domestiche. Studi hanno trovato presenza di Klebsiella oxytoca anche sulla superficie delle uova della mosca domestica.
Diverse specie di coleotteri e acari si nutrono della mosca domestica e gli esseri umani possono usare le larve o le pupe per nutrire animali domestici: in Cina, le larve e le pupe delle mosche domestiche possono essere usate come cibo per pesci, pollame, maiali e visoni da allevamento. L’uso di insetti come cibo per animali domestici è un’alternativa economicamente vantaggiosa rispetto ad altre diete tradizionali dei pesci.
Conservazione
Diverse specie di coleotteri e acari sono predatori della mosca domestica, tra cui la specie Carcinops pumilio e Dendrophilus xavieria appartenenti alla famiglia Histeridae, alcune altre mosce e acari quali Glyptholapsis confusa e Macrocheles muscaedomesticae.
In natura l’aspettativa di vita della mosca domestica è tra i 15 e i 25 giorni. Le mosche domestiche sono molto abbondanti e non sono una specie minacciata né in pericolo.
Rimedi contro le mosche domestiche
Le misure di controllo più comunemente utilizzate per le mosche domestiche sono la cura dell’igiene, l’uso di trappole e insetticidi, ma in alcuni casi è stato impiegato anche il controllo biologico, il quale però è ancora in una fase iniziale.
Controllo dell’igiene e delle aree coltivate e di allevamento
La buona igienizzazione è il passo fondamentale in qualsiasi programma di gestione delle mosche. Gli alimenti e i materiali sui quali le mosche possono depositare le uova devono essere rimossi, distrutti in quanto mezzi per la riproduzione o isolati dagli adulti che depositano le uova. Poiché la mosca domestica può completare il suo ciclo vitale in appena sette giorni, è necessario rimuovere il letame bagnato almeno due volte alla settimana, in modo da interrompere il ciclo.
Nemmeno la paglia bagnata deve essere lasciata accumularsi dentro o vicino agli edifici, poiché la paglia è uno dei migliori materiali per la riproduzione delle mosche. Bisogna evitare anche l’accumulo di cibo a terra.
Normalmente, un controllo in un’area di 1-2 km attorno ad un’area abitata impedisce le infestazioni di mosca domestica.
L’uccisione delle mosche adulte può ridurre l’infestazione, ma è necessario eliminare le aree di riproduzione per gestire al meglio questi insetti. Pattumiere e bidoni della spazzatura dovrebbero avere coperchi isolanti ed essere puliti regolarmente; la spazzatura e i rifiuti asciutti dovrebbero essere contenuti in sacchetti della spazzatura di plastica e sigillati. Tutti i recipienti per i rifiuti dovrebbero essere situati il più lontano possibile dall’ingresso delle costruzioni.
Per il controllo nei siti di smaltimento dei rifiuti, l’immondizia deve essere depositata nella stessa zona dei rifiuti inorganici in modo da diminuire l’efficienza dei terreni di riproduzione, oppure dovrebbero essere coperti da uno strato di circa 15 cm di rifiuti inorganici.
Nelle zone con case e aree di lavoro, la copertura o la protezione delle finestre, porte o prese d’aria e dei contenitori per i rifiuti si dimostrano utili a impedire l’accesso delle mosche ai luoghi in cui si possono riprodurre.
Nelle zone agricole, il letame può essere sparso sui campi in modo che si asciughi rapidamente e diventi inadatto alla sopravvivenza delle uova e delle lare.
Trappole
Le trappole per le mosche domestiche possono essere utili in alcuni programmi di controllo se ne vengono utilizzate a sufficienza, se vengono posizionate correttamente e se vengono utilizzate sia all’interno che all’aperto. Le mosche domestiche sono attratte dalle superfici bianche e dalle esche che liberano certi odori.
Negli ambienti chiusi, le trappole a luce ultravioletta attirano le mosche all’interno di un cono invertito o le uccidono con una griglia elettrificata. Dovrebbe essere posizionata una trappola ogni 9 metri di parete all’interno degli edifici, ma non più vicine di cinque metri dalle aree in cui viene preparato il cibo. Le zone raccomandate per il posizionamento all’aperto comprendono gli ingressi dell’edificio, nei vicoli, sotto gli alberi e intorno alle aree in cui dormono gli animali o viene accumulato il letame. Le aperture agli edifici devono essere schermate con zanzariere, negando così l’ingresso alle mosche.
Nelle trappole possono essere usate come esche melassa, zucchero, frutta o carne e spesso vengono utilizzate in combinazione con un dispositivo che cattura le mosche attirate.
Le trappole a luce ultravioletta possono essere utilizzate per stimare i livelli di popolazione, ma servono anche come metodo di controllo non chimico che può essere utilizzato sia in ambienti chiusi sia nelle aree agricole e non. Esse normalmente funzionano elettrificando le mosche che entrano nella trappola, anche se quelle utilizzate nei ristoranti hanno, per questioni di igiene, un pannello appiccicoso.
Le mosche non vengono attirate verso le trappole da una grande distanza, per cui di solito bisogna piazzarne molte per ottenere un risultato accettabile. Le posizioni in cui dovrebbero essere piazzate sono entro 4-8 m dalle entrate ed entro 1,5 m dal pavimento, così da trarre vantaggio dal comportamento di volo delle mosche domestiche. Queste trappole dovrebbero essere attive continuamente, anche se sono più efficaci quando le luci della stanza sono spente.
Controllo biologico
Con l’aumento dell’incidenza di popolazioni di mosca domestica resistenti agli insetticidi, i loro costi crescenti e la crescente preoccupazione della popolazione riguardo ai problemi reali o potenziali associati ad essi, è aumentato l’interesse verso strategie di controllo alternative agli insetticidi.
La soppressione biologica naturale della mosca domestica avviene principalmente a causa di alcuni insetti della superfamiglia Chalcidoidea (Hymenoptera, Pteromalidae), di cui molte specie sono state associate alle mosche domestiche in tutto il mondo. Essi depongono le proprie uova all’interno delle pupe delle mosche, interrompendone il ciclo vitale e dando vita e nuovi parassitoidi.
Il controllo biologico accrescitivo (rilascio periodico dei parassitoidi durante l’inverno e la primavera e, in seguito, dopo la rimozione del letame) che si avvale di insetti parassitoidi allevati ha avuto un grande successo in alcuni caseifici, fattorie e pollai. Le specie più diffuse per la soppressione biologica in Nord America (e utilizzate anche in Italia) sono Muscidifurax raptor, Muscidifurax raptorellus, Sphalangia endius e Sphalangia nigroaenea. Queste diverse specie sono più adatte a seconda delle condizioni: alcune agiscono meglio in condizioni più fredde o più calde, altre parassitano le mosche in prossimità della superficie o più in profondità.
Controllo chimico e con insetticidi
Quando la mosca domestica diventa una grande fonte di problemi negli impianti di produzione delle uova, il controllo di questo insetto viene affidato all’applicazione di prodotti che uccidono gli esemplari adulti e le larve, così da ridurre sia direttamente che indirettamente il numero di mosche adulte. È importante gestire la potenziale resistenza all’insetticida utilizzando a rotazione formule con diverse modalità di azione.
All’aperto, il controllo delle mosche comprende l’uso di acido borico sul fondo dei bidoni, il trattamento delle pareti verticali adiacenti ai bidoni e di altri luoghi di riproduzione con una formula in polvere micro-incapsulata e l’uso di esche per mosche in prossimità delle fonti di cibo degli adulti.
Anche il letame può essere trattato con un insetticida, anche se questo metodo è altamente sconsigliato perché interferisce con il controllo biologico delle mosche, spesso provocando un rialzo della popolazione della mosca domestica. Più comunemente, gli insetticidi (in particolare i regolatori di crescita degli insetti) possono essere dati in pasto al bestiame e i residui negli escrementi inibiscono la riproduzione delle mosche.
Nelle strutture per animali, gli insetticidi vengono spesso applicati sui luoghi di riposo preferiti degli adulti, oppure vengono piazzate esche per avvelenare le mosche adulte con formule solide o liquide.
L’esposizione continua delle mosche agli insetticidi ha portato allo sviluppo di una resistenza verso molti di questi.
All’interno, il controllo chimico delle mosche comprende nebulizzatori automatici, carta moschicida, elettrocuzione e trappole esca che possono essere utilizzati nelle aree con un numero contenuto di mosche.
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