Libellule (Anisoptera) e Damigelle (Zygoptera)
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Ramo: Bilateria
- Phylum: Arthropoda
- Subphylum: Tracheata
- Superclasse: Hexapoda
- Classe: Insecta
- Sottoclasse: Pterygota
- Coorte: Exopterygota
- Subcoorte: Palaeoptera
- Ordine: Odonata
- Sottordine: Anisoptera
- Famiglia: Libellulidae
- Sottofamiglia: Libellulinae
- Genere: Libellula
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Phylum: Arthropoda
- Subphylum: Tracheata
- Superclasse: Hexapoda
- Classe: Insecta
- Sottoclasse: Pterygota
- Coorte: Exopterygota
- Subcoorte: Palaeoptera
- Ordine: Odonata
- Sottordine: Zygoptera
Informazioni generali
Le libellule e le damigelle sono tra gli insetti più affascinanti e belli della Terra.
Essi sono animali molto antichi, tanto che sono stati ritrovati alcuni fossili risalenti al periodo Permiano, ovvero circa 285 milioni di anni fa; i fossili simili alle libellule risalgono a 300 milioni di anni fa (periodo Carbonifero), circa 40 milioni di anni prima comparsa dei dinosauri, e una di queste specie estinte misura più di 70 cm dall’estremità di un’ala all’altra. La più grande delle libellule di oggi non misura più di 19 cm.
Libellule e damigelle appartengono all’ordine Odonata, un nome che deriva dal greco odonto (dente) ed è un riferimento al loro apparato boccale, che è progettato per masticare. Esistono 5746 specie classificate di Odonati in tutto il mondo, di cui circa la metà sono libellule e l’altra metà damigelle; questi insetti si trovano in tutti i continenti tranne nell’Antartide.
L’ordine Odonata si divide in due sottordini: gli Anisotteri (Anisoptera) di cui fanno parte le libellule e gli Zigopteri (Zygoptera) di cui fanno parte le damigelle. La caratteristica primaria che li distingue sono le ali: nel primo gruppo le ali posteriori sono un po’ più grandi di quelle anteriori, mentre nel secondo gruppo hanno tutte la stessa grandezza.
Caratteristiche Fisiche
La più piccola libellula esistente proviene dall’Asia e si chiama Nannophya pygmaea, misura 15 mm e ha un’apertura alare di 20 mm; le damigelle più piccole sono invece quelle appartenenti al genere Agriocnemis, che hanno un’apertura alare di soli 17-18 mm.
Le femmine sono in genere meno colorate rispetto ai maschi, ma la maggior parte delle libellule e delle damigelle mostrano un’appariscente cromia di colori brillanti blu, lavanda, verde, bronzo, scarlatto, rosa, rosso o giallo, a volte anche una iridescente sfumatura come quella di una fiamma. Sono presenti anche strisce e linee o macchie. Anche gli esemplari che espongono i toni della terra possono essere ravvivati da macchie colorate. A volte anche le loro ali, normalmente trasparenti, possono avere delle macchie, linee o strisce colorate.
Testa
La testa degli Odonati è attaccata alla fine di un “collo”, può ruotare ed è quasi del tutto composta dagli occhi e dall’apparato boccale. Gli occhi delle damigelle sono distanziati tra loro, formando un rigonfiamento su ciascun lato della testa, mentre gli occhi delle libellule sono più vicini e spesso si toccano nel mezzo.
Questi insetti posseggono un paio di antenne ma sono corte e sottili, non molto appariscenti.
Occhi
Gli occhi sono così grandi che coprono la maggior parte del viso di questi insetti, riflettono la luce con toni blu brillante, verde, rosso, giallo-arancio, marrone o nero. Si tratta di occhi composti, costituiti da 20.000 a 30.000 sfaccettature chiamate ommatidi, le quali danno loro una visione quasi a 360 gradi.
Libellule e damigelle possiedono anche tre occhi semplici (come quelli delle api da miele), chiamati anche ocelli, i quali sono sensibili all’intensità della luce.
Ali
Le ali degli Odonati sono strette e attraversate da vene che aiutano a rafforzarle; tutte e quattro le ali di entrambi i gruppi di solito hanno una “stigma”, cioè una macchia colorata sul bordo anteriore. Vi però sono alcune differenze nelle ali dei due sottogeneri: le ali posteriori della libellula sono leggermente più ampie rispetto alle ali anteriori, mentre le ali della damigella sono tutte della stessa dimensione.
Le libellule quando sono a riposo tengono le ali orizzontali e perpendicolari al loro corpo. Quasi tutte le damigelle invece, riposano con le loro ali dritte e unite, in linea con il loro corpo. L’unica eccezione è la famiglia Lestidae, che apre le ali come le libellule.
Le damigelle sono meno abili nel volo rispetto alle libellule, anche se rimangono comunque insetti molto veloci e agili. Quando una preda diventa loro bersaglio è condannata: le ali di questi insetti possono battere da 20 a 45 volte al secondo e indipendentemente una dall’altra, dando loro incredibile velocità e agilità. In particolare le libellule sono le campionesse acrobatiche del mondo degli insetti: possono effettuare degli scatti in volo fino a 56 km/h, ruotare di 180 gradi in un istante, volare dritte verso l’alto o tuffarsi in picchiata e librarsi brevemente come un elicottero. Possono anche volare all’indietro.
Addome
L’addome, formato da 11 segmenti detti uriti, è mobile, molto sottile e cilindrico, praticamente uguale per entrambe le specie con la differenza che quello delle libellule appare meno snello.
I maschi hanno quattro appendici sulla punta dell’addome, due di esse sono pterigopodi (o clasper) e utilizzati per trattenere la femmina durante l’accoppiamento, le altre due sono cerci.
Lo sbocco genitale del maschio si trova nel nono segmento, nonostante l’apparato copulatore sia situato nel secondo e nel terzo. L’addome della femmina è generalmente più corto e dilatato e gli organi genitali si trovano nell’ottavo e nel nono segmento.
Zampe
Le zampe hanno una struttura simile in tutte le specie di libellule e damigelle, hanno però delle variazioni nel colore, nella forma e nella lunghezza. Non vengono utilizzate per la locomozione ma piuttosto per catturare e trattenere una preda in volo o per aggrapparsi a un appiglio.
Distribuzione e Habitat
Libellule e damigelle si recano occasionalmente dove vi è acqua salina, ma la maggior parte di esse si trovano ovunque ci sia acqua dolce, che si tratti di un ruscello, uno stagno, un lago, un fiume, una palude o un laghetto da giardino; perfino nelle sorgenti e nei laghi del deserto si trovano esemplari di Odonati.
Ad alcune specie piacciono i flussi d’acqua che scorrono attraverso i boschi di conifere o di latifoglie, mentre altre scelgono habitat nelle praterie o nei terreni erbosi. Altre specie ancora preferiscono l’acqua stagnante o dal flusso lento, mentre altre l’acqua che scorre più velocemente.
È possibile vedere una specie o un’altra praticamente in qualsiasi momento della giornata; alcune, di solito le damigelle, volano in prossimità del suolo mentre cacciano una preda. Ad alcuni Odonati piace posarsi su ramoscelli o steli che spuntano dall’acqua, altri preferiscono boschi ombrosi e altri ancora zone erbose.
Come anche le farfalle, questi insetti devono scaldare i muscoli delle ali prima di prendere il volo, quindi se volete vederne uno cercatelo e immobile su uno stelo o su un ramoscello, mentre si crogiola al calore del sole del mattino o fa tremare le ali per riscaldarle.
Alimentazione
Sia nello stadio larvale che in quello adulto, libellule e damigelle si nutrono voracemente di tutto quello che possono catturare e a cui possono aggrapparsi, siano essi insetti, girini, piccoli pesci e anche altri Odonati. Occasionalmente vengono catturati anche piccoli colibrì.
Le libellule di solito cacciano in volo, prendendo le piccole prede direttamente in bocca e afferrando quelle più grandi con le zampe prima di portarle alla bocca. Le damigelle sono invece più propense a nutrirsi di insetti che trovano nella vegetazione.
Ciclo Vitale
Gli Odonati attraversano una metamorfosi incompleta.
Tutto ha inizio con delle uova fecondate che successivamente si schiudono dando alla luce una libellula o una damigella nel secondo stadio del loro ciclo vitale: essa viene chiamata ninfa e assomiglia agli insetti adulti, ma manca di ali.
La ninfa si nutre e continua a crescere fino a che non raggiunge la terza fase, ovvero lo stadio adulto. Durante il percorso di crescita il corpo completa il suo sviluppo e muta più volte (da 8 a 17), a seconda della specie; dopo ogni muta la ninfa assomiglia sempre di più ai suoi genitori. Con l’ultima muta si avrà un insetto completamente sviluppato e provvisto di ali.
Le ninfe non posseggono la bellezza delle libellule e damigelle adulte: sono piuttosto semplici e dalla forma ovale, sono prive di ali, hanno sei zampe e sono color verde o marrone. Secondo lo scrittore Terry Krautwurst questi insetti potrebbero essere stati disegnati dal creatore di Alien, e in effetti sono creature altrettanto letali: avanzano lentamente sott’acqua cibandosi di tutto ciò che è possibile.
A rendere poi il loro aspetto ancora più raccapricciante vi è un “labbro inferiore” attaccato alla loro testa che funziona un po’ come un braccio umano, con un “gomito” a metà lunghezza e sulla cui punta si trovano degli artigli. Questo labbro viene tenuto piegato sotto la testa e il torace fino a quando improvvisamente, in una frazione di secondo e più velocemente di quanto i nostri occhi possano vedere, viene spinto in avanti e indietro, afferrando una preda e portandola nella bocca della ninfa.
Le larve di libellula si distinguono da quelle di damigella attraverso le branchie che, nel primo caso, sono nascoste nel retto; le damigelle hanno invece tre branchie a forma di foglia che si estendono dall’addome.
Le ninfe, a seconda della specie di appartenenza, rilasciano il loro esoscheletro da 8 a 17 volte per adattarsi alla crescita del loro corpo. Con ogni muta il loro corpo si sviluppa di più, fino a quando è finalmente pronto a respirare l’aria, è in grado di volare e gli organi sessuali sono pronti per l’accoppiamento; a questo punto la larva striscia fuori dall’acqua e si aggrappa saldamente a un supporto, che può essere il fusto di una pianta, un ramoscello o una roccia, per poi mutare per l’ultima volta.
L’esoscheletro della ninfa si divide lungo la schiena e, con un grande sforzo, l’insetto trova la sua via d’uscita. I resti dell’esoscheletro prendono il nome di exuvia ed è possibile trovarne uno ancora attaccato ad uno stelo molto tempo dopo che la libellula o la damigella se ne sono andati.
I minuti dopo quest’ultima trasformazione sono tanto eccitanti quanto critici per gli Odonati: come anche le farfalle e le falene, le ali delle libellule e delle damigelle appena trasformate in insetti adulti non sono funzionanti finché non viene pompato il sangue nelle venature, facendole così distendere e dando loro rigidità; avvenuto ciò le ali dovranno asciugarsi. È proprio in questi momenti che il pericolo è maggiore, poiché gli insetti sono completamente indifesi e rappresentano una facile preda per qualsiasi predatore che passa nelle vicinanze.
Dopo essersi asciugato per un breve periodo, l’insetto è in grado di prendere il volo, anche se lentamente e in modo goffo, rendendo quindi una eventuale fuga una questione basata in gran parte sulla fortuna; una volta asciugati completamente però, gli Odonati diventeranno molto difficili da catturare.
Nei giorni successivi essi mangeranno grandi quantità di cibo e si svilupperà il colore del corpo, dopodiché volgeranno le loro attenzioni al corteggiamento e all’accoppiamento. Se si tratta di un maschio territoriale, controllerà una zona vicino all’acqua e la difenderà contro l’intrusione di altri maschi, lasciando entrare solo le femmine; nelle specie non territoriali invece, i maschi si possono unire ad altri maschi nella ricerca di una femmina. In molte specie di Odonati le femmine rimangono a distanza dalle aree di accoppiamento fino a quando non sono pronte ad accoppiarsi o deporre le uova.
Gli adulti possono vivere fino a circa due mesi, ma in media vivono meno a causa della predazione da parte uccelli, pesci, rane, tartarughe, ragni e altri insetti. Alcune specie, partendo dall’uovo fino all’età adulta, vivono diversi anni, passando la maggior parte del tempo nella forma di ninfa. Una libellula o una damigella adulta non sopravvive all’inverno e lo trascorrerà sotto forma di uovo o di ninfa in acque non congelate.
Riproduzione
Libellule e damigelle sono uniche dal punto di vista riproduttivo, in quanto il maschio è dotato di due serie di organi sessuali; il perché si siano evolute in questo modo non è ancora noto. L’organo riproduttivo principale è si trova nel nono segmento dell’addome e l’organo riproduttivo secondario si trova sul lato ventrale del secondo segmento.
Durante l’accoppiamento, il maschio afferra la femmina per il protorace o la parte posteriore della testa utilizzando le sue due appendici e la tiene ferma.
Poco prima della copulazione il maschio curva l’addome così da poter trasferire gli spermatozoi direttamente dall’organo primario al secondario, la femmina a sua volta arriccia il corpo fino a quando i suoi organi sessuali entrano in contatto con gli organi secondari del maschio. Così facendo gli Odonati danno vita a una forma che assomiglia a quella di un cuore.
Le damigelle si accoppiano mentre sono a terra o aggrappate ad un sostegno, mentre le libellule di solito iniziano l’accoppiamento mentre si trovano in volo, posandosi successivamente per terminarlo. Dopo che l’accoppiamento ha avuto luogo e i genitali si sono separati, a volte il maschio continua a trattenere la femmina, fino a quando essa è pronta a depositare le uova; si ipotizza che questo comportamento abbia luogo per impedire alla femmina di accoppiarsi di nuovo, assicurando in tal modo che sia il proprio sperma a fertilizzare le uova. La libellula maschio è molto competitiva su questo, è nota infatti per estrarre lo sperma delle altre libellule dagli organi della femmina.
Le femmine non sempre depongono subito le uova, e possono produrne migliaia durante la loro vita; alcune specie depongono le loro uova in acqua e altre le depongono sugli steli delle piante acquatiche. Alcune uova svernano in acqua, ma la maggior parte delle specie si schiudono tra una a otto settimane.
Le larve sono chiamate ninfe o naiadi.
Predatori
Libellule e damigelle sono particolarmente vulnerabili ai predatori mentre sono sotto forma di uovo o di ninfa. Una volta che passano allo stadio adulto e sono in grado di volare però, sono molto difficili da catturare.
In acqua le ninfe sono predate da pesci, coleotteri d’acqua, rane e altre specie acquatiche carnivore; fuori dall’acqua libellule e damigelle sono preda di tutto ciò che può catturarle senza che se ne accorgano, ad esempio uccelli canori, uccelli acquatici, grandi insetti (come gli Asilidi) e ragni.
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