Perché i nidi e i pulli dei piccioni non si vedono mai?
Qualsiasi paese o città voi visitiate, è molto probabile che vediate piccioni ovunque: essi sono infatti gli uccelli urbani più diffusi al mondo. Ma vi siete mai chiesti perché, o avete mai fatto caso al fatto che non ci sia traccia dei nidi e dei pulli?
Ci sono piccioni dal piumaggio grigio, bianco, nero e marrone che si stanno appollaiati o camminano, ondeggiando la testa, su marciapiedi, muri, parapetti ed edifici, tubando dolcemente, e lasciando anche qualche piuma o escremento come ricordo. Anzi, forse più di qualcuno.
Ma c’è qualcosa di strano riguardo ai piccioni. Li vediamo vecchi e zoppicanti, maturi e saggi, giovani e un po’ sciocchi che evitano le macchine in arrivo sulla strada. Eppure, non vediamo mai i loro piccoli.
Il che, data l’abbondanza di piccioni, fa sorgere la domanda: perché?
Foto di Terry Spivey
La risposta è radicata nelle vere e proprie origini del piccione.
I piccioni urbani, quelli che vediamo nelle nostre città, discendono dal piccione selvatico occidentale (Columba livia) e rimangono essenzialmente lo stesso uccello. I loro gusti potrebbero essere un po’ più cosmopoliti, ma quando si parla di riproduzione mantengono ancora le abitudini dei loro antenati selvatici, che sono molto riservati quando si tratta di trovare un sito per la nidificazione.
Al piccione selvatico occidentale piace costruire il suo nido sulle sporgenze delle pareti rocciose. “Nel suo stato naturale e selvatico,” dice William Yarrell nel libro di storia naturale A History of British Birds, il Piccione Selvatico Occidentale “abita alte rocce vicino alla costa marina, nelle cavità di cui vive la maggior parte dell’anno.”
Per fare un esempio, sull’isola di Orkney, in Scozia, gli ornitologi del XIX secolo hanno osservato che i piccioni selvatici occidentali sono molto numerosi e si accoppiano nelle fessure delle rocce, ma i nidi sono posti ad una profondità tale che è impossibile da raggiungerli.”
Sulla vicina isola scozzese di Shetland, altri hanno notato i piccioni occupare “profonde caverne sotterranee, le cui bocche erano aperte verso il mare.”
Crediti: Project Noah
Molto tempo fa, quando gli esseri umani passavano più tempo dentro e fuori dalle grotte, nessuno avrebbe battuto ciglio alla vista di un piccolo di piccione; uno scavo effettuato in una grotta a Gibilterra, ha infatti rivelato che gli uomini di Neanderthal erano golosi di piccioni. Molto tempo dopo, quando gli uomini di Neanderthal erano già scomparsi, anche gli l’Homo sapiens che avevano assunto il controllo del territorio erano consoni mangiare carne di piccione. È probabile quindi che nei tempi preistorici i piccoli piccioni non erano solo visti, ma facevano spesso parte del menù.
Ma oggi, con l’assenza di scogliere, dirupi e grotte nei pressi delle nostre città, i piccioni devono accontentarsi e costruire il loro nido nei posti al coperto che trovano, come per esempio campanili, edifici abbandonati o sotto i ponti.
Che dire invece dei giovani piccioni che hanno recentemente volato per la prima volta?
Ne avremo pur visto qualcuno, no?
Ebbene sì. I giovani piccioni che hanno da poco sviluppato il piumaggio sono ovunque, ma non sono facili da osservare. Questo è in gran parte dovuto al fatto che i giovani piccioni, come se si vergognassero del loro aspetto, restano nel nido per molto tempo: il periodo di nidificazione, dalla cova all’involo, di solito dura più di 40 giorni, circa il doppio rispetto a quello della maggior parte degli uccelli da giardino.
Durante questo periodo i genitori nutrono i loro pulcini con del materiale rigurgitato ricco di proteine e grassi. Così, quando finalmente piccioni volano via dal nido sono completamente cresciuti e praticamente indistinguibili dagli adulti.
Con un occhio attento, tuttavia, è possibile individuare completamente sviluppato ma ancora giovane. Come? Beh esso non ha le luccicanti piume verdi e viola intorno al collo e la cera è di colore rosa-grigio anziché bianco brillante come negli adulti.
Foto di Ingrid Taylar